Vueling, parte del gruppo IAG, ha annunciato una nuova collaborazione con il gruppo Seduco-Wenergy per sviluppare carburante sostenibile per l’aviazione, o SAF, prodotto a partire da rifiuti agricoli e colture specifiche. Questa partnership mira a rafforzare la transizione ecologica del settore aereo, puntando a soluzioni che possano essere implementate sui velivoli già in uso, senza richiedere modifiche strutturali.
Un SAF di origine agricola: dai liquami al guayule
Seduco-Wenergy ha già prodotto in Spagna i primi lotti di SAF partendo da liquami, un sottoprodotto degli allevamenti suini, abbondanti in alcune zone del Paese. Oltre ai liquami, Seduco-Wenergy utilizza anche il guayule, una pianta che cresce in aree desertiche e che, oltre a contribuire alla produzione di SAF, arricchisce il suolo su cui viene coltivata.
Il SAF, ottenuto non solo da rifiuti agricoli ma anche da altre fonti sostenibili come oli esausti e rifiuti urbani, ha il potenziale di ridurre le emissioni di CO2 fino all’80% rispetto ai combustibili tradizionali. Un ulteriore vantaggio è che può essere utilizzato direttamente sugli aeromobili attuali senza necessità di modifiche tecniche.
Impegno per il futuro: obiettivo SAF al 10% entro il 2030
Il gruppo IAG, di cui Vueling fa parte, è il primo in Europa a fissare l’obiettivo di utilizzare almeno il 10% di SAF entro il 2030, quasi il doppio del 6% richiesto dalla normativa europea. Vueling, nell’ambito del programma Flightpath Net Zero, adotta strategie per ridurre le emissioni, come l’uso di SAF, il rinnovo della flotta e l’ottimizzazione delle rotte, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità delle emissioni di CO2 entro il 2050.