I libri sono la porta verso nuovi mondi per la mente. E gli autori sono come i registi dei film. Da appassionato di volo, cerco sempre libri che mi facciano respirare l’atmosfera del mondo dell’aviazione, intrisa di tecnica, romanticismo, sfida dell’uomo verso la natura e se stesso. A volte alcuni autori sono ricordati, per motivi che ignoro, per un libro in particolare, ma che a mio avviso non è affatto il migliore.
Tra I più famosi scrittori di libri di aviazione vi è Richard Bach. Egli è costantemente ricordato per il libro “Il gabbiano Johnatan Livingston”. Ora, sperando che nessuno ne abbia a male, questo, per un appassionato, non è affatto il migliore che Richard Bach abbia scritto. Anzi se io lo avessi letto per primo, non so se poi sarei stato preso dalla voglia di approfondire, leggendo le altre produzioni dell’autore. Probabilmente no.
Ma se volete fare un bel regalo, per un ragazzo, per un appassionato del genere e anche per un adulto innamorato del volo che non lo abbia mai letto, il vero capolavoro è un altro. Il titolo è del libro che vi consiglio di Richard Bach è “Un dono d’ali”.
Questo è il vero pezzo da novanta della produzione di Bach e forse uno dei più belli mai scritti. Perchè? I motivi sono davvero tanti. Innanzi tutto è composto da più racconti a sè stanti, indipendenti tra loro, ma ovviamente uniti da un tema comune, che non è propriamente il volo. Bensì il rapporto tra uomo ed aereo.
Bach ha una visione tutta particolare degli aeroplani. Non sono solo un agglomerato di pezzi metallici, che fanno qualcosa a comando. Sono dei veri e propri compagni di avventura, dotati di carattere e peculiarità tali da renderli piú vicini a qualcosa di vivo. Hanno una personalità, e reagiscono alle sensazioni, al modo in cui vengono trattati dai piloti, alle avversità dell’ambiente. In ogni racconto troviamo, in ambiti diversi, il protagonista che, attraverso ció che deve fare con un’aereo, diventa più consapevole del valore che ha il volo per la propria vita e di come l’aeroplano in genere sia il mezzo più bello in assoluto mai costruito, per far provare esperienze uniche e di grande valore anche per il proprio animo.
I racconti, hanno sempre un qualcosa di poetico nel loro contenuto, cercando di far capire costantemente al lettore che il volo è sostanzialmente una cosa sola: passione. Questo libro la cui prima edizione è del 1974, quando mi capitò in mano da ragazzino fu una folgorazione totale, facendomi letteralmente respirare la passione del volo che già avevo, attraverso gli occhi di un professionista di quel mondo, un ex pilota militare, con tantissime ore di volo. E che in fondo era uguale a me, con lo stesso entusiasmo per aeroplani ed aviazione.
“Un dono d’ali” è il libro piú divertente e poetico che abbia letto da appassionato di volo e non deve mancare assolutamente nella vostra libreria personale, se amate volare. Bach ha scritto altri libri da non perdere come “Biplano” o “Straniero alla terra”. Ma non fate quell’errore: non partite da “ Il gabbiano Johnatan Livingston”. Quello no. Non è per noi appassionati.
Un dono d’ali
Copertina flessibile: 352 pagine
Editore: BUR Biblioteca Univ. Rizzoli; 1 edizione (4 luglio 1990)
Collana: Superbur
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8817113751
ISBN-13: 978-8817113755
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