Remote Tower Scandinavian Mountains Airport

In Svezia c’è un aeroporto senza torre di controllo

In realtà la torre di controllo è virtuale, e vi spieghiamo come funziona.

Cosa avrà di speciale il nuovo aeroporto Scandinavian Mountains Airport, che collegherà gli USA e l’Inghilterra alla Svezia?Andiamo alla scoperta della peculiarità che lo porta sotto i riflettori del mondo aviatorio, perché sarà tra i primi ad essere costruito senza una torre di controllo per il traffico aereo.

Scandinavian Mountains Airport: come funziona la torre di controllo virtuale

Grazie alle possibilità della trasmissione rapida dei dati da parte delle tecnologie attuali, un gruppo di operatori aeroportuali controllerà i voli in arrivo ed in partenza dallo scalo, in un altra località, Sundavall per l’esattezza, a circa 300 km di distanza, grazie all’integrazione di diversi sensori e telecamere ad altissima definizione. La base operativa di Sundsvall gestisce già da un po’ di tempo le operazioni di altri due scali, e i controllori del traffico sono immersi nella situazione su cui devono operare, attraverso monitor sulle pareti della loro stanza operativa, che consentono una visione a 360 gradi.

Nel corso degli ultimi anni questa tecnologia è stata sempre più potenziata ed ora, sia in Inghilterra che in Norvegia, diversi aeroporti a traffico ridotto, hanno visto spostare le loro sedi di controllo del traffico aereo in zone remote. Il caso più famoso, se così possiamo dire, riguarda quello dell’aeroporto di London City, che è gestito da una base vicino a Southampton, ad oltre 80 miglia di distanza.

Scandinavian Mountains Airport

La sicurezza delle operazioni a distanza è diventata ormai una realtà concreta, permettendo agli specialisti di condividere situazioni reali in diversi centri contemporaneamente, permettendo una migliore distribuzione del carico di lavoro e persino una maggior sicurezza in alcuni frangenti. L’esempio piu spesso citato riguarda un eventuale incendio in una vera torre di controllo, che sicuramente costringerebbe alla chiusura dell’aeroporto. Se ciò accadesse invece in un punto di controllo remoto, il passaggio dei dati e della situazione attuale ad un altro centro operativo, grazie ai sistemi informatici, permetterebbe la continuità delle operazioni nell’aeroporto interessato, senza nessun disagio per i trasporti.

Le tecnologie della realtà virtuale inoltre hanno dato la possibilità di avere un numero notevole di informazioni riguardo qualsiasi situazione riguardante velivoli, aeroporti ed elementi di criticità climatiche, permettendo ai controllori del traffico di creare tag visibili e configurabili, adattabili in qualsiasi momento a cambiamenti di necessità o all’evolversi di particolari situazioni. Nulla di tutto ciò sarebbe possibile in una torre di controllo tradizionale. Sicuramente in futuro vedremo sempre più aeroporti come lo Scandinavian Mountains Airport.

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