Sabelt Space Brick, è tra le novità più interessanti viste durante la nona edizione dell’Aerospace & Defense Meetings Torino, un incontro per specialisti del settore aerospazio dove le più importanti aziende del settore hanno messo in mostra le innovazioni e hanno tracciare il futuro del settore.
Dalla F1 allo spazio, c’è Sabelt Space Brick
La torinese Sabelt leader mondiale nella realizzazione di cinture di sicurezza per le corse, ha presentato una tecnologia innovativa: lo Space Brick, un rivoluzionario sistema modulare per vivere lo spazio.
Lo Space Brick è un elemento multitasking in polipropilene espanso ignifugo sviluppato per gli ambienti più estremi, che consente molteplici opzioni di riconfigurazione. Può essere utilizzato per la logistica durante il viaggio spaziale (container, scatole o qualsiasi parte necessaria per immagazzinare e ospitare carico utile e materiali in un modulo spaziale) e può essere smontato per creare nuovi oggetti per l’abitazione e la vita nello spazio o sui pianeti, a partire dalla Luna: parete, parti del pavimento, scaffali, scrivanie, tavoli e alloggi per l’equipaggio.
Lo Space Brick è stampato in forma di 225 x 225 x 80 mm, con tre potenziali connessioni su ciascun lato, con perni anch’essi in polipropilene e con una densità di 38 g/l ed un peso di 130 g. Il polipropilene utilizzato per Space Brick è un materiale atossico, non infiammabile, resistente agli agenti chimici, fonoassorbente e antiurto, compatibile con la vita umana, l’acqua e il cibo. Dopo la stampa le parti vengono stabilizzate a temperatura costante (80°C) da 3 a 8 ore a seconda dello spessore.
Questo processo rende la superficie piana, pulita e non genera sporco. Le giunzioni tra gli elementi possono essere ripetute più volte per assemblare o smontare la composizione per l’intera vita dei componenti ed è possibile aggiungere più forme o dimensioni per costruire qualsiasi tipo di geometria di assemblaggio.
Lo Space Brick è omologato per il volo spaziale: Sabelt ha ottenuto la certificazione spaziale in Europa (ESA-Brema) e USA (NASA-Houston) che ha reso possibili nuove applicazioni. Gli Space Brick possono generare scrivanie, piattaforme, scatole, scaffali, protezioni per dispositivi, borse protezioni, pareti, parti divisorie e pannelli. Il suo materiale è leggero, un meraviglioso assorbitore di urti, un ottimo isolante termico e un buon isolante acustico. In generale, riutilizzando i mattoncini già disponibili, l’equipaggio della missione riuscirebbe a creare tutto ciò che serve.
La trasmissione della tecnologia dalla F1 di Sabelt non si limita allo Space Brick: grazie alla sua vasta esperienza nel campo della sicurezza, l’azienda è riuscita a ridurre la massa dei sistemi di trattenimento del modulo di carico spaziale fino al 40% del suo peso originale, circa 100 kg di riduzione di massa ottenuta grazie a materiali altamente tecnologici e nuove geometrie disegni.
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