Secondo uno studio condotto dal TIME su oltre tre decenni di incidenti aerei, i sedili centrali nella parte posteriore degli aerei offrono il maggiore margine di sopravvivenza. Il tasso di mortalità registrato in quella zona è del 28%, inferiore rispetto ai sedili del corridoio o a quelli nella parte anteriore dell’aereo.
I dati sembrano confermare che, in caso di impatto, la sezione di coda sia meno soggetta a danni gravi, anche grazie alla distanza dai serbatoi di carburante alloggiati nelle ali. Vediamo tutti i particolari.
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L’effetto “cuscinetto” dei sedili centrali

I posti centrali sono spesso evitati dai passeggeri perché considerati scomodi.
Tuttavia, proprio la presenza di altri passeggeri su entrambi i lati può fornire una sorta di protezione aggiuntiva, riducendo l’esposizione diretta agli urti laterali. Gli esperti parlano di un effetto “cuscinetto”, che può fare la differenza in situazioni estreme.
Uscite di emergenza e tempi di evacuazione

Un altro fattore da considerare è la vicinanza alle uscite di emergenza. In caso di evacuazione, chi è seduto nei pressi delle porte può lasciare l’aereo più rapidamente. Tuttavia, non tutti i sedili vicino alle uscite sono uguali: le regole impongono che quelle aree restino libere da ostacoli, ma in caso di urti o incendi, alcune posizioni possono comunque risultare più vulnerabili.
Corridoio o finestrino?

Anche la scelta tra finestrino e corridoio ha implicazioni. Chi siede lato corridoio può abbandonare il posto più velocemente, ma è anche più esposto in caso di urti o cadute di oggetti. Il posto vicino al finestrino, invece, offre un maggiore isolamento ma può rallentare l’uscita.
Business e First Class: vantaggi solo apparenti

I sedili di prima classe e business offrono comfort superiore e un accesso più rapido all’uscita anteriore. Tuttavia, trattandosi della parte più esposta in caso di impatto frontale, non sempre rappresentano la scelta più sicura dal punto di vista strutturale.
Statistiche: aereo o automobile?

I numeri parlano chiaro: volare è molto più sicuro che guidare. Secondo l’Organizzazione dell’Aviazione Civile Internazionale, il tasso di mortalità per chilometro passeggero è pari a 0,09 nei voli commerciali, contro 1 su 102 in auto. Nonostante la percezione comune, l’aereo resta il mezzo di trasporto più sicuro, grazie a protocolli rigidi e tecnologie sofisticate.
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