La professione del pilota è avvolta da un’aura di fascino e rigore. Tra le molte curiosità legate a questa professione, una domanda ricorrente riguarda l’aspetto personale: perché la stragrande maggioranza dei piloti scelgono di non portare barba o baffi? La risposta a questa domanda coinvolge considerazioni di sicurezza, regolamenti aeronautici e praticità operativa.
Sicurezza al primo posto
La principale ragione per cui i piloti evitano di avere barba o baffi è strettamente legata alla sicurezza. Nel caso di emergenze in cabina, i piloti devono indossare maschere per l’ossigeno.
Queste maschere devono aderire perfettamente al viso per funzionare correttamente. Barba o baffi possono compromettere questa aderenza, riducendo l’efficacia della maschera e mettendo a rischio la capacità del pilota di respirare correttamente in situazioni critiche, come la depressurizzazione della cabina.
Regolamenti e norme aeronautiche
La questione dell’efficacia delle maschere di ossigeno per i piloti con barba è stata oggetto di studio da parte della Federal Aviation Administration (FAA). Nel 1987, la FAA ha pubblicato la Circolare Consultiva AC 120-43, intitolata “The Influence of Beards on Oxygen Mask Efficiency“, che esamina come la presenza di barba possa influenzare l’efficacia delle maschere di ossigeno.
Questo documento fornisce informazioni in merito effetti della barba sull’efficienza delle maschere in sistemi di ossigeno a flusso continuo e a domanda. I risultati indicano che la presenza di peli facciali lungo la superficie di tenuta delle maschere può compromettere la performance, con un decremento proporzionale alla quantità di barba presente. Studi condotti da enti militari e produttori di equipaggiamenti per l’ossigeno hanno concluso che le maschere respiratorie/di ossigeno non possono essere indossate rapidamente e non sigillano correttamente in presenza di barbe o peli facciali folti.
Per quanto riguarda l’Agenzia dell’Unione Europea per la Sicurezza Aerea (EASA), non sono state trovate direttive specifiche che affrontino direttamente l’argomento della barba e l’efficacia delle maschere di ossigeno per i piloti. Tuttavia, l’EASA emette direttive di aeronavigabilità che possono riguardare l’efficienza delle maschere di ossigeno e altri equipaggiamenti di sicurezza. Ad esempio, la Direttiva di Aeronavigabilità EASA AD 2010-0112R1 tratta della potenziale condizione non sicura legata alle maschere di ossigeno dei passeggeri, ma non menziona specificamente l’influenza della barba sull’efficacia delle maschere per i piloti.
Praticità e immagine professionale
Oltre alle questioni di sicurezza, anche l’immagine professionale gioca un ruolo importante. La figura del pilota è associata a un alto grado di disciplina e presentabilità. Un volto pulito e ben curato riflette questi valori e contribuisce a trasmettere fiducia ai passeggeri.
Da non sottovalutare come la cura quotidiana di barba e baffi possa richiedere molto tempo, soprattutto per chi lavora con turni irregolari e trascorre lunghi periodi lontano da casa.
Eccezioni e casi particolari
Non tutti i piloti scelgono di radersi completamente. In alcuni contesti, barbe corte e ben curate possono essere compatibili con l’uso delle maschere, purché non compromettano l’aderenza.
Tuttavia, questi casi rappresentano l’eccezione e non la regola. È interessante notare che in passato, quando i sistemi di sicurezza non erano così avanzati, barba e baffi erano più comuni tra i piloti. Con l’evoluzione delle tecnologie e delle normative, le esigenze di sicurezza sono diventate prioritarie.
Può sembra un dettaglio banale, ma la richiesta delle linee aeree di avere piloti senza barba o baffi ci dice quanto la precisione ed il rigore siano centrali nel mondo dell’aviazione.