Il passaporto italiano ha raggiunto la vetta dell’Henley Passport Index nel 2024, consentendo ai cittadini italiani di viaggiare senza visto in 194 destinazioni mondiali.

Nel 2024 il passaporto italiano ha raggiunto un traguardo eccezionale, issandosi ai vertici dell’Henley Passport Index. In un’ascesa sorprendente, si è posizionato in vetta alla classifica insieme a nazioni come Francia, Germania, Giappone, Singapore e Spagna. Un risultato interessante, soprattutto considerando che negli anni precedenti il podio era dominato dalle sole Giappone e Singapore. Lo scorso anno eravamo in seconda posizione, con la conferma dell’eccezionale potere di mobilità che il passaporto italiano conferisce ai suoi cittadini, garantendo loro un accesso agevolato in 194 destinazioni mondiali.

Come funziona l’indice?

Con dati storici che coprono un arco di 19 anni, l’Henley Passport Index si distingue come l’unico basato su dati esclusivamente forniti dall’International Air Transport Authority (IATA). Questo indice comprende 199 passaporti e 227 destinazioni di viaggio. Aggiornato mensilmente, l’Henley Passport Index è riconosciuto come lo strumento di riferimento per cittadini internazionali e stati sovrani per valutare la posizione di un passaporto nel contesto della mobilità globale.

Analizzando l’evoluzione storica, emerge una tendenza al miglioramento costante della mobilità internazionale. Dal 2006 al 2024, il numero di destinazioni accessibili senza bisogno di visto è notevolmente aumentato, passando da 58 a 111. Tuttavia, non si può ignorare l’esistenza di significative disparità: mentre alcuni passaporti aprono le porte a un vero e proprio mondo di opportunità, altri rimangono limitati. Ad esempio, il passaporto afghano, posizionato in fondo alla classifica, consente l’accesso a solamente 28 Paesi.

Il passaporto italiano è il più “potente”

Nel contesto internazionale, il passaporto italiano del 2024 si distingue per la sua “potenza”, paragonabile a quello dei Paesi più influenti. Nella lista, oltre a quelle già citate che occupano il primo porto insieme all’Italia, seguono da vicino nazioni come Finlandia, Corea del Sud e Svezia, ognuna con accesso a 193 destinazioni. Paesi come Austria, Danimarca, Irlanda e Paesi Bassi occupano la terza posizione, con accesso a 192 paesi ciascuno. Per contestualizzare ulteriormente, gli Stati Uniti, considerati una potenza mondiale, si trovano al settimo posto con accesso a 188 Paesi.

Per una volta possiamo festeggiare, o forse no.

Il passaporto italiano si rivela uno strumento di straordinaria efficacia nel panorama internazionale del 2024, offrendo ai cittadini italiani una libertà di viaggio invidiabile. Questa facilità di accesso riflette da una parte i buoni rapporti del nostro Paese con le altre nazioni, ma anche un cambiamento verso un mondo sempre più aperto e interconnesso.

Come sempre non è tutto oro quel che luccica. Il problema delle tempistiche per l’ottenimento del passaporto è ormai noto. L’inchiesta di Altroconsumo ha infatti denunciato come i tempi di si siano allungati, ed addirittura in alcune città sembra impossibile prendere appuntamento.