Viaggi nello spazio? La svolta è in arrivo. Almeno secondo gli scienziati della NASA che, in collaborazione, con i dipendenti della società americana IN Space, hanno testato un progetto di motore a razzo a detonazione rotante, pensato per alimentare le astronavi del futuro.
Il motore in questione, denominato RDRE, come testimonia Autoevolution, è stato messo alla prova in una configurazione a scala reale al Marshall Space Flight Center di Huntsville, in Alabama. Il propulsore è stato acceso una dozzina di volte per un totale di 10 minuti.
Come funziona il motore a detonazione rotante
Il motore a razzo di questa tipologia funziona utilizzando un processo di combustione denominato detonazione: una vera e propria esplosione che determina onde di pressione che viaggiano a velocità supersonica, alimentando il veicolo cui il propulsore è collegato.
Rispetto ad un motore a razzo tradizionale, il motore a detonazione rotante è in grado di produrre più potenza con meno carburante. Dunque, secondo la NASA, che da sempre è interessata al mondo dei motori, elettrico compreso, grazie a questa tecnologia le astronavi del futuro che viaggeranno verso lo spazio più profondo potranno trasportare un maggiore carico. Non a caso, durante i test effettuati negli Usa il motore ha generato una spinta di ben 4.000 libbre.
Il motore a razzo a detonazione rotante è stato in grado di resistere in condizioni estreme e di non surriscaldarsi grazie alla sua particolare fabbricazione, con materiali in lega di rame e l’utilizzo della stampa 3D.
I prossimi passi
La tecnologia che si cela dietro ai motori a detonazione rotante è ancora agli albori: la NASA ha rivelato che i prossimi passi in agenda saranno la creazione e il collaudo di un propulsore in grado di generare addirittura una spinta di 10.000 libbre, ma i tempi di realizzazione del progetto sono ancora incerti.
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