Minimum Retard non è il ritardo minimo del vostro volo che magari state aspettando da un po’. Avete mai visto uno di quei video di atterraggi ripresi direttamente dall’interno delle cabine di pilotaggio degli aerei di linea?
Se ci avete fatto caso, negli ultimi momenti prima che il velivolo si posi a terra, si sentono spesso alcune parole pronunciate dai sistemi di bordo, mentre i piloti si concentrano sulle fasi finali della manovra in tutta sicurezza. Oltre alle varie chiamate del radio altimetro tipo 50, 40, 30 etc, ve ne sono altre che volevo vedere con voi.
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Sul sentiero del finale una delle più frequenti che udiamo è “Approaching Minimums”, a volte sostituito da “Hundred Above”: cosa significa? Si tratta di un avviso che informa l’equipaggio di essere a 100 piedi dal raggiungimento della Decision Height, DH. Pochi istanti dopo arriverà l’avviso “Minimums”, nel momento in cui la DH è stata raggiunta.
Ma cos’è la Decision Height? Spiegandola un po’ brevemente, si tratta della quota minima alla quale i piloti devono vedere le luci del sistema di approccio dell’aeroporto, in caso contrario dovranno cominciare la procedura di Missed Approach e, sempre sotto la supervisione dei controllori del traffico, essere reinseriti in un circuito di traffico per tentare un altro avvicinamento.
In ultimo, generalmente a circa 20 piedi di altezza dalla pista, udiamo spesso il famoso “Retard”. Il termine è stato caso di diverse discussioni anche da parte dei puristi della lingua inglese e per noi italiani, assomiglia molto ad un invito a ritardare qualcosa. In realtá niente di tutto questo. Retard equivale a pull back, tirare indietro, ed è riferito alle manette dei motori. Un promemoria di riportare indietro alla posizione di idle (neutro, spinta a zero) il throttle.
A questo punto tutto chiaro su Minimum Retard, giusto? Beh, se ci sono domande, chiarimenti o dubbi, l’area commenti è tutta per voi.
