Vi siete mai chiesti come avviene la manutenzione per gli aerei di linea? Quando andiamo ad acquistare un’automobile nuova sappiamo già in anticipo che ad intervalli fissi di chilometraggio raggiunto, dovremo sottoporre il nostro veicolo ad un controllo, un tagliando, più o meno approfondito, al fine di mantenerla efficiente ed aumentare la sua resistenza al passare degli anni.
Per la manutenzione per gli aerei delle linee aeree, generalmente destinati a rimanere in servizio per parecchi anni, accade più o meno la stessa cosa. Con qualche particolarità che adesso andiamo a vedere.
Manutenzione per gli aerei di linea: le varie fasi
Innanzitutto i numerosi sensori di bordo permettono di avere un quadro generale dello stato di salute complessiva del velivolo e, parecchi interventi minori vengono eseguiti frequentemente. Ispezioni alle ruote dei carrelli, ai livelli dei liquidi dei sistemi idraulici o qualsiasi altra riparazione sia necessaria, viene effettuata con una certa frequenza nell’arco della settimana, tanto da occupare una media di circa 12 ore ogni sette giorni. Costantemente per ogni aeroplano in qualsiasi parte del mondo.
Lateralmente a questi interventi, vi sono poi dei tagliandi programmati, in base alle ore volate, a quanti cicli vengono eseguiti (un ciclo è il periodo compreso tra decollo ed atterraggio), o alla vecchiaia anagrafica dell’aereo, cioè quanti mesi o anni sono passati dalla sua entrata in servizio.
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Manutenzione per gli aerei di linea: cosa sono gli A B C D Check?
Questi controlli sono chiamati Check e caratterizzati da una lettera da A a D. Più ci avviciniamo alla D più i controlli sono lunghi ed approfonditi. I tempi e le tipologie dei controlli cambiano anche in base al modello del velivolo, come succede con le automobili. Ma in generale possiamo trovare delle ricorrenze che li accomunano.
L’ A Check solitamente avviene ogni 10 settimane circa e vengono sostituiti tutti I filtri, rilubrifucate le parti mobili più importanti come le superfici di controllo e per finire si ispezionano tutti gli equipaggiamenti di emergenza.
Il B Check tradizionalmente apparteneva a velivoli di vecchia generazione e, sui più moderni, è stato distribuito nei successivi.
Ci troviamo quindi già al C Check. Viene effettuato mediamente ogni 18 mesi e dura in media 3 settimane. Durante questa fase, i principali impianti del velivolo vengono sottoposti a test specifici di funzionamento e se necessario smontati, ispezionati e riassemblati, consentendo in questo modo di poterne assicurare l’efficienza secondo gli standard desiderati.
In ultimo, come potete immaginare, rimane il lavoro piú approfondito in assoluto. Il D Check. All’incirca ogni 6 anni l’aereo viene completamente smontato, tutto. Vengono tolti i motori, messi da parte i carrelli, e l’aereo appoggiato su appositi supporti, viene smantellato. Ogni sistema o impianto smontato ed ispezionato, la tappezzeria, i sedili, le toilette e qualsiasi altra cosa faccia parte degli interni, rimossa, al fine di lasciare in vista solo la struttura metallica che verrà accuratamente esaminata, alla ricerca di eventuali danni da stress o di qualsiasi altro tipo.
Si tratta del lavoro più costoso per quanto riguarda manutenzione per gli aerei di linea. Con un onere di diversi milioni di euro ed una durata che può raggiungere anche le 6 settimane, restituisce un aereo come nuovo e pronto ad affrontare i cieli in perfetta forma. In alcuni casi solo pochi centri specializzati al mondo possono effettuare un D Check. D’altronde sarebbe come se la nostra utilitaria venisse totalmente rifatta, da cima a fondo.
Gli aeroplani più moderni, come accade anche nelle auto, richiedono interventi ad intervalli sempre più lontani, risultando piú remunerativi nel loro utilizzo. Per farvi un esempio, per il nuovo Boeing 787 il D Check é previsto dopo 12 anni. Che ne dite, vi piacerebbe un D Check anche per la vostra auto?
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