Joby Aviation potrebbe essere la rivelazione assoluta per il trasporto aereo urbano nei prossimi anni. La società californiana sembra infatti intenzionata ad assumere un ruolo di primo piano nel trasporto aereo basato su droni nel prossimo futuro. Dopo aver acquistato Uber Elevate, ha reso pubbliche da poco le caratteristiche e le immagini del drone di nuova concezione che già dal 2023 potrebbe creare una vera e propria rete di trasporto aereo nelle principali città del Nord America.
Il drone, il cui nome è semplicemente Joby, possiede sei unità propulsive elettriche indipendenti con una velocità massima di circa 320 km/h ed un’autonomia di oltre 200 km. È in grado di atterrare e decollare verticalmente, trasportare quattro passeggeri, necessitando di un solo pilota al comando. Notevole importanza in fase di sviluppo è stata anche dedicata all’impronta sonora di Joby durante le fasi di volo, che deve impattare il meno possibile negli ambienti urbani già molto inquinati sotto questo profilo.
Joby Aviation e Uber Technologies hanno sostanzialmente unito le forze per poter arrivare a questo risultato, realizzando uno dei prototipi attualmente più avanzati mai prodotti. Il gruppo Uber ha partecipato attivamente investendo parecchio denaro per lo sviluppo, una prima tranche di 50 milioni di dollari, a cui seguirà a breve una iniezione di altri 75 milioni. Il compito più arduo al momento è quello di realizzare una rete completa da zero, con infrastrutture, piloti e mezzi adatti al trasporto di parecchie migliaia di persone anno. Le città coinvolte al momento sono Dallas, Los Angeles e Melbourne in Australia.
A quanto pare negli Stati Uniti si prevede un grande interesse per la futura tipologia di trasporto aereo e anche aziende europee, come la tedesca Lilium, sono coinvolte in quella che sarà la maggior rivoluzione dell’immediato futuro. Importantissime da ottenere sono ovviamente le certificazioni necessarie per assicurarsi gli appalti e i permessi operativi, cosa che vede impegnale le aziende come Joby e Lilium nella cooperazione con gli enti locali e nel continuo confronto con la FAA per il rispetto delle normative e delle restrizioni legali.
A questo proposito pochi mesi fa Joby ha ottenuto un grande successo, garantendosi l’approvazione da parte di Agility Prime. Quest’ultima non è altro che la sezione della U.S. Air Force incaricata della supervisione degli aerei sperimentali. In questo modo Joby Aviation ha compiuto, prima in assoluto, un grande passo avanti anche per assicurarsi il permesso di poter operare anche in ambito militare.