Un Air Force One che vola a Mach 5. Più veloce del Black Bird SR -71. È questa la velocità a cui potrà viaggiare il nuovo velivolo del presidente degli Stati Uniti, forse tra pochissimi anni. Un’azienda statunitense della Georgia, ha annunciato di aver concluso un contratto con la US Air Force per quanto riguarda lo sviluppo del nuovo aereo presidenziale. Le possibilità offerte da questo progetto sembrano essere realmente eccezionali. L’idea è quella di poter produrre un aereo in grado di partire da New York e raggiungere Londra in solamente mezz’ora.
Certo siamo già abituati al fatto che il presidente degli Stati Uniti possegga mezzi di trasporto altamente tecnologici. Basti pensare ad esempio all‘automobile che lo porta a spasso durante le proprie visite per gli impegni di governo. Il veicolo terrestre presidenziale infatti è dotato di parecchi sistemi difensivi all’avanguardia, tra cui ad esempio, un nebbiogeno in grado di occultarlo da eventuali inseguitori.
Oppure, degno dei migliori film di James Bond, l’impianto che permette di disperdere un liquido altamente scivoloso per mettere a dura prova la tenuta su strada di qualsiasi veicolo che cerchi di raggiungere l’auto del presidente, e che possa rappresentare una minaccia.
Ma tornando all’azienda Hermeus, che si è aggiudicata l’appalto per lo sviluppo del nuovo aereo ipersonico, è interessante poter capire come sia possibile raggiungere la velocità di Mach 5, caratteristica sicuramente peculiare del nuovo 09.
Il segreto è costituito dall’abbinamento di due motori, che andranno a comporre il cuore dell’impianto propulsivo. Si tratta di un’idea innovativa che fonde insieme un motore a getto tradizionale ed un ramjet. Sostanzialmente il ramjet è una variante di un motore a reazione convenzionale, che però non possiede né turbina né compressore. Per poter funzionare necessità di un flusso d’aria ad elevata velocità in ingresso, che possa passare all’interno della propria struttura appositamente disegnata per aumentarne la pressione e quindi la temperatura, andando poi nella fase finale dell’impianto, a creare un elevatissima spinta in uscita.
Il limite evidente del ramjet sta nel fatto che non può essere utilizzato partendo da fermi. E proprio per questo motivo, il motore progettato si accoppia con il jet tradizionale, che consentirebbe all’Air Force One di decollare, portarsi ad una velocità di crociera piuttosto elevata e poi, in un secondo tempo, passare alla spinta generata dal ramjet che porterebbe il velivolo a raggiungere la velocità massima di Mach 5. Se ci fossero stati dei dubbi al riguardo della fattibilità di un tale propulsore, sono stati tutti ampiamente superati lo scorso Febbraio dove solamente dopo 9 mesi di lavoro, l’azienda statunitense ha mostrato al Dipartimento della Difesa il primo prototipo. Le premesse quindi ci sono tutte per portare a termine l’ idea di un velivolo ipersonico.
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L’unico neo al riguardo rimane il fatto che per il 2024 è prevista l’entrata in servizio di altri due Air Force One, rappresentati da una versione modificata del 747. Secondo alcune indiscrezioni rimarranno in servizio per parecchi anni e, questa nuova opportunità di possedere uno dei velivoli più veloci mai costruiti, sarà influenzata dalle reali necessità del presidente degli Stati Uniti nello scenario internazionale, compatibilmente con i limiti di spesa che la Casa Bianca si porrá nel prossimo futuro.