Nel corso di una cerimonia organizzata dall’Aeronautica Militare per celebrare il rientro delle Frecce Tricolori dal tour americano, è stato presentato ad Istrana il Leonardo M-346, il nuovo velivolo della Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN). Una decisione particolarmente interessante, poiché l’addestratore avanzato di Leonardo, scelto per le Frecce Tricolori, è considerato uno dei velivoli più moderni e performanti sul mercato internazionale.
Leonardo M-346 vanta un curriculum di eccellenza con oltre 125.000 ore di volo e 126 esemplari venduti in tutto il mondo. Questo velivolo è il pilastro dell’International Flight Training School di Decimomannu, in Sardegna, che forma piloti militari provenienti da tutto il mondo e li prepara a volare su caccia di ultima generazione.
Il jet M-346 è un bimotore transonico biposto, equipaggiato con tecnologia avanzata come comandi di volo fly-by-wire, avionica digitale e un sistema di controllo del volo altamente sofisticato. La sua progettazione lo rende ideale per le esigenze della PAN, grazie alle prestazioni elevate e all’efficienza che garantisce anche nei contesti più complessi.
Oltre alle sue caratteristiche tecniche, il velivolo fa parte di un sistema di addestramento integrato che sfrutta le più moderne tecnologie di simulazione. Tra le sue peculiarità, Leonardo M-346 consente ai piloti di addestrarsi in modalità LVC (Live, Virtual, Constructive), combinando voli reali e simulazioni per replicare scenari operativi complessi.
Attualmente in servizio con diverse forze aeree internazionali, tra cui Italia, Israele e Polonia, l’M-346 è stato scelto anche come caccia leggero da paesi come Turkmenistan e Nigeria. La versione PAN dell’M-346 sarà realizzata da Leonardo in base ai requisiti specifici dell’Aeronautica Militare Italiana, e si prevede che l’azienda continui ad aggiornare il velivolo con nuove funzionalità digitali e tecnologie di intelligenza artificiale per garantire la sua leadership nei prossimi anni.
Leonardo M-346 non rappresenta solo il futuro della PAN, ma è anche un prodotto chiave nel rinnovamento della Difesa Aerea Italiana, con il mercato europeo che prevede un potenziale di oltre 400 nuovi aerei da addestramento nei prossimi vent’anni.