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In Francia vietati i voli nazionali a corto raggio in favore dei viaggi in treno

Ok della UE per il divieto in Francia dei voli a corto raggio quando esiste un'alternativa ferroviaria che richiede meno di 2,5 ore

La Francia ha ricevuto il via libera per vietare i voli nazionali a corto raggio. In particolare, si parla di voli tra località in cui esiste un’alternativa ferroviaria che richiede meno di 2,5 ore.

La misura era stata proposta nel 2021 come parte della legge sul clima, ed era stata subito contestata  dall’Unione degli aeroporti francesi (UAF) e dalla sezione europea dell’Airports Council International (ACI Europe). Era quindi nata un’indagine da parte della Commissione Europea, che venerdì scorso ha dato l’approvazione finale, rendendo la Francia il primo Pease membro dell’UE con un divieto di volo a corto raggio.

Inizialmente la misura riguarderà le rotte tra gli aeroporti Parigi Orly e Nantes, Lione e Bordeaux, sarà sperimentata per tre anni e poi sarà rivalutata dalla Commissione.

La chiave sono i treni ad alta velocità

Sappiamo che l’Europa dispone già di migliaia di chilometri di ferrovia ad alta velocità dedicata, e i Paesi leader in questo senso sono Francia, Germania, Spagna, Italia, Paesi Bassi, Belgio, Danimarca, Svezia, Polonia e Regno Unito.

TGV

Questo permette alla UE di incentivare ed incrementare l’uso della ferrovia, come parte del piano Fit 55 per ridurre le emissioni di CO2 dei trasporti, il quale prevede anche la riduzione della dipendenza dall’aviazione.

Secondo la Comunità delle Ferrovie Europee (CER), il trasporto ferroviario è responsabile di meno dell’1% delle emissioni dei trasporti dell’UE grazie al suo già elevato grado di efficienza e all’elettrificazione. Non solo, perchè è anche uno dei mezzi di trasporto più efficienti dal punto di vista energetico, in quanto rappresenta solo il 2% del consumo energetico totale dell’Unione nel settore dei trasporti, pur trasportando il 13% delle merci e il 7% dei passeggeri.

Italo Treno NTV

Il CER stima inoltre che una futura rete transeuropea di treni ad alta velocità, ovvero ad almeno a 200 km/h, ridurrebbe significativamente i tempi di percorrenza, incoraggiando ulteriormente i passeggeri ad utilizzare questa modalità di trasporto.

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