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Emirates multata per 1,64 milioni di dollari in Nigeria: cos’è successo?

Una storia dagli aspetti ancora tutti da chiarire con il ricorso presentato dalla compagnia aerea.

Uno strano caso quello della valigia del signor Oriji Prince Ikem. Un caso che risale al 2007 e che si è rivelato molto problematico per una delle linee aeree più famose al mondo: Emirates. Il signor Ikem è un uomo d’affari e deve comprare parecchi prodotti sul mercato cinese. È di nazionalità nigeriana ed ha assolutamente necessità di prendere un aereo che compia la tratta Lagos-Dubai-Hong Kong.

La valigia che porterà con sé, contiene valori per un totale di un milione e 630 mila dollari. Una cifra notevole, della quale una parte consistente, oltre 900 mila dollari, appartengono ad un altro uomo d’affari, a cui dovranno essere consegnati al fine di poter entrare in possesso di alcuni prodotti. Al momento dell’imbarco, la compagnia area degli Emirati chiede al signor Ikem di poter avere in custodia speciale la valigia stessa, proprio per via dell’ingente quantità di denaro al suo interno. Nonostante una certa riluttanza iniziale, Ikem accetta, con la garanzia da parte di Emirates, di poter ottenere il proprio prezioso carico alla fine del viaggio senza nessun problema. E da qui le cose cominciano ad andare male.

La valigia scompare nel nulla e nei primi due mesi successivi alla vicenda, il passeggero, disperato, tenta in tutti i modi di capire cosa sia successo, senza riuscire a venirci a capo. Secondo le indagini effettuate dalle autorità, la valigia non ha mai lasciato l’aeroporto di Lagos in quanto, i tag usati dalla compagnia Emirates per tenerne traccia, non sono mai stati registrati in nessun’ altra località. Per questo motivo Emirates si è difesa dalle accuse di smarrimento dichiarando che la responsabilità è dello scalo aeroportuale che ha agito con leggerezza e ha smarrito la valigia.

Come è facile immaginare il problema è approdato in tribunale, dove la sentenza di primo grado da’ ragione al passeggero. Secondo il giudice infatti la compagnia si era fatta garante di occuparsi della custodia e del trasporto a destinazione del carico, e quindi il conseguente smarrimento è responsabilità della stessa. La sentenza emessa, condannerebbe Emirates al risarcimento dell’intera somma andata perduta, più un indennizzo di altri 130 mila dollari, a causa del danni procurati al signor Ikem per non aver potuto concludere con successo gli affari economici che avrebbe dovuto espletare in Cina.

Emirates ha fatto sapere che farà ricorso, cercando di fare luce sulle lacune del sistema aeroportuale che hanno arrecato questo danno sia ad Emirates, che al passeggero stesso. La questione, spinosa e fastidiosa, pone comunque in evidenza il problema del trasporto di valori, e la sentenza rassicura un po’ i passeggeri, in quanto costituisce un precedente importante, qualora malauguratamente si dovesse ripetere qualcosa di simile, un precedente che non lascia solo colui che subisce il danno.

 

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