Un imprenditore italiano di 59 anni è stato bandito a vita da Ryanair per aver chiesto, secondo la sua versione, di usare la toilette per motivi di salute. L’episodio si è verificato su un volo diretto a Timisoara in Romania, su cui il manager viaggiava ogni 15-20 giorni.
L’uomo soffre di ipertensione e prende diuretici, quindi secondo quanto raccontato da Corriere Milano, acquista sempre il posto 1A o 1C, il più vicino alla toilette, e il servizio di priorità per garantirsi l’accesso alla toilette in caso di necessità. Durante il volo, si addormenta e si sveglia solo quando all’annuncio dell’atterraggio viene comunicato il divieto di alzarsi. A quel punto, avverte l’effetto del diuretico e chiede all’assistente di volo di poter utilizzare la toilette, con la richiesta che gli viene negata, come ovvio. Come sanno tutti i frequent flyer, durante le fasi di decollo e atterraggio non ci si può alzare, lo impongono i regolamenti per la sicurezza aerea.
Secondo il racconto, l’uomo però insiste per la situazione sempre più impellente, con lo steward che rifiuterebba la richiesta in modo sgarbato, spingendo l’imprenditore a mostrare la documentazione medica. A quanto pare arriva al limite della “resistenza” lasciandosi scappare un insulto. Sempre secondo l’imprenditore, lo steward prima chiede di ripetere il termine offensivo, poi indica la toilette in fondo all’aeromobile.
Giunti a destinazione, la polizia romena sale sull’aereo per fermare l’imprenditore che viene scortato fuori dall’aereo per poi essere rilasciato. Il giorno successivo, riceve una email da Ryanair che lo informa del divieto di volare nuovamente con la compagnia aerea a causa del comportamento tenuto nell’occasione.
La situazione si tinge di surreale quando, nonostante la notifica, l’uomo decide di presentarsi all’aeroporto per il volo di ritorno già prenotato e, ma questa non è una sorpresa, gli viene impedito di salire a bordo. Tornerà a Milano il giorno dopo con un’altra compagnia aerea.
Secondo quanto riportato, Ryanair ha comunicato che:
La sicurezza dei nostri passeggeri e dell’equipaggio è la priorità numero uno di Ryanair, pertanto non tolleriamo comportamenti potenzialmente pericolosi a bordo dei nostri aerei o nei confronti del nostro equipaggio.
La vicenda lascia alcuni punti da chiarire. C’è un frequent flyer che assume farmaci che possono avere un effetto diuretico, e che dovrebbe sapere come comportarsi di conseguenza. E’ però possibile ed umano avere un “problemino” dell’ultimo momento, così come è vero ci sono regolamenti da rispettare. Sicuramente il modo peggiore per tentare di risolvere una situazione del genere è passare agli insulti perché, come abbiamo scritto in passato, non portano mai a nulla di buono.
La circostanza, per come è stata descritta, vede una persona non rispettare, o non poter rispettare, un regolamento chiaro. E’ nella sensibilità degli assistenti di volo intuire che il divieto può portare ad una situazione peggiore. Diciamolo in altri termini. Una persona che non riesce a “trattenersi”, può creare una condizione di caos tra gli altri passeggeri, ma anche il conseguente fermo dell’aereo per la corretta pulizia e sanificazione. Questo senza contare l’umiliazione subita dal passeggero stesso.
Ryanair dal canto suo gioca il “carico da 90”, bannando a vita l’uomo. Non siamo stati testimoni dell’accaduto e non ci esprimiamo in merito. La domanda però ce la facciamo: era davvero così necessario il provvedimento draconiano?
Ultima nota, per chi non lo sapesse, la toilette sugli aerei è una invenzione italiana.
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