La recente escalation di attacchi di “spoofing” GPS nel settore dell’aviazione civile sta sollevando gravi preoccupazioni per la sicurezza dei voli. Come riportato da Vice, diverse linee aeree hanno riscontrato che questi attacchi compromettono i sistemi di navigazione, inclusi i sistemi di riserva, mettendo i piloti in una situazione di pericolo.
Sono circa 50 gli episodi legati allo spoofing GPS segnalati solo ultime cinque settimane, con un focus particolare su tre città: Baghdad, Il Cairo e Tel Aviv. In particolare, uno di questi ha coinvolto un aereo che ha rischiato di violare lo spazio aereo iraniano a causa di segnali GPS ingannevoli. I metodi di attacco stanno diventando sempre più sofisticati, e attualmente non esistono strategie chiare per fermarli o prevenirli.
Cos’è lo spoofing dei GPS?
Lo spoofing dei sistemi GPS è una pratica che sta emergendo come una minaccia significativa in diversi settori, soprattutto in quelli della navigazione aerea e marittima. Questa tecnica consiste nell’invio di segnali GPS falsificati per ingannare i ricevitori GPS sul loro effettivo posizionamento geografico.
Il funzionamento dello spoofing GPS si basa sulla creazione e trasmissione di segnali che imitano quelli emessi dai satelliti GPS. I ricevitori, ingannati da questi segnali, calcolano erroneamente la loro posizione, velocità o tempo. Le conseguenze sono potenzialmente pericolose, specialmente quando si tratta di sistemi di navigazione critici. Un aspetto allarmante di questo spoofing è la sua relativa facilità di implementazione. Con l’avanzamento della tecnologia e la disponibilità di apparecchiature più sofisticate, diventa sempre più semplice intenzioni interferire con i segnali GPS.
C’è da aggiungere che invece il jamming GPS consiste nell’emissione di segnali di disturbo a frequenze simili a quelle usate dai satelliti GPS, con lo scopo di sovrastare o disturbare i segnali autentici. In pratica, il jamming “annulla” il segnale GPS, impedendo ai ricevitori di stabilire una connessione con i satelliti e, di conseguenza, di determinare la loro posizione. A differenza dello spoofing, gli effetti del jamming sono immediatamente evidenti poiché il ricevitore GPS non è in grado di fornire alcuna informazione sulla posizione.
Chi c’è dietro?
OPSGROUP, un’organizzazione internazionale che riunisce piloti e tecnici di volo, ha rilevato che questi attacchi prendono di mira il Sistema di Riferimento Inerziale (IRS) degli aerei. Un comunicato di OPSGROUP esprime sorpresa per il fatto che l’IRS, normalmente un sistema autonomo e sicuro, possa essere soggetto a spoofing, causando la perdita di capacità di navigazione indipendente durante il volo.
Il fenomeno del jamming è frequente in Medio Oriente, tuttavia la recente comparsa di spoofing così potenti rappresenta una nuova e pericolosa evoluzione. Secondo Todd Humphreys, professore presso l’Università del Texas ad Austin specializzato in comunicazioni satellitari, jammer estremamente potenti sono stati rilevati nei cieli vicino alla Siria fin dal 2018. E proprio la Siria è stata descritta dal capo del Comando Operazioni Speciali degli Stati Uniti come l’ambiente di guerra elettronica più aggressivo del pianeta.
L’Iran non è l’unico paese accusato di spoofing dei segnali GPS nella regione. Come riportato per la prima volta da Politico, c’è stato uno spoofing molto probabilmente proveniente da Israele dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre. E pare che in questo caso ci siano dietro le Forze di Difesa Israeliane. In ogni caso, gli equipaggi che subiscono questi attacchi di spoofing GPS possono fare affidamento su altri strumenti di bordo per atterrare.
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