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Scherza su bomba in aereo e scatena una allarme internazionale: intervengono gli F18

Uno studente britannico ha scatenato un allarme aereo internazionale inviando un messaggio su Snapchat prima di salire a bordo di un volo per Menorca. Il messaggio intercettato dai servizi di sicurezza ha portato al dispiegamento di due F18 ed all’arresto […]

Uno studente britannico ha scatenato un allarme aereo internazionale inviando un messaggio su Snapchat prima di salire a bordo di un volo per Menorca. Il messaggio intercettato dai servizi di sicurezza ha portato al dispiegamento di due F18 ed all’arresto del ragazzo.

Uno scherzo di cattivo gusto da parte un 18enne britannico prima di salire a bordo di un volo che doveva portarlo in vacanza a Menorca, ha scatenato un allarme aereo internazionale sui cieli della Spagna.

Uno studente universitario si è trovato infatti al centro di una controversia legale a seguito di un messaggio inviato su Snapchat nel luglio 2022, prima della sua partenza dall’aeroporto di Gatwick per Menorca con alcuni amici. Il suo messaggio, che recitava: “Sono in viaggio per far esplodere l’aereo (sono un membro dei talebani),” è stato intercettato dai servizi di sicurezza britannici e segnalato alle autorità spagnole mentre l’aereo di linea easyJet era ancora in volo. Come racconta la BBC, e come visto nel filmato che è circolato sui social, l’allarme ha portato al dispiegamento di due F18 dell’aeronautica spagnola. Uno dei due jet ha seguito l’aereo fino all’atterraggio a Minorca, dove l’aereo è stato ampiamente perquisito.

Il ragazzo che all’epoca aveva 18 anni, durante un’udienza a Madrid, ha spiegato che non aveva intenzione di causare alcun allarme. Nelle sue intenzione il messaggio era uno scherzo in un contesto di gruppo privato, inviato soltanto agli amici con cui stava viaggiando. Ha anche rivelato che lo scherzo era nato a scuola, ed era dovuto alle sue caratteristiche fisiche. Il suo unico obiettivo era quello di far divertire i suoi amici.

Dopo l’atterraggio a Menorca, lo studente è stato arrestato e trattenuto in cella per due giorni, per poi essere rilasciato su cauzione. Al suo ritorno nel Regno Unito, è stato interrogato dagli agenti dell’ MI5 e dell’MI6, prima di poter tornare a casa. Gli investigatori, infatti, dopo aver esaminato il suo telefono, non hanno trovato prove che lo collegassero a gruppi jihadisti, nonostante le sue ricerche su scontri tra Pakistan e India e su possibili attacchi dello Stato Islamico.

Dal canto suo, il ragazzo ha affermato che quando ha visto i jet da combattimento accanto all’aereo, ha pensato fossero legati a un’esercitazione militare per il conflitto in corso tra Russia e Ucraina.  Nonostante non sia accusato di terrorismo né rischi pene detentive potrebbe dover pagare una multa fino a 22.500 euro per procurato allarme, mentre il ministero della difesa spagnolo sta avanzando una richiesta di 95.000 euro per le spese sostenute. Il verdetto sarà emesso nei prossimi giorni.

Questioni di privacy

Se quanto affermato dal ragazzo fosse confermato sulla comunicazione a carattere privato e non condivisa da parte di chi l’ha ricevuta, c’è da porsi serie domande riguardanti la privacy e il sistema di intercettazione delle comunicazioni private, che evidentemente in alcuni Paesi è effettuato indiscriminatamente su tutti. Un episodio che mette in luce il delicato equilibrio tra la sicurezza nazionale e la protezione della privacy individuale.

Diciamolo chiaramente: la sicurezza è di fondamentale importanza, soprattutto in contesti ad alto rischio come gli aeroporti e durante i voli. Allo stesso tempo la questione di come e quando le comunicazioni private possano essere monitorate e utilizzate dalle autorità rimane un argomento altrettanto importante.

Da una parte la sicurezza, vera o presunta, dall’altra il rispetto della privacy individuale. Il rischio di prendere il classico “granchio”, è evidente, così come lo spreco di tempo e risorse. In mezzo, si trovano tutti i privati cittadini che non hanno nulla da nascondere ma neanche nulla da mostrare, rischiando di finire in un girone dantesco senza fine. Se, come detto all’inizio, lo scherzo rimane di cattivo gusto, è difficile credere che ci sia voluto così tanto tempo prima di arrendersi al fatto che fosse uno… scherzo. Una situazione che ci riporta in mente ho sketch surreale di Friends, poi rivisto in altri film e telefilm, che potete visualizzare qui sotto.

 

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