Airbus si lancia nella Air Race E. Parliamo della una nuova formula all’interno delle competizioni aeree, dedicata esclusivamente alla partecipazione di velivoli con propulsione elettrica. Questo campionato andrà ad aggiungersi al già esistente Air Race 1, che in pratica rappresenta la Formula 1 delle corse aeree.
Otto velivoli con motori elettrici ad elevate prestazioni, si sfideranno in un circuito, volando a poche decine di metri dal suolo, con l’unica finalità di essere il più veloce possibile. Airbus è entrata a pieno titolo in questo settore di competizioni aeronautiche, inizialmente come Official Founding Partner di Air Race E. Ed è recente la notizia che Airbus ha annunciato una global partnership sempre con Air Race E, per la costruzione di aerei da gara. L’obiettivo di fondo del colosso aeronautico è quello di incentivare e stimolare nuove soluzioni nella progettazione di aeroplani elettrici. La speranza è quella di poter applicare più velocemente queste idee al mondo del trasporto aereo urbano e, anche allo sviluppo di aerei commerciali elettrici.
All’interno del gruppo che si occupa di realizzare questa nuova serie di competizioni Air Race E, troviamo molti altri partner tra cui alcune università. In particolare l’università di Nottingham, che collaborerà con Airbus, sta già progettando il primo prototipo di questi nuovi velivoli da corsa. Responsabilità non indifferente, in quanto andrà a costituire il modello di riferimento per la produzione dei primi arei che parteciperanno all’edizione inaugurale di gare, che dovrebbero vedere il debutto nel 2020.
In ogni caso molto significativo rimane il fatto che sottende la partecipazione di Airbus a questo settore. Sì tratta chiaramente della dimostrazione che le principali aziende aeronautiche mondiali ritengono i motori elettrici come parte integrante del futuro dello sviluppo dell’aviazione. La continua ricerca per una maggiore durata delle batterie, prestazioni dei motori e innovazioni nei sistemi di ricarica, è il campo seguito con maggiore attenzione da Airbus e non solo. I problemi da affrontare per poter raggiungere il livello di prestazioni fornite dai motori tradizionali, sono ancora parecchi.
Eppure proprio grazie ad un crescente investimento nella ricerca, si sono ottenuti, negli ultimi dieci anni risultati strabilianti. Un esempio su tutti la realizzazione di velivoli autonomi in grado di trasportare passeggeri, come l’Ehang 184, scelto anche dalla città di Dubai. Senza dubbio penso possiamo affermare che il futuro è elettrico.