Perché viene annunciato il 5G in alcuni aeroporti americani, e le compagnie fermano gli aerei? No, non si tratta di complottismo contro la tecnologia. Eppure quello che sta accadendo negli USA lascia parecchio perplessi.
Questi i fatti. Negli scorsi giorni AT&T e Verizon hanno tentato di attivare il 5G nelle torri adiacenti ad alcuni aeroporti. Non si tratta della prima volta, tant’è che le due compagnie telefoniche erano già state costrette ad alcuni rinvii. Subito dopo l’annuncio, alcune linee aeree hanno deciso di sospendere i collegamenti con le città coinvolte nell’upgrade al 5G.
Il pasticcio questa volta l’hanno combinato le autorità che negli USA gestiscono le frequenze. Si è venuto a sapere che la banda delle frequenze 5G utilizzata negli Stati Uniti è vicina a quella utilizzata dall’aviazione per gli altimetri radio. I radio altimetri operano infatti nella gamma 4.2-4.4 GHz e provvedono a letture precise dell’altezza dal suolo in avvicinamento. Si tratta di apparecchiature cruciali per una serie di funzioni, tra le quali il pilota automatico in atterraggio nelle situazioni di scarsa visibilità.
Evidentemente si tratta di una seria questione di sicurezza e non di un capriccio. Tra chi ha perso le staffe nel mondo dell’aviazione, già provato dalla pandemia di coronavirus, c’è il boss di Emirates, Sir Tim Clark, che non le ha mandate a dire.
Secondo Clark, il rollout del 5G vicino agli aeroporti negli Stati Uniti è stato completamente irresponsabile. Parlando alla CNN, Clark ha descritto l’operazione come “una delle più delinquenziali ed assolutamente irresponsabile” nella sua carriera nella compagnia aerea. “Non eravamo a conoscenza del rollout fino a martedì mattina, nella misura in cui stava per compromettere la sicurezza del funzionamento del nostro 777 e di quasi tutti gli altri operatori che usano il Boeing 777 da e per gli Stati Uniti e all’interno degli Stati Uniti“.
Ora AT&T e Verizon hanno concordato di rinviare temporaneamente l’accensione di alcune torri wireless vicino agli aeroporti chiave. Il presidente Joe Biden, colpevolmente silenzioso sulla vicenda, ha salutato l’accordo, dicendo che “eviterà interruzioni potenzialmente devastanti per i viaggi dei passeggeri, le operazioni di carico e la nostra ripresa economica, consentendo al tempo stesso che più del 90% della distribuzione delle torri wireless avvenga come previsto“.
Il problema comunque rimane, con la palla che passa in mano ai costruttori che dovranno certificare o meno la non pericolosità del 5G per i voli americani.
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