tesla cicalone

Chiede di provare una Tesla Model S a Roma, ma viene trattato male

La disavventura di uno youtuber romano che per un test drive della Tesla Model S viene trattato in modo poco gentile dal personale.

Il video di oggi è di Simone Cicalone, youtuber romano ed ex campione di kickboxing di cinquant’anni. Prima dirigente retail di aziende come Mondadori, Blockbuster e Apple, Simone è famoso per la serie di video dal titolo ironico “Scuola di botte“, che hanno raggiunto un milione di follower sulle varie piattaforme social.

Questi video non sono solo spettacolari, ma si sono dimostrati incredibilmente efficaci nell’arrestare criminali. Le sue azioni hanno portato all’identificazione e all’arresto di delinquenti, grazie anche alla collaborazione delle vittime coinvolte. Oltre a combattere l’illegalità, Simone utilizza i suoi reportage di almeno mezz’ora per denunciare le brutture e le problematiche delle periferie romane, arrivando in varie città italiane, Milano compresa. Oltre alla kickboxing, è anche un istruttore di pugilato, dimostrando che la forza fisica e quella mentale possono coesistere in un’unica persona.

Una introduzione lunga, giusto per dire che Simone non è il solito ragazzino “influencer” fighetto che fa furore sui social. Tornando a noi, Simone Cicalone è andato in uno store Tesla a Roma, perchè incuriosito dalla possibilità di provare la Model S in leasing con vantaggi fiscali per la sua partita IVA, dato che avrebbe potuto scaricare il costo dell’auto e usarla per lavoro.

All’arrivo al punto vendita, il protagonista ha notato alcune giovani ragazze con scrivanie, tra cui una in particolare che lo guardavano con occhi strani, forse perché era estate e Simone era in pantaloncini e maglietta. Dopo qualche perplessità, il protagonista si è rivolto a una delle ragazze per effettuare il test drive della Model S che aveva prenotato. Ma quando ha spiegato che voleva provare proprio quella, la ragazza gli ha suggerito di optare per la Model 3, dato che la Model S costava molto di più.

Dopo alcune incomprensioni, una delle ragazze a quanto pare l’ha trattato in maniera poco gentile, “minacciando” di monitorare la posizione del veicolo attraverso l’app Tesla. Durante il test drive, il navigatore si è smarrito ma alla fine, il protagonista è riuscito a tornare allo store, ma si è sentito trattato in modo scortese e poco professionale. Ha quindi deciso di valutare attentamente se acquistare o meno un’auto Tesla a causa di questa esperienza negativa.

Il video, per il modo in cui viene raccontata l’antipatica disavventura, è comunque simpatico e merita di essere visto. Un’esperienza che probabilmente è capitata almeno una volta nella vita ad ognuno di noi, quanto trova un concessionario non proprio “professionale”, che giudica i possibili clienti dal loro aspetto.

—–

Vi invitiamo a seguirci su Mastodon, Google News e Flipboard, ma anche sui social come FacebookTwitter, PinterestInstagram. Non esitate a condividere le vostre opinioni e le vostre esperienze commentando i nostri articoli.

telegram

 

Lascia un commento