Si chiama Road Zipper e finalmente è arrivato anche in Italia il macchinario che sposta in pochissimo tempo i new jersey in autostrada. Ne avevamo parlato tempo fa a proposito del suo utilizzo negli Stati Uniti, dove il sistema è nato grazie a Lindsay Infrastructure nel 1984.
Attivo in via sperimentale sulla rete ligure di Autostrade per l’Italia il Road Zipper System, riduce la durata dei cantieri e assicura un significativo incremento di sicurezza sia per il personale sia per gli utenti in transito.
La tecnologia Road Zipper permette infatti di movimentare una barriera fisica di separazione posta tra due flussi di traffico contrapposti mediante uno specifico macchinario che non richiede l’impiego di personale su strada operando in continuità senza la necessità di operare chiusure di carreggiata.
Il Road Zipper è un sistema a tecnologia avanzata che permette di minimizzare i disagi, con una gestione dinamica delle corsie disponibili favorendo il flusso di traffico prevalente attraverso l’apertura o chiusura di una corsia aggiuntiva in tempi brevissimi e in totale sicurezza anche in funzione delle mutevoli condizioni di traffico in autostrada.
Questa tecnologia, impiegata con successo negli USA per la gestione di tratte densamente trafficate, come ad esempio il Golden Gate Bridge a San Francisco, viene impiegata per realizzare cantierizzazioni riconfigurabili in tempo reale, mantenendo al contempo la protezione con barriera fisica tra le corsie.
Come funziona il Road Zipper?
Come si vede nel video, Road Zipper opera movimentando una barriera a parete continua, formata da elementi modulari simili ai new jersey che delimitano il cantiere. Mediante l’impiego di una macchina appositamente progettata, li fa passare attraverso un sistema di nastri trasportatori in grado di adattarsi alle curvature della strada. In un solo passaggio la barriera viene spostata fino a 7,3 metri a una velocità massima di 15 km orari.
Il Road Zipper System è ideato per creare una barriera fisica di separazione del traffico, flessibile, tra corsie opposte o tra automobilisti e aree di lavoro, gestendo altresì la congestione. Il sistema può creare ulteriore spazio di lavoro per le squadre di operai o fornire più corsie nella direzione di punta per mitigare gli accodamenti.
Grazie all’utilizzo di questa tecnologia è possibile operare la rimodulazione della carreggiata in tempo reale, conciliando in questo modo la continuità delle lavorazioni con le esigenze della viabilità: si potrà quindi riconfigurare il cantiere a vantaggio della direzione di traffico prevalente riducendo potenzialmente, in base ai primi riscontri emersi in questa fase sperimentale, fino al 50% il tempo di attraversamento del cantiere mediante l’apertura di una corsia aggiuntiva nella direzione in cui il flusso è più intenso.
Si tratta di una soluzione adottata per la prima volta da ASPI sulla propria rete con l’obiettivo di estendere questa tecnologia ai cantieri più impattanti sulla rete in gestione.
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