Rivian Automotive è una di quelle aziende note nel proprio settore ma quasi sconosciute al grande pubblico. Fondata nel 2009, Rivian è specializzata nella progettazione e sviluppo di mezzi di trasporto elettrici. Non solo, la piattaforma proposta da Rivian Automotive può essere modificata per produrre veicoli di generazioni successive ma soprattutto essere utilizzata ed adattata da altre aziende. Ma attenzione, perchè non si tratta di una di quelle officine amatoriali dove si prova a realizzare qualcosa futuribile.
L’azienda conta già diverse attività nelle proprie sedi nell’Illinois, dove ha rilevato una fabbrica di Mitsubishi ma anche nel Michigan, a San Jose ed Irvine in California, ed ha già un piede nel vecchio continente, più precisamente Regno Unito. Una realtà articolata che procede senza clamori, ma in maniera regolare, passo dopo passo.
Rivian Automotive: Rivian RT1 ed il Rivian R1S
Se il primo prototipo presentato nel 2011, è passato praticamente inosservato, è dall’ultimo Salone di Los Angeles che Rivian Automotive ha gli occhi puntati sulle proprie vetture. Badando al sodo, ma soprattutto ai gusti dei clienti americani, sono arrivati il Rivian RT1 ed il Rivian R1S, rispettivamente un pickup ed un suv di grandi dimensioni. L’RT1 sarebbe perciò il primo pickup elettrico al mondo ad andare in produzione. All’americana, appunto.
Entrambe i modelli hanno guida autonoma livello 3, doti fuoristradistiche, mentre i darti che sono circolati dicono che il pickup ha un’altezza da terra di più di 35 cm, può guadare corsi d’acqua di profondità di 1,1 metri, superare pendenze del 13% ma soprattutto un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 2,8 secondi. Tre le motorizzazioni disponibili, con potenze complessive da 300 kW, 562 kW e 522 kW ed autonomia massima da 370 fino a 660 km a seconda del motore e del modello. Parliamo di potenza complessiva perchè, come ormai in quasi tutte le auto elettriche, ogni ruota è dotata del proprio motore, i quattro motori autonomi sommano la propria potenza singola in quella complessiva.
Particolarità delle due vetture Rivian Automotive è la piattaforma definita concettualmente come uno “skateboard”. Tutte le componenti principali quali i motori, il pacco batterie, il sistema di sospensione, i freni ed il sistema di raffreddamento sono sotto l’altezza della ruota. Questo consente consente un maggiore spazio a bordo ed ovviamente una maggiore stabilità della vettura grazie ad un baricentro più basso.
Amazon e GM
Dopo la presentazione di Los Angeles, Rivian ha ricevuto parecchi consensi, e tra i tanti quelli di Amazon e General Motors. I due colossi starebbero trattando per entrare nella società, investendo rispettivamente 1 miliardo e 2 miliardi di dollari. L’accordo, che secondo Reuters potrebbe ufficializzarsi alla fine del mese, rappresenterebbe un vantaggio sia per Amazon, sia per GM, sia per Rivian.
Rivian Automotive riceverebbe ovviamente un investimento importante per portare a termine i propri ambiziosi progetti, diventando di fatto una delle vere rivali di Tesla. Il tutto giocando sullo stesso piano, perchè anche lei è una start-up, non fa direttamente parte di un gruppo automobilistico, e porta il suo “pacchetto” di innovazioni. E se vogliamo anche parlare di come ci si presenta, R.J. Scaringe non ha problemi ad indossare il maglioncino, che fa molto new economy ma che ci ricorda il compianto Sergio Marchionne.
GM, dal canto suo, sta spingendo sull’elettrico, puntando su Cadillac come marchio premium elettrico. Le sinergie e lo scambio di know-how tecnologico, sarebbe in questo caso evidente. I benefici e le ricadute su tutti i marchi della galassia General Motors sono facilmente intuibili.
Per Amazon il discorso è leggermente diverso. A differenza di Apple, che con la sua Apple Car, conosce alti e bassi, l’azienda di Jeff Bezos non ha mai investito direttamente nelle automobili. Il focus di Amazon sarebbe rivolto ai software di gestione dati, così come la possibilità di usare le proprie esperienze nel mondo del cloud e delle server farm per tutto ciò che riguarda l’automobile connessa. E’ possibile che anche il settore della guida autonoma faccia gola ad Amazon, che ci ha abituato ad accelerazioni improvvise quanto ben studiate, in settori chiave dell’industria tecnologica.
E’ certo comunque che il mondo automotive sia in continuo fermento, visto il numero di attori coinvolti nel mondo della tecnologia e dell’elettrico. Abituiamoci allora a sentir parlare di acquisizioni o investimenti di alto livello, perchè ne arriveranno sicuramente altri.