E’ arrivato il momento della recensione della Seat Leon Sporstourer TDI. Si, perchè la gamma di motori della Seat Leon è davvero ampia: copre il benzina, il diesel, due motorizzazioni ibride – una Mild, l’altra plug-in – e, con la variante TGI, anche il metano. Dopo aver provato la Mild Hybrid e la più potente di tutte, la eHybrid con motorizzazione ibrida alla spina, ecco allora la prova della Seat Leon Sporstourer TDI, versione wagon con motore diesel TDI da 150 CV e cambio automatico DSG a 7 rapporti.
Seat Leon Sportstourer TDI: me la consigli?
Se dovessi provare anche l’ultima arrivata a metano, potrei dire di aver provato tutte le configurazioni della Leon, un’auto che, e questo non l’ho mai nascosto, mi piace molto a partire dal design. Per quanto la mia preferita rimanga la versione hatchback con motorizzazione eTSI Mild Hybrid, sempre da 150 CV, devo dire che ho apprezzato anche la Sportstourer a diesel.
La wagon rimane la regina dello spazio, grazie al bagagliaio molto capiente già dalla configurazione base, e al passo lungo che permette di star bene anche dietro. Wagon+Diesel è l’accoppiata per chi si sposta molto, tutti i giorni, e percorre quindi un quantitativo di km annui molto elevato. La consiglio a chi ha questa necessità, e magari deve trasportare spesso oggetti ingombranti, o viaggia con la famiglia, senza però rinunciare primo al design giovanile dell’ultima generazione della segmento C della casa di Martorell, secondo a una guida sportiva e dinamica.
[pro-contro]
Seat Leon Sportstourer TDI: che spazio!
Il mio parere sul design della Leon ormai si sa, ne ho parlato più volte, per cui non mi soffermerò: il diesel non la cambia nel design, ed è disponibile anche sull’allestimento FR, il mio preferito. Tra l’altro, anche il nero le dona molto, e la rende non solo sportiva ma anche particolarmente elegante e in grado di attirare l’attenzione. In più, i LED anteriori e soprattutto i fari “Coast to Coast” del posteriore risaltano ancora di più.
Quello che importa, nella wagon, è che lo spazio che offre è da segmento D: l’auto è molto lunga, con una bella linea filante, e dietro fa sì che io, con la mia solita altezza di 1,94m, stia seduto bello comodo sia davanti che dietro. Davanti, spostando il sedile, posso stendere le gambe completamente, e avanza pure dello spazio. Dietro, è vero, non le posso spendere, ma ho tanto spazio per le ginocchia e anche per la testa. In 4 ci si viaggia molto bene, e anche in 5, a patto che nel gruppo ci siano solo due “spallati”, di cui uno è l’autista e l’altro il passeggero anteriore.
Di bagagli, sulla Seat Leon Sportstourer TDI, ce ne stanno molti già con i sedili anteriori alzati: 620 litri la capacità minima. Per farvi capire quanto aumenta abbattendo i sedili posteriori, cosa tra l’altro molto semplice da fare grazie alle levette del bagagliaio, vi basti pensare che io riesco a starci sdraiato comodamente. E questo è anche indice del piano di carico completamente piatto. Con lei, le gite all’IKEA possono farsi divertenti, e ci si può portare a casa anche un mobile di dimensioni ragguardevoli.
Per il resto, gli interni sono quelli della Leon, con i loro pregi e difetti: qui ho apprezzato una migliore qualità degli interni, con meno plastiche dure rispetto ad altre Leon da me provate – che comunque rimangono, ma solo nelle zone inferiori.
Anche su di lei, comunque, non apprezzo il display centrale che sporge, non è integrato nella plastica. Qui tra l’altro è anche piuttosto grande, e quindi si fa notare. Bene invece il cluster digitale, completamente personalizzabile, e anche l’infotainment molto intuitivo da cui si controlla ogni aspetto dell’auto, e che è compatibile wireless con Apple CarPlay e Android Auto.
Come si guida
La vera novità di questa Leon è la motorizzazione diesel, che come detto non avevo ancora provato. Io avevo guidato la Seat Leon hatchback con motore Mild Hybrid eTSI, benzina, sempre da 150 CV, e sono contento che, nonostante le dimensioni maggiori, la Sportstourer non perda nulla del tipico stile di guida sportivo di questa vettura. L’auto è infatti molto reattiva, con uno sterzo preciso – tra l’altro, tagliato in basso in questo allestimento FR – e sfrutta molto bene i 150 CV del motore diesel.
Anche l’accelerazione sorprende, e questo nonostante non ci siano supporti elettrici al motore termico. Il motore è comunque silenzioso alle alte velocità, e non entra molto nemmeno nelle ripartenze, mentre il cambio è fluido e intelligente, non l’ho mai visto impuntarsi.
Per un po’ di sportività in più, comunque, rimane anche la possibilità di impostare il cambio sequenziale, in modo semplice spostando ulteriormente la piccola leva del DSG. Peccato invece che le altre modalità di guida si impostino solo dal display touch: si fa in modo veloce, per carità, ma forse avere il tasto sul volante sarebbe stato più immediato. Anche perché andrebbe a completare un volante ben corredato, con i tasti del volume, per cambiare canzone, per attivare i comandi vocali e anche alcuni ADAS.
Molto buona anche la visibilità, e non finirò mai di apprezzare il LED del sensore di angolo cieco, posto dentro, sul pannello porta, anziché fuori, lo stesso LED che poi al buio si illumina di blu, o di uno dei tanti colori disponibili, per creare un bell’ambiente all’interno. Apprezzo anche che la Leon ti ricordi di prendere le chiavi e il portafogli una volta terminata la guida, cosa che gli svampiti come il sottoscritto apprezzeranno di certo.
Infine, bene anche i consumi: nonostante la guerra contro di lui, il diesel si dimostra ancora una volta la scelta migliore nei percorsi autostradali ed extraurbani, con un consumo medio anche sotto i 4,5 litri su 100 km. Non è un’auto da città, viste anche le dimensioni, ma è comoda e silenziosa, e consuma poco.
Allestimenti e prezzi
La Seat Leon è disponibile in 4 allestimenti: Style, Business, Excellence e FR, quella della nostra prova. Il prezzo del diesel da 150 CV, con cambio manuale a 6 marce, parte da 26.550 euro in allestimento Style.
La nostra versione, top di gamma in allestimento FR con cambio automatico DSG a 7 rapporti, comprensiva di pacchetto “Seat Full LED” e tutti i dispositivi di sicurezza (senza però tetto panoramico), arriva a 35.045 euro, al netto di sconti dei concessionari e incentivi.
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