In un mondo di SUV, c’è ancora spazio per le hatchback? Sì, soprattutto se strizzano l’occhio alla sportività. Come la Renault Mégane RS Line della prova di oggi, che nel nome e nel design omaggia la potente RS, con però un “semplice” motore diesel da 115 CV e tettuccio apribile che la rendono adatta agli spostamenti quotidiani e alle lunghe percorrenze.
Renault Mégane RS Line: me la consigli?
Partiamo dal presupposto che le hatchback sono la mia categoria di auto preferita. Non c’è SUV che tenga: per quanto ci siano quelli che mi piacciono, le sensazioni che mi trasmettono le segmento C, le berline compatte sono ancora irraggiungibili, a parte qualche eccezione. Emozioni che trasmette anche questa Mégane RS Line, che mi sento di consigliare in questa versione diesel a chi percorre spostamenti quotidiani lunghi, ma non troppo, e che ama andare in vacanza. Il tettuccio apribile è un must, e anche se non è grande fa entrare sufficiente aria per godersi ancora di più il viaggio. Sportività da gran turismo, ma solo nella linea: il motore diesel da 115 CV, infatti, è molto parco nei consumi, e al contempo sembra più veloce di quello che è, grazie al peso ridotto e alla coppia.
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Renault Mégane RS Line: design di ispirazione F1
Al pari della RS, anche la Renault Mégane RS Line ha una linea con alcuni elementi ispirati alla formula 1, e che la differenziano dagli altri allestimenti della Mégane. L’anteriore, per esempio, ha un paraurti diverso nel disegno, con due pinne, due punte che omaggiano i musi dei prototipi del mondo delle competizioni, nelle quali la Losanga è un’eccellenza e a cui tiene molto. Anche le prese d’aria presentano un disegno diverso, mentre in generale l’assetto è più ribassato. Altri elementi di sportività si ritrovano al posteriore, con i (finti) scarichi cromati che richiamano sia il mondo F1 sia, soprattutto, la Mégane RS.
Il design a me piace molto, e devo dire che a livello estetico la Renault Mégane è una vettura che apprezzo fin dalla generazione precedente. Questa però ha fatto un grande balzo in avanti, sia in termini estetici che, lo vedremo, di qualità. L’anteriore domina, con la gande losanga inserita nella griglia non esagerata, mentre i fari hanno l’ormai celebre “C” creata dai LED. Come tutta l’auto, anche il frontale è piuttosto ribassato, e in generale dà una certa sensazione di prestanza, di presenza fisica su strada.
Di profilo spicca il logo RS Line, incastonato su sfondo nero, e i grandi cerchi in lega, molto dinamici. Anche il posteriore è molto piacevole, con i gruppi ottici a sviluppo orizzontale che quasi si incontrano al centro, ed è come se fossero divisi dalla losanga, sotto cui si trova il badge “Megane“. Non sono molte le nervature, fondamentalmente solo sul cofano, e in generale l’aspetto dell’auto è molto levigato e tondeggiante, in controtendenza con la moda spigolosa dell’ultimo periodo.
Per quanto riguarda gli interni, come dicevo prima, sono migliorati molto nella qualità reale e percepita. L’allestimento RS Line in particolare vede sedili in pelle e vellutino, molto piacevoli da vedere e anche sufficientemente comodi. Certo, la seduta è bassa, e i sedili decisamente contenitivi, quindi alla lunga la schiena ne può soffrire. Ma prendendosi le giuste pause, contribuiscono a dare la piacevole sensazione di sportività di cui parlo dall’inizio. I materiali come dicevo sono buoni, ma qualche elemento purtroppo stona: una cosa tipicamente Renault (e Dacia) è quella di non disporre secondo me bene i comandi al volante e i comandi in generale. Per esempio: il volume e i tasti per cambiare radio o canzone non sono sulle razze del volante, ma in un “levettone” di plastica che, oltre a non c’entrare nulla e a fare un po’ effetto anni Novanta, è anche piuttosto scomodo perché continuamente coperto. I tasti del volume non sono presenti nemmeno in plancia, ma sono solo touch, nel display. Sul volante ci sono le frecce, per cambiare l’interfaccia del cruscotto, il tasto per rispondere o chiudere le telefonate e il tasto per i comandi vocali. Nemmeno il tasto “Multi Sense“, che permette di scegliere le modalità di guida, è sul volante, ma sul tunnel centrale, in basso. A tutto si fa l’abitudine, e non ci vuole neanche molto, ma secondo me una plancia meglio studiata aiuterebbe.
Il sistema di infotainment di Renault, chiamato Easy Link, è invece ben fatto. Il display è verticale, e anche se io li preferisco orizzontali ammetto che è molto piacevole. Si vede la collaborazione con Google, che ha pensato ad Easy Link come una sorta di Android. Ci sono fino a 5 profili utente, e tutto è facilmente personalizzabile: dagli ADAS che si vogliono tenere attivi, alle luci ambient, alla grafica del cruscotto. La schermata Home è divisa in 3 pannelli, e si possono anche aggiungere widget. In più, con l’app MY Renault, alcune operazioni come per esempio l’impostazione del percorso del navigatore, si possono fare da smartphone e poi inviare alla vettura. Naturalmente c’è compatibilità con i sistemi di Apple e Google, ma anche non usandoli non li si rimpiange. Apprezzo anche che il display centrale sia ben integrato, e non a mo’ di tablet, specie se il display in questione è verticale.
Una guida a ritmo di musica
Come detto, questa Mégane è una RS Line non una RS. Non nasce quindi per regalare il sound del motore della RS, visto che abbiamo un diesel da 115 CV, per quanto reattivo. Il sound è qui dato dal sistema audio BOSE, che suona molto bene, grazie al giusto equilibrio di bassi sufficientemente potenti e di alti corposi. L’insonorizzazione è buona, per cui anche a 130 km/h la musica si sente bene, al contrario del motore che invece è silenziosissimo, e conferma ancora una volta il DNA di una vettura che nasce per stare su strada, in una guida tranquilla e rilassata.
La spinta, come dicevo, c’è, e c’è anche una modalità Sport. Ma i cavalli sono quelli, per cui anche se è scattante, anche grazie al doppia frizione, non sono prestazioni che fanno gridare al miracolo. Sorprendono, grazie ai 260 N/m di coppia massima. Viaggiare con la Renault Mégane RS Line è quindi un vero e proprio piacere, specie se con tettuccio aperto, anche grazie ai sistemi ADAS di ultima generazione, e che però non sono invadenti. C’è il cruise adattivo, l’assistente per il mantenimento di corsia, il sensore di angolo cieco, il sensore che avvisa di tenere le mani sul volante e il rilevatore di stanchezza o sensore anti colpo di sonno. Una sensoristica apprezzabile, in linea con la categoria che però non prende (subito) il controllo della vettura, lasciando al conducente il tempo di divertirsi. Ci sono anche i sensori di parcheggio a 360° e la retrocamera, che permette addirittura di personalizzare la definizione, per meglio vederci.
La seduta anteriore è comoda, ma quella che mi ha colpito positivamente è quella posteriore. Per quanto le segmento C siano berline a tutti gli effetti, è raro che in una hatchback io mi trovi molto comodo seduto dietro. Sulla Renault Mégane RS Line mi sono dovuto ricredere, sia in altezza che per quanto riguarda le ginocchia. Certo, non si può minimamente paragonare allo spazio offerto dalla Espace, per rimanere in casa, ma si parla di auto di altre categorie. Nella sua, la Mégane è quella in cui uno alto 1,94 può trovarsi meglio. Una cosa a cui invece gli spilungoni devono fare attenzione è la visibilità anteriore. Il parabrezza è grande ma non enorme, mentre sono molto spessi i montanti anteriori, una cosa che impatta molto sulla guida di una persona alta. Attenzione quindi alle rotonde, e in generale agli incroci.
Consumi e prezzi
Nonostante sia continuamente demonizzato, il diesel è ancora una scelta a bassi consumi. Questa Renault Mégane RS Line ha un consumo dichiarato di 4,6 litri ogni 100 km su ciclo WLTP, ma io sono stato anche intorno ai 4. Sfruttandone la potenza, naturalmente, si superano i 5. Ma sono comunque numeri inferiori a molte ibride.
Il prezzo della Renault Mégane RS Line parte da 29.250 euro sia per il motore diesel Blue dCi da 115 CV sia per il benzina TCe da 140 CV con cambio manuale. Nel nostro caso avevamo il Blue dCi da 115 CV con però l’automatico doppia frizione che, come anche nel benzina TCe, fa salire il prezzo a 31.250 euro.
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