Abbiamo finalmente avuto modo di mettere le mani sul volante della nuova Kia EV6 GT Line, modello elettrico di punta per il marchio coreano, che abbiamo provato inaspettatamente in tutti i contesti: centro città, autostrada vuota, autostrada in coda, lievi pendenze ed extraurbano. Ecco come si è comportata.
Kia EV6 GT Line: me la consigli?
Kia EV6 GT Line ha molto da dare: tanta potenza, la cui erogazione è perfettamente regolabile; tanto spazio, anche per i “watussi” come il sottoscritto; autonomia importante; e un design ricercato. A questo si aggiunge la tipica qualità del marchio, con assemblaggio da categoria superiore e garanzia sette anni.
Te la consiglio se ti piace la propulsione elettrica, la sua tipica silenziosità e il piacere della coppia diretta, e l’idea di avere vantaggi fiscali e di accesso ai centri città, ma al contempo non vuoi rinunciare alla possibilità di lunghi viaggi e alla possibilità di caricare un numero abbastanza importante di bagagli.
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Kia EV6 GT Line e il design “open space”
Per sapere di più sul design esterno, vi rimando all’articolo molto approfondito che ho scritto quando la vettura è stata presentata. La Kia EV6 GT Line aggiunge alcuni elementi stilistici sportivi che richiamano alla più potente EV6 GT, ovvero minigonne e paraurti ribassati, cerchi dedicati, e inserti in simil-fibra di carbonio sulla plancia, che sono molto apprezzabili. E soprattutto ben si addicono alla potenza della vettura, che arriva a 325 CV e ha la trazione integrale.
Ma se certamente l’estetica degli esterni, così particolare, divide molto, tanto che tra le persone a cui l’ho mostrata non ci sono vie di mezzo (o piace o non piace), tutti potranno ammirare l’ottima progettazione degli interni. Il suo vantaggio è essere basata sulla piattaforma modulare E-GMP del gruppo Hyundai-Kia, le cui peculiarità le abbiamo conosciute anche parlando di Hyundai Ioniq 5 (qui la prova).
La batteria è piatta e sufficientemente sottile, posta tutta sotto il pianale, e questo permette di avere una disposizione degli spazi eccellente. Davanti si sta in business class, ma di quelle fatte bene, anche perché i sedili sono estremamente confortevoli. Dietro lo spazio non manca, e anche il tetto, che pure dona un aspetto Coupé a questa berlina rialzata, scende a partire dal bagagliaio, permettendo una seduta posteriore anche a persone molto alte. Proprio la forma del tetto, però, va togliere un po’ di sfruttabili al bagagliaio, di per sé buono con i suoi 511 litri di capacità minima.
La sostenibilità è molto importante per la Kia EV6 GT Line, i cui interni sono tutti orientati all’economia circolare: i rivestimenti sono infatti in materiali riciclati, e in molti casi sono essi stessi riciclabili. Anche la batteria, così dice Kia, è pensata per essere destinata ad altri utilizzi, una volta terminato lo scopo di mobilità.
L’assemblaggio, comunque, è molto buono, e l’abitacolo di per sé abbastanza luminoso, anche se dietro è un po’ più buio a causa della forma dei finestrini e del lunotto posteriore. Inoltre, i sedili e la plancia scuri aumentano questo senso di buio, ma al contempo danno sensazione di grande serietà.
La dotazione tecnologica è impeccabile: ci sono due porte USB, una USB-C Thunderbolt per la ricarica dei dispositivi, due prese da 12 Volt e anche una presa domestica perché Kia EV6 GT Line gode di tecnologia Vehicle To Load. C’è poi una comoda base di ricarica wireless per lo smartphone, appena di fianco al sedile del conducente, che funge anche da alloggiamento generale per lo smartphone. Lo smartphone può essere alloggiato anche nella grande vasca inferiore, più vicina alla presa USB forse un po’ troppo in basso, per chi preferisse la ricarica via cavo. Comunque, la praticità è tanta, perché c’è un vano anche sotto il bracciolo, mentre zaini di piccole dimensioni e borse possono essere comodamente appesi negli appositi ganci di fianco al tunnel centrale.
È potente, ma solo se glielo chiedi
Kia EV6 GT Line è indubbiamente un’auto potente, che sa regalare tante emozioni alla guida in termini di prestazioni. Come detto, il motore è da 325 CV e si unisce a una coppia di 350 N/m e, nel nostro caso, alla trazione integrale. Ma tutta questa potenza la si percepisce quasi solo selezionando la Modalità Sport, che toglie qualsiasi inibizione al motore e rende la guida in città forse più pericolosa. La Sport è quindi quella modalità di guida da tenere fuori città, in autostrada o in percorsi panoramici, per godersi al meglio il grande lavoro fatto nella progettazione. Secondo me, in città, meglio puntare sulla Modalità Eco, che permette di mantenere di più l’autonomia, o la Normal, che rispetto alla Eco è più reattiva, il giusto compromesso.
Tutte queste opzioni si selezionano dal comodo tasto sul volante, il cui design mi piace molto perché ricorda due ellissi intrecciate. Tra l’altro, tenendolo premuto si attiva anche la modalità “Snow”, che ovviamente non è pensata per del fuoristrada puro, ma principalmente per quando il terreno è scivoloso, come in questo periodo dove gli strati di ghiaccio si faranno sempre più frequenti; o al massimo per qualche strada sconnessa. Comunque, questa grande divisione delle modalità di guida è molto apprezzabile, perché dona 4 diverse anime alla Kia EV6 GT Line, che è sì potente, ma solo quando glielo chiedi.
Altrimenti si comporta più come viaggiatrice rilassata, che toglie ogni preoccupazione. Questo anche perché gli aiuti alla guida non mancano, dal mantenitore di corsia fino alle sempre comode telecamere sotto i retrovisori esterni, che proiettano sul cluster digitale chi c’è dietro di noi. Molto utile se, come nel giorno della nostra prova, piove. Nel nostro percorso, durato circa un’ora e mezza, abbiamo messo alla prova la Kia EV6 GT Line: diretti verso Caravaggio (BG), all’andata siamo passati per la sempre deserta Autostrada BreBeMi, che ci ha permesso di provare le modalità di guida, e soprattutto la sport.
E ci ha permesso di capire il comportamento della batteria a 130 km/h, che comunque tiene abbastanza bene, anche se è meglio rimanere sui 110 o 120 km/h. A Caravaggio abbiamo fatto un po’ di pendenze, mentre al ritorno, complice il fatto che ho sbagliato un’uscita, siamo rimasti imbottigliati nel traffico dell’autostrada Torino-Venezia. In tutti i contesti lei ha avuto un comportamento buono, ma soprattutto ha tirato fuori il suo lato migliore: la comodità.
Comunque, questo non toglie che la guida sa essere molto sportiva. Lo sterzo è più diretto di quanto mi aspettassi, e quando in Sport schiacci il pedale lei letteralmente parte, anche se non dà mai la sensazione di perdere il controllo. Inoltre, la soluzione di Kia per quanto riguarda l’uso delle palette dietro al volante mi piace sempre, perché dà modo di regolare l’intensità della frenata rigenerativa a seconda delle esigenze e delle situazioni.
Tutto questo la rende adatta a viaggi di lunga percorrenza: personalmente opterei per la versione a trazione posteriore, perché è quella che ha autonomia di 528 km e permette più tranquillità. La nostra, con la trazione integrale, fa scendere l’autonomia a 481. Comunque, sempre apprezzabile la ricarica a 800 Volt, che nel caso delle colonnine più potenti, come quelle Ionity da 350 kW, recupera dal 15 all’80% in circa 18 minuti, tempi che cominciano ad essere accettabili.
Apprezzabile poi il servizio Kia Charge, che con un unico abbonamento e un’unica tessera RFID permette di accedere a oltre 260.000 colonnine in tutta Europa, comprese appunto quelle di Ionity.
Allestimenti e prezzi
Kia EV6 ha un prezzo che parte da 49.500 euro per l’allestimento Air con batteria da 77,4 kWh e trazione posteriore. Si passa a 53.000 euro per lo stesso allestimento, ma con trazione integrale. La Kia EV6 GT Line della nostra prova, con potenza di 325 CV e trazione integrale, costa invece 61.000 euro. Per la più potente di tutte, la Kia EV6 GT da 585 CV, servono 69.500 euro.
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