Quando la città incomincia a starti stretta, quando hai voglia di evadere, quando l’orizzonte con il profilo delle Alpi incomincia ad essere un chiodo fisso, ebbene si è il momento di programmare una bella gita in montagna. A me succede ogni anno, e puntualmente è capitato nei giorni scorsi. A furia di pensarci ho deciso di pendere e andare, programmando la classica gita fuori porta, di quelle che si parte la mattina e si torna la sera. Da Monza verso i monti della Valcamonica, su un’auto elettrica.
Un momento, come fare per la ricarica? Controllare il percorso, verificare dove sono le colonnine, ansia di ricarica, autonomia rimanente, ecc ecc. Troppo impegnativo per una gita. Ecco allora che ho preso la Hyundai IONIQ 5 e sono partito, confidando sulla sua autonomia e sul fatto che avrei fatto la mia gita senza dover mai ricaricare.
Possibile? Ebbene si, quando si è a bordo della IONIQ 5, l’elettrica di nuova generazione che con due motori da 305 CV, trazione integrale, batteria da 72,6 kWh e 481 km di autonomia massima si pone l’obiettivo di essere l’auto adatta in città come in viaggio.
Abbiamo già avuto l’occasione di provarla in questo test drive, ma vale la pena ricordare che fin dal primo reveal è stata apprezzata da tutti, compresi i giurati che proprio questo mese l’hanno eletta World Car of the Year 2022.
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Hyundai IONIQ 5: compagna di viaggio da first class
In Hyundai hanno fatto tutto il possibile per rendere la nuova IONIQ 5 una vettura di prima classe, in tutti i sensi. Questo comprende sia il design ricercato, sia gli interni spaziosi e confortevoli con numerose “chicche” a sostegno di tutti gli occupanti.
Spazio a volontà per tutti, guidatore e passeggeri, che mai hanno la sensazione di essere sacrificati. Un applauso personale ai progettisti, perché finalmente anche io ho trovato l’auto su misura per me. Sono alto 1,94 cm, e vi posso assicurare che difficilmente ho trovato una posizione di guida così comoda e libera da ogni impaccio. Non devo abbassare la testa, non devo fare il contorsionista per salire a bordo e neanche per raggiungere comandi o leve. E sono sicuro che la stessa comodità la troverà chi ha il problema opposto, grazie ai comandi elettrici di sedile e volante, che permettono una combinazioni di posizioni praticamente infinita.
A questo proposito merita una citazione il sedile “lounge” che si può abbassare completamente in orizzontale, magari per fare un pisolino mentre si ricarica, come è capitato a me nel video. Ma c’è anche il divano posteriore scorrevole, perchè anche i passeggeri dietro meritano il massimo comfort, ed anche una presa shucko da 3,5 kW per utilizzare qualsiasi tipo di apparecchio elettrico come, perché no, una macchinetta per il caffè espresso.
Autostrada e statale, e la sorpresa della ricarica gratis
Prima di partire ho caricato completamente la IONIQ 5, come avrei fatto con un’auto tradizionale. Ho sfruttato appieno tutte le funzionalità della vettura mentre aspettavo che l’auto ricaricasse, compreso il famoso sedile super comodo. Devo dire che la IONIQ 5 non era a “secco” e, grazie al sistema di tensione a 800 Volt che permette di caricare a oltre 200 kW, sono arrivato al 100% in tempi molto brevi.
Partito da Monza ho deciso di percorrere la BreBeMi. Un po’ per le segnalazioni di traffico intenso sulla A4, un po’ perché volevo visitare Iseo, la cittadina che dà il nome al lago. E adesso arriva la sorpresa, ovviamente bellissima.
Lungo la Brebemi ho deciso di fermarmi all’area di servizio Adda Sud per la classica pausa caffè. Dovete sapere che qui c’è una colonnina di ricarica gratuita da 11 kW, con cui la IONIQ 5 ha caricato a circa 6 kW. Non si possono avere pretese di una ricarica completa, ma in quei 5 minuti ho recuperato circa 5 km.
Forse avrei potuto prendere anche una brioche e fermarmi qualche minuto in più ai tavolini all’aperto, ma il vento che nel frattempo si era alzato mi ha sconsigliato una permanenza maggiore. Comunque, per la serie “a caval donato non si guarda in bocca”, ringrazio i gestori per la loro generosità prima di rimettermi in marcia.
E’ sulla BreBeMi, che percorro tra i 110 ed i 120 km/h, che incomincio ad apprezzare alcune caratteristiche della vettura. La silenziosità innanzitutto, non solo per il fatto di viaggiare in elettrico, ma perché il rumore di rotolamento degli pneumatici così come quello prodotto dagli specchietti, non inficiano sull’insonorizzazione.
Ottimo l’impianto audio BOSE, in grado di produrre suoni pieni, mai “intubati”, con bassi profondi e alti cristallini. E’ davvero un piacere ascoltare la musica sulla IONIQ 5, grazie anche alla piena compatibilità con Android Auto ed Apple Car Play, che permette tra l’altro di ascoltare le proprie radio preferite in streaming, senza quindi mai perdere la frequenza.
Prima tappa all’aria aperta
Arrivato ad Iseo mi sono fermato per ammirare Monte Isola, la più grande isola presente in un lago in Europa. La si raggiunge tramite traghetto, ma solo a piedi o in bici, visto che sull’isola i veicoli a quattro ruote sono vietati, se non per rare eccezioni. Merita davvero una visita approfondita, magari in una prossima occasione.
La sosta a bordo lago mi permette di fare qualche considerazione sul design. E’ indubbio che la Hyundai IONIQ 5 si faccia notare. Non c’è persona che non si giri a guardarla e anche quando sono fermo, qualcuno si avvicina per chiedere informazioni. Come accennato l’ispirazione dell’auto evoca nelle forme e nei dettagli la Hyundai Pony, disegnata niente meno che da Giugiaro.
Numerosi sono i riferimenti agli anni ’80, come i fari Pixel LED squadrati, che incorporano luci a marcia diurna. Presenti sia davanti che dietro, producono un effetto molto scenografico, anche per via della tridimensionalità dei fari.
Le forme sono per lo più squadrate, ma non mancano punti più bombati e tondeggianti, come per esempio il cofano. Altri dettagli di pregio sono le maniglie a scomparsa utili anche per una maggiore efficienza aerodinamica. Dinamici ed eleganti sono anche i cerchi, neri per la maggior parte della superficie, e dal design movimentato.
Gallerie, croce e delizia
Per fortuna che hanno fatto le gallerie. Questo mi permette di proseguire il mio viaggio verso la Val Camonica in maniera rapida. Diversamente avrei dovuto fare il giro di tutti i paesini del lago, allungando i tempi in maniera decisa. Tutto bene? Quasi, perchè le gallerie che costeggiano il Lago d’Iseo non sono ventilate, e l’odore è persistente.
Fortunatamente per me sulla IONIQ 5 il sistema di climatizzazione da una parte permette il riciclo dell’aria, quindi evita che in queste situazioni l’abitacolo venga invaso dal fumo, dall’altra mi mantiene una temperatura ideale. E non è finita qui, perché proprio in questa occasione ho scoperto che il segnale telefonico dello smartphone è comunque sufficiente per poter sentire la mia radio preferita in streaming. Cosa che non era possibile con la normale frequenza radio. Non male, vero?
Arrivo in montagna, quella vera.
Superato Boario Terme, si proprio la famosa località termale, proseguo per Cividate Camuno e poi per Borno. Iniziano i tornanti e inizio davvero a salire. La coppia del motore elettrico è fenomenale, permettendomi di gustare davvero la strada. Se si parla di piacere di guida, qui le cose vanno a mille, perché non ho mai cali di giri, ovviamente, e ho un motore sempre pronto grazie ai 605 Nm di coppia istantanea.
Ottima la tenuta di strada, ma quello che esalta è davvero la facilità con la quale si conquista la strada, metro dopo metro. Senza spingere troppo, senza voler mai “tirare il collo” alla mia IONIQ 5. Certo, tanta gioia si paga con una perdita di autonomia che un po’ mi allarma, ma che subito dopo considero normale visto che la seconda parte del mio viaggio sarà tutta in discesa.
A Borno, raggiunti i 900 metri circa, una piccola avventura. Mi sono permesso infatti di sporcare un po’ questa vettura in un percorso sterrato, attivando la modalità Snow dopo aver premuto un po’ più a fondo il pulsante delle modalità di guida sul volante.
Grazie ai due motori elettrici, infatti, la IONIQ 5 gode di trazione integrale, e per quanto n0n sia pensata per del fuoristrada spinto, riesce a cavarsela in percorsi un po’ accidentati come quello che ho scelto io e, grazie al suo silenzio, mi permette di godermi in toto la mia immersione nella natura. Questo tra l’altro mi torna utile quando devo andare a prendere uno dei miei più cari amici, che abita a Monza ma curiosamente in una strada sterrata priva di asfalto.
Tornato sull’asfalto, ho continuato la mia ascesa arrivando fino al Passo della Presolana, continuando ad apprezzare lo sterzo che non è né troppo pesante né troppo leggero, e aumenta la sensazione di maneggevolezza della vettura, nonostante l’inevitabile peso dato dalle batterie. Continuo anche ad apprezzare le splendide strade, i tornanti che accompagnano la mia salita fino al Passo.
Alla Presolana arrivo con il 35% e ancora 150 km di autonomia. È qui che, senza curarmi di cercare colonnine dato che la carica mi basterà per il ritorno, grazie anche alla discesa, lascio finalmente riposare la IONIQ 5 concedendomi una passeggiata, non senza sorprese.
Il Passo è uno di quelli coinvolti nel progetto culturale “Panchine Giganti” del designer americano Chris Bangle e della moglie Catherine, volto alla promozione di un territorio e delle sue eccellenze. Non ho potuto non fare una foto seduto, per una volta, su una panchina alla mia altezza!
Ritorno in discesa, in tutti i sensi
Dopo la mia passeggiata, lo ammetto, al freddo visto che mi aspettavo una giornata un po’ più calda, verso le 16 decido che è ora di tornare a casa. Recupero la IONIQ 5 e metto in D, questa volta ascoltando la mia personalissima playlist di Spotify. A questo punto è ora di dirlo chiaro e tondo: questo impianto audio è una certezza.
Il ritorno è letteralmente in discesa, sia fisica visto che da 1300 metri devo tornare alle altitudini collinari di Bergamo e Monza, sia anche psicologica, perché l’autonomia segnata in ogni caso mi consentirebbe di tornare a casa. Durante la fase di discesa recupero qualche punto percentuale, e anche quando non lo faccio l’auto non consuma nulla, rimanendo ferma a 999 km al kWh! Dopo una cinquantina di km, poco prima di Bergamo, insomma la percentuale non è minimamente calata e sono pronto a imboccare l’autostrada, questa volta la A4, sempre rimanendo tra i 110 ed i 120 km/h.
Quasi arrivato a casa, nei pressi dell’area di servizio Brianza Sud, alla fine mi decido a fermarmi perché è da quando sono ripartito che ho un certo languorino. All’autogrill arrivo con il 21% di batteria e, pur essendo Agrate Brianza a una manciata di km da Monza, decido di approfittare delle nuove colonnine Free To X da 300 kW e 0,69 € / kWh.
Qui una precisazione importante. Non avevo la reale necessità di ricaricare, ma ho deciso di unire l’utile al dilettevole, esattamente come avrei fatto con un’auto tradizionale. Sosta, “pit stop” e un rabbocco. In questo caso giusto il tempo di farmi un dolcetto, che alla fine si rivelerà essere un croissant, forse a pareggiare quello che non avevo preso la mattina all’altra stazione di servizio. E se proprio vogliamo dirlo, la sosta in questo modo è ancora più ottimizzata, perché tutto avviene mentre mi rilasso un po’ nell’Autogrill.
Volete sapere in quanto tempo si ricarica? Sentite qui: in poco più di 10 minuti la IONIQ 5 è passata dal 21 al 66%, per una spesa di 26 euro. Un “rabbocco” che mi porta verso casa ancora più sereno, ma soprattutto perché eliminano la necessità di caricarla stanotte nel box. Domani non dovrò fare tanti km, e i 270 km di autonomia segnati ora sul display mi basteranno e avanzeranno per i prossimi giorni.
Arrivato a Monza dopo un po’ di coda in uscita, rimetto la vettura nel box dopo averle fatto fare in giornata 315 km in un percorso misto tra autostrada, salita, discesa e vari cambi di temperatura.
Gita terminata, missione compiuta, zero stress. Con la mia Hyundai IONIQ 5 che si è dimostrata un’ottima compagna di viaggio. Sapete cosa vi dico? Mi viene già voglia di ripartire…!
credit video & photo by @idyllic.studios
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