Dal suo lancio, Ford Puma ha fatto solo conquiste divenendo in breve tempo la vettura Mild Hybrid più venduta nel nostro Paese. Merito sicuramente del rapporto spazio-dimensioni, e di alcune peculiarità introvabili altrove come l’ormai celebre Megabox, che fa di lei la SUV segmento B con uno dei bagagliai più grandi. La Ford Puma ST-Line Vignale mantiene queste caratteristiche pratiche, ma con più stile con e ancora più divertimento alla guida.
Ford Puma ST-Line Vignale: me la consigli?
È vero, la Puma non è più una coupé a due posti, come la Mazda MX-5 per intenderci, ma un crossover ultracompatto su base Fiesta. Ma mantiene al 100% il concetto di sportività leggera che l’azienda dell’ovale blu ha introdotto con la prima Puma. Certamente si tratta di una vettura di tutt’altro tipo, che vuole rispondere alle necessità odierne di praticità e spazio, ma non bisogna vedere alla Puma odierna come ingrassata: al contrario, è un piccolo crossover molto modaiolo che punta soprattutto ai giovani e, più in generale, a chi cerca tanto, ma tanto divertimento alla guida. E, perché no, anche un buon sound per le colonne sonore dei suoi viaggi.
[pro-contro]
Ford Puma ST-Line Vignale: un design personale
L’estetica è sempre questione di gusti, ma non si può dire che la Puma non abbia personalità. Soprattutto in questa configurazione top di gamma sembra un’auto di categoria superiore. Esteriormente appare molto massiccia e sviluppata in larghezza, soprattutto all’anteriore che appare bombato, muscoloso e possente nel suo aspetto. I fari, ovoidali, richiamano quelli dell’antenata, ma qui hanno naturalmente tecnologia Full LED con un bel disegno. La firma Vignale fa sì che la grande calandra sia cromata e con listelli dal disegno diverso rispetto agli altri allestimenti, mentre la configurazione ST-Line elimina i parafanghi in plastica delle altre versioni, abbassando la carrozzeria e dando, quindi, alla Puma, un aspetto più grintoso e anche un po’ più tamarro.
Anche al posteriore vediamo fari abbastanza piccoli, sviluppati in larghezza e con tecnologia Full LED, mentre al centro del portellone campeggia il logo “Puma”, a caratteri distanziati come ormai tipico in tutte le Ford. Di profilo, invece, complici i cerchi da 19”, a richiesta, e lo spoiler più pronunciato rispetto alle altre versioni, la Ford Puma ST-Line Vignale ha un aspetto slanciato, accentuato maggiormente dalla colorazione bicromatica, che nel nostro caso vedeva un bianco panna a contrasto con un grigio metalizzato nel tettuccio e negli specchietti retrovisori.
La personalità della Puma è poi resa maggiore dal Puma che viene continuamente proiettato agli occhi dell’utente. Dagli specchietti, infatti, parte un LED che proietta a terra, di fianco alle portiere, un Puma slanciato, che viene ripreso anche all’accensione del veicolo sul display digitale. Una cosa simile a quanto si vede sulla Mustang, con il cavallo da cui la supercar di Ford prende il nome.
Ford Puma ST-Line Vignale: lo spazio a bordo e la Megabox
Interamente, i rivestimenti sono fatti bene. I sedili e gran parte sia della plancia sia dei pannelli porta sono in ecopelle, mentre per il resto si alterna tra plastica sempre morbida ed elementi in fibra di carbonio. Sia esteriormente che internamente, quindi, la Puma ST-Line Vignale riprende la più potente Puma ST, che quindi varia negli scarichi e, naturalmente, nel motore.
Tanta anche la tecnologia. Il cruscotto è interamente digitale e molto grande, e mostra diversi parametri della vettura. Non solo i consumi, ma anche il funzionamento degli ADAS, l’entrata in azione della piccola batteria, e il suggeritore per il cambio-marcia. Al centrio c’è un display Touch da 8 pollici, contenente il sempre ottico Sync, ora alla quarta generazione e naturalmente compatibile con Apple CarPlay e Android Auto, entrambi purtroppo solo via cavo.
Personalmente, comunque, preferivo l’impostazione delle vecchie Ford, nelle quali il display era incastonato e ben armonizzato con la plancia. Come ho sempre detto, infatti, non sono un grande estimatore dei display a mo’ di tablet. Per il resto, c’è una presa USB, un vano profondo a doppio piano sotto il bracciolo, mentre è un peccato che i passeggeri posteriori non godano di nessun tipo di contatto, neanche presa 12 V, che invece è presente nel bagagliaio.
A tal proposito, quando parliamo del bagagliaio parliamo di uno dei punti forti della Puma. Ovviamente, c’è la Megabox, una caratteristica che io trovo geniale: non solo per lo spazio, ma anche per esempio per tenere ben nascosti i propri oggetti, se si deve passare tanto tempo fuori casa. Inoltre, la possibilità di aprirla è ottima per scaricare a terra l’acqua o il fango di oggetti bagnati senza che vadano a inumidire il piano di carico.
Ma non posso non citare l’ottimo sistema audio, in questo caso fornito da Bang&Olufsen, che permette viaggi a ritmo di musica davvero ottima, con dei bassi da categoria premium e un suono ben diffuso grazie a una sapiente disposizione delle casse. Unico neo, forse gli alti potevano suonare un po’ meglio.
Ford Puma ST-Line Vignale: come si guida
La Ford Puma ST-Line Vignale è la versione un po’ più sportiva. E questo si sente, in tutti i sensi. Il motore è prestante, ma anche le sospensioni hanno un assetto molto rigido, per cui se per le alte velocità questo è un bene, in città forse le avrei preferite un po’ più morbide perché, complici anche i cerchi grandi, si sentono molto le buche e i dossi. Una cosa che ammetto non mi aspettavo, soprattutto da quello che è alla fine un piccolo SUV.
Comunque è un’auto tipicamente Ford: bada al sodo, ma è molto grintosa, divertente. Tra l’altro ho la possibilità di scegliere diverse modalità di guida, tra sport, eco, normal, bassa aderenza e sterrato, in modo da adattare la potenza e, in parte, anche l’assetto a più contesti. Per esempio, un contesto di neve e fondo scivoloso come quello di questi ultimi giorni: ti assicuro che non sono modalità messe tanto per fare, ma anzi modificano bene la vettura. Ho provato la Ford Puma ST-Line Vignale anche sotto la bufera di neve che ha colpito Milano in questi giorni, portandola anche a velocità sostenute ma sempre in sicurezza, e lei non ha avuto nessun problema, è rimasta solida, stabile ben piantata a terra ed è riuscita anche a uscire dal parcheggio senza che io lo spalassi. E, soprattutto, non è mai scivolata, neanche sui sanpietrini.
Il comfort non manca, a bordo, perché i sedili sono sufficientemente contenitivi, belli morbidi anche per i lunghi viaggi. Va detto, però, che il 3 cilindri rimane un motore piuttosto rumoroso, per cui premendo tanto sull’acceleratore si fa sentire. Andando con piede cauto, invece, l’auto è molto silenziosa.
Ford Puma ST-Line Vignale: consumi e prezzi
Come di consueto, ho portato la Puma a fare un lungo viaggio, coprendo la mia solita tratta Milano-Rimini. A tal proposito, mi sento di dire che i sistemi ADAS funzionano molto bene e, sopratutto, non sono invasivi. Nel mio viaggio ho impostato il cruise control adattivo a 130 km/h e l’ho tolto all’uscita di Rimini Nord, senza dover mai intervenire. Considerando che l’auto ha cambio manuale, quindi è meno portata ai sistemi di assistenza alla guida, non è niente male.
Ad ogni modo, a livello autostradale sono rimasto tra i 7.2/7.5 litri ogni 100 km, mentre in città e nella guida di tutti i giorni, ascoltando i suggerimenti del sistema per quanto riguarda il cambio marce, sono sceso anche sotto i 6. Nel complesso, con il mio stile di guida che vede spesso lunghe percorrenze, la Puma d 155 CV con motore Mild Hybrid ha avuto una media di 6,5 litri ogni 100 km. Non male, considerando la potenza e la vocazione sportiva!
Ford Puma ST-Line Vignale parte da 24.350 euro. La versione da noi provata, con:
- motore da 155 CV;
- colorazione Metropolis White da 700 euro;
- tetto a contrasto grigio da 200 euro;
- Cerchi in lega da 19” da 600 euro;
- Co-Pilot Pack da 850 euro;
- Winter Pack da 300 euro;
- Portellone posteriore elettrico Power Lifegate da 500 euro
Arriva a un prezzo di listino di 32.950 euro. A questo, però, vanno tolti gli sconti dei concessionari, gli incentivi nazionali e regionali ed eventuali auto da rottamare.
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