Nuova Mazda CX-80

Nuova Mazda CX-80: ecco come va il 3.3 diesel da 254 CV sul SUV a 7 posti

La nostra recensione della nuova Mazda CX-80, il SUV giapponese a 7 posti qui con 3.3 diesel da 254 CV a partire 61.235 €

Dopo averla vista in anteprima la scorsa primavera, ho avuto modo di guidare la nuova Mazda CX-80, ammiraglia SUV del marchio giapponese. Spaziosa e sofisticata, riprende le proposte di motorizzazioni della CX-60 con cui condivide molto, ma ha soluzioni particolarmente intelligenti nella categoria, che puntano alla praticità e alla qualità.

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In Italia, la Nuova Mazda CX-80 parte da 61.235 € per la motorizzazione PHEV da 327 CV in allestimento Exclusive Line. Curiosamente, il diesel 3.3 della prova, in Italia leggermente depotenziato a 249 CV, costa un po’ di più, e a parità di allestimento parte da 62.870 €. L’allestimento Homura Plus della prova parte da 72.820 €, che salgono a 73.870 € con la particolare tinta Melting Copper.

Nuova Mazda CX-80: me la consigli?

Parere Robin

Imponente, ma sofisticata. E come sempre ricercata. Una volta le auto a 7 posti erano per lo più monovolume, poco piacenti nel design che sacrificavano tutto a vantaggio della praticità. Oggi questa tipologia di auto è impersonata dai più modaioli SUV, e anche Mazda ha voluto dire la sua. Lo ha fatto prendendo la sua ammiraglia, la CX-60 già apprezzata, mantenendone intatte le peculiarità e aggiungendone altre.

Così, abbiamo un’auto per 7 persone tutte con gli stessi “diritti” di seduta, con porta-bicchieri, prese USB-C e gestione del clima anche per gli ultimi due posti; e abbiamo accessibilità grazie alle ampie portiere posteriori che garantiscono un ingresso tutto sommato agile a quello che è un vero salotto artigianale, con particolari tecniche di realizzazione in base all’allestimento. Te la consiglio quindi se hai bisogno di un’auto con una buona fattura generale, la tipica artigianalità Mazda applicata a tanto spazio, e con motorizzazioni efficienti e potenti, che vanno dal plug-in hybrid con tanta autonomia in elettrico per la città, all’ottimo e potente diesel di questa prova se viaggi tanto e cerchi soprattutto efficienza e autonomia.

Questo 3.3 diesel è una garanzia

Partiamo proprio da come si comporta il motore. Come detto, è lo stesso 3.3  a sei cilindri in linea diesel mild hybrid che avevo già lodato sulla CX-60 diesel, e che qui riconferma le sue doti. Motore unico, quindi, per il suo orientamento longitudinale con trazione posteriore e una guida più fluida e prestante, in netta e apprezzata controtendenza in un mercato che, per tanti motivi, propone oggi per lo più motori a quattro cilindri e in orientamento trasversale.

Fluida perché, nonostante l’imponenza e la massa, il motore ha le dimensioni e la potenza adatte, quasi introcabili, per supportare un’auto del genere, aiutato anche dal sistema elettrico a 48 Vol da 17 CV, denominato M-Hybrid Boost, che, soprattutto in fase di frenata o decelerazione, quasi spegne la controparte termica influendo molto positivamente sui consumi. Il tutto unito a una buona accelerazione (0-100 in 8,4 secondi), data dalla coppia di 550 N/m, con una risposta del pedale quasi immediata.

Nuova Mazda CX-80
Image: Quotidiano Motori

A interrompere leggermente la fluidità è il cambio, un automatico a 8 rapporti, che di per sé funziona bene, ma a volte non capisce la pressione che diamo sul pedale, ritardando le risposte. Dettaglio che viene meno in modalità Sport, che rende l’auto leggermente più brillante e soprattutto, premendo a fondo sull’acceleratore, permette di meglio godere del suono del 3.3.

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Buoni anche i consumi: non ho guidato così a lungo da avere una panoramica completa, ma posso dire che quanto dichiarato viene rispettata. Mazda infatti parla di 5,7 litri su 100 km, e io, nella parte più “efficiente” della mia prova sono rimasto sui 5,9 litri. Chiaro che giocando un po’ con la vettura, si sale leggermente, con un massimo da me riscontrato, arrivando a 190 km/h sulle autostrade tedesche, intorno ai 6,7 litri su 100 km. Considerando il peso e la capacità del motore, non è male.

Nuova Mazda CX-80
Image: Quotidiano Motori

In ogni caso, per quanto potente, rimane una vettura orientata al comfort. La Mazda CX-80  utilizza un sistema di sospensioni a doppio braccio oscillante all’anteriore e una configurazione multi-link al posteriore, ottimizzata per stabilità e comodità. Inoltre, è presente il sistema Kinematic Posture Control (KPC) ereditato proprio dalla MX-5 provata a giugno, che riduce i movimenti del corpo in curva. In generale funziona bene, ma nelle tutt’altro che perfette strade tedesche (Baviera) a basse velocità qualche vibrazione si sente.

Design e praticità

Sul design mi concentrerò poco, così come su questa tinta Melting Copper, una delle due specifiche di questa vettura insieme al rosso Artisanal Red, perché l’ho approfondito e non poco in occasione dell’anteprima, insieme al capo del design di Mazda. Puoi leggere qui l’articolo.

Nuova Mazda CX-80
Image: Quotidiano Motori

Qui mi limito ad aggiungere che preferisco il Melting Copper all’Artisanal Red, per quanto siano due ottime tinte e dimostrano ancora una volta l’impegno di Mazda nel creare colori unici e particolari, che del resto hanno decretato il suo successo visto che il Soul Red Crystal è oggi uno dei simboli del marchio.

In ogni caso, rispetto alla CX-60, questo SUV a 7 posti è più alto (+24mm), più lungo (+250 mm) e ha ovviamente un passo più lungo (+250 mm) con sbalzi minori, specie al posteriore, che risulta anche più smussato pur riprendendone tutte le caratteristiche, dall’ampia calandra anteriore, fino al design dei gruppi ottici posteriori.

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Image: Quotidiano Motori

Ma è sulla praticità che i designer sono intervenuti. Ad esempio, l’accesso alle file posteriori è tra i migliori per un SUV a 7 posti. Questo perché la portiera è molto più larga di quanto ci si aspetterebbe, e ha una comoda apertura a 90 gradi che rende l’apertura ampia e ariosa. Inoltre, il sedile centrale si abbatte elettronicamente, ma va poi portato in avanti manualmente. Va detto che è un po’ pesante, ma poi l’ingresso è abbastanza semplice anche per un gigante come chi scrive.

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Certo, l’ultima fila non è fatta per chi supera 1,90 m di altezza come il sottoscritto, non tanto per l’altezza quanto perché le ginocchia proprio non ci stanno. Però si apprezza che anche l’ultima fila ha prese USB-C per la ricarica dei dispositivi, due porta-bicchieri a testa e sedili ben rivestiti.

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Image: Quotidiano Motori

Di solito questi posti sono sacrificati anche per la qualità, mentre in questo caso non è stato così. Nella fila centrale, invece, ci si sta molto bene, come in un salotto, anche grazie al bracciolo centrale, a una gestione più diretta del clima tramite un display dedicato, e alle tendine parasole.

Nuova Mazda CX-80
Seduto nella terza fila non ho problemi per la testa nonostante la mia altezza di 1,94 metri, ma il pavimento è un po’ alto
Image: Quotidiano Motori

L’ambiente interno è in generale molto luminoso, merito delle ampie vetrate. All’anteriore, ritorna la configurazione della seduta di guida basata sull’altezza, mentre per il resto la plancia è la medesima già conosciuta su CX-60, con pelle in nappa nera e finitiure Gun Metal su questo allestimento Homura, e “cuciture appese” giapponesi abbinate a pelle Nappa bianca e legno d’acero sulla top di gamma Takumi, la più raffinata.

Nuova Mazda CX-80
Image: Quotidiano Motori

La nuova Mazda CX-80 offre configurazioni a sei o sette posti, con abbondante spazio nella seconda fila e un accesso facile alla terza grazie alle grandi portiere posteriori.

Nuova Mazda CX-80
Image: Quotidiano Motori

Il bagagliaio offre una capacità di 258 litri con tutti i sedili alzati, che può arrivare a 1.971 litri abbattendo tutte le file. Abbattere l’ultima fila è semplice: ci sono due corde che è sufficiente tirare verso di sé per far ripiegare i poggiatesta e abbattere gli schienali, e poi basta fare lo stesso per riportarli su. Forse, però, da un SUV del genere mi sarei aspettato un più comodo pulsante. In ogni caso, abbattendo la terza fila la capacità del bagagliaio è di 637 litri.

Sicurezza

Nulla da dire sulla sicurezza e sui sistemi ADAS della nuova Mazda CX-80, che anzi fa un passo in più. Nuovo è il Rear Seat Alert, sensore di rilevamento degli occupanti dei sedili posteriori, anche dell’ultima fila, con avviso per allacciare le cinture.

In generale, la Mazda CX-80 ha ottenuto 5 stelle ai test EuroNCAP, e questo sia per la struttura robusta sia per i sistemi che includono Cruise Control Adattivo, angolo cieco, mantenimento di corsia, rilevamento di stanchezza, nonché il nuovo Smart Brake Support, che previene e attenua le collisioni frontali.

Nuova Mazda CX-80
Image: Quotidiano Motori

Nuovo è anche l’Unresponsive Driver Support, abbinato al Cruising & Traffic Support. Si attiva se il conducente non usa lo sterzo in modo appropriato per un certo periodo, e quindi come prevenzione a malori o colpi di sonno. Infatti, avverte il driver con livelli di allarme crescenti, iniziando da un avviso visivo sul cruscotto, fino alla leggera decelerazione.

Qualora il conducente non reagisca e non torni a guidare normalmente, questo sistema è in grado di far decelerare l’auto fino a fermarsi, inserire il freno di stazionamento, sblocca le porte e suona il clacson.

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Image: Quotidiano Motori

Ho apprezzato anche la possibilità di rendere tutti questi sistemi attivi ma silenziosi, tramite un pulsante subito alla sinistra del volante e non tramite complicati e poco intuitivi menu come succede altrove. Forse Mazda legge tutte le mie recensioni.

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Image: Quotidiano Motori

Scherzi a parte, una volta silenziati tutti gli ADAS funzionano egregiamente e aiutano non poco durante la guida, contribuendo a quella sensazione di comfort di cui sopra.

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