Tra bici e monopattini elettrici, è passata forse in sordina che gli ecobonus valgono anche per un’altra categoria di veicoli utili negli spostamenti urbani: gli scooter elettrici. Una categoria di veicoli in forte espansione, e con prezzi di listino che, tra l’altro, sono paragonabili a quelli dei cugini a motorino termico. In un mondo Occidentale dove la categoria è dominata dai nomi Askoll e Vespa, questo FD Motors F5 E che ho avuto in prova ha davvero tutte le carte in tavola per conquistare i consumatori.
FD Motors F5 E: lo consiglieresti?
Questo scooter è un prodotto importato dalla Cina, probabilmente il maggior produttore mondiale di questi veicoli. È un dato fondamentale per capire uno scooter pensato prima di tutto per essere pratico e funzionale, e non per essere esteticamente all’avanguardia. Il suo design, comunque, non è affatto male e decisamente migliore rispetto a tanti altri scooter elettrici.
Ho apprezzato sia l’autonomia, che con un uso urbano permette di caricarlo anche solo una volta a settimana, sia la potenza del motore e in generale la maneggevolezza, e quelle accortezze che lo rendono veloce e facile da manovrare e parcheggiare. Te lo consiglio se non vuoi spendere un capitale ma nello stesso tempo se hai la necessità di destreggiarti nel traffico urbano con tanta spinta e leggerezza.
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Il design di FD Motors F5 E
Come accennavo, FD Motors F5 E non nasce per essere bello, e in questo è molto “cinese”. La Cina è infatti un grande produttore di questi veicoli, e se ne comprano tantissimi ogni anno. Conoscendo un po’ la realtà locale si capisce: sono utili per muoversi nelle congestionate megalopoli cinesi, ma anche più facili all’acquisto dal momento che il governo cinese pone un limite di automobili annue che si possono vendere. Chi lo compra, quindi, cerca prima di tutto un mezzo pratico, affidabile e scattante, adatto anche come mezzo da lavoro, se pensiamo anche alla quantità di lavoratori impiegati nel settore delivery, anch’esso uno di quelli in cui la Cina è tra i primi posti.
Una filosofia di produzione completamente diversa da quella europea, molto legata anche all’impatto estetico di un veicolo. Comunque, lo scooter dell’azienda cinese non è brutto, anzi il suo design è molto classico. Un punto a suo favore, perché non è monotono, e al contrario non è troppo particolare e ricercato, cosa che di solito ha il lato negativo di stancare o di invecchiare presto.
Qui, invece, tutto è al suo posto, e ci sono anche piccole ricercatezze funzionali molto gradite: per esempio, i fari LED, che assicurano migliore visibilità con scarsa luce, e i due indicatori di direzione rotondi ben inseriti nella parte bassa del corpo veicolo. Anche al posteriore mi piace che il faro sia in vetro trasparente, unito in un blocco che crea un bell’effetto tridimensionale. Altra scelta molto azzeccata quella delle maniglie posteriori che servono per agganciarsi quando si inserisce il cavalletto, molto comodo considerando anche il peso del veicolo.
Comodo è anche il manubrio, che dispone di pochi elementi tutti molto pratici. Al centro si trova il cruscotto, formato dall’indicatore di velocità analogico e dal piccolo display LCD, sotto al quale ci sono due pulsanti: il primo permette di cambiare schermata, potendo scegliere tra indicatore della batteria residua, i km percorsi in totale, e i km percorsi dall’ultimo reset; il secondo, quello a destra, permette di resettare il chilometraggio.
Molto comodo, sulla destra, il selettore della retromarcia, uno dei valori aggiunti di questo scooter: azionandolo, entrano in automatico le 4 frecce e usando l’acceleratore si può avere una piccola spinta in retro. Per me è stato molto utile, per esempio nelle manovre di uscita ed entrata dal box, ma in generale è una funzione che hi apprezzato davvero tanto, e che non si ritrova su molti competitor.
Anche il sedile è molto confortevole, tra l’altro sufficientemente largo e lungo per supportare senza problemi anche la seduta di una persona molto alta, quale sono io (1,94). Ecco, in questo caso però è più difficile la seduta di due persone, ma questo non è un difetto di un motorino comunque pensato per uno spostamento per lo più singolo e breve.
Ci sono, tuttavia, dei compromessi da accettare. Prima di tutto si sente un po’ la mancanza di un vano portaoggetti, da chiudere magari con la chiave. C’è naturalmente il vano sottosella, però trattandosi di un elettrico è occupato dalle due batterie che sostengono il veicolo, e da carica-batterie che però, volendo, si può lasciare in garage in modo da liberare un po’ di spazio. Il vano ,comunque, è sufficiente per tenere pochi e piccoli oggetti. Va detto che esiste la versione a una sola batteria del FD Motors F5 E, che sicuramente dispone di un vano più capiente.
Anche l’assemblaggio di alcune componenti è migliorabile, ma in generale FD Motors F5 E è molto robusto e solido. Ci sono anche diverse possibilità di personalizzazione cromatica: io l’ho provato nella colorazione bianca, che è forse quella meno riuscita, mentre molto belle sono quella rossa e quella nera opaca.
Altra rinuncia è quella di un supporto per lo smartphone. Sono dell’idea che è meglio che non ci sia se deve essere poco stabile, come succede su alcuni altri modelli, ma sul manubrio di questo scooter elettrico non c’è nemmeno uno spazio per inserirne uno comprato a parte. Anche questo, per alcuni, potrebbe essere considerato un difetto, pensando sempre a chi dello scooter fa anche un uso lavorativo e quindi ha costantemente bisogno del navigatore acceso per muoversi tra una e via e l’altra della città. Tra l’altro, a proposito di smartphone, va detto che non c’è un’applicazione per il controllo da remoto, simile per esempio a quella di Askoll. Ma io, onestamente, ammetto di non averne sentito la mancanza.
FD Motors F5 E: le prestazioni
Le prestazioni di questo scooter sono la cosa che mi è piaciuta di più. Inizio col dire che FD Motor F5 E è la versione più potente del suo gemello F3 E, che è paragonabile a un cinquantino e ha velocità limitata a 45 km/h. Se F3 E è quindi adatto a un uso esclusivamente urbano, e indicato anche per i quattordicenni, qui si possono tranquillamente percorrere anche tratte extraurbane. Anzi, proprio il primissimo percorso che ho fatto con questo scooter è la tratta Saronno-Monza (a Saronno c’è risiede l’importatore italiano di FD Motors): partito con il 100% di autonomia, sono arrivato a casa con poco più del 75.
Un ottimo risultato, garantito da diversi fattori. Prima di tutto la stessa potenza del motore: questo FD Motors F5 E ha infatti un motore da 300W massimi, montato sulla ruota posteriore, alimentato da un pacco batterie (o una sola) da 72 V e una capacità di 42 Ah (21+21), che si ricaricano in circa 6 ore. Questo permette allo scooter di andare a una velocità massima limitata di 75 km/h e di avere un’autonomia dichiarata di oltre 85 km, che però nella realtà secondo me sono anche di più. Certo, la frenata rigenerativa, tipica dell’elettrico e presente naturalmente anche qui, aiuta molto in città, o anche nelle tratte come la Monza-Saronno dove si rallenta e si riparte continuamente.
Lo scooter, quindi, è paragonabile a un 125cc, e permette anche dei viaggi piuttosto confortevoli. Per questo si devono ringraziare ruote, sospensioni e freni. I cerchi di FD Motors F5 E sono infatti molto grandi, e in alluminio, e gli pneumatici hanno una spalla sufficientemente spessa per attutire le buche delle strade, anche quelle un po’ più profonde che magari altri modelli affrontano con più difficoltà. Anche la frenata è molto comoda, grazie ai due freni a disco sia anteriore che posteriore, entrambi a sistema idraulico.
FD Motors F5 E: prezzi
Il prezzo di listino del FD Motors F5 E è di 3.9500 euro IVA inclusa, che lo rende molto conveniente in rapporto prezzo-prestazioni. La versione “cinquantino” F3 E costa invece 3.520 euro. Entrambi, naturalmente, godono degli ecobonus sulla mobilità elettrica, e al prezzo ovviamente si possono togliere anche sconti applicati dai concessionari.
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