Ma se ordiniamo un Aviationtag cosa ci arriva a casa? Oggi posso dirvelo, in questa recensione. Come ben sapete si tratta di pezzi unici e numerati prodotti con il metallo vero e originale, proveniente da aerei veri ed originali, ormai dismessi dal servizio attivo. Si tratta di un modo simpatico per avere un oggetto unico, e se vogliamo c’è anche un pizzico di ecologico, perché in questo modo il metallo non viene semplicemente abbandonato insieme all’aero in qualche cimitero aeronautico, ma torna in vita in forma diversa. Non male vero?
Per quanto riguarda gli Aviationtag, nella gamma sono presenti tutte le linee aree più importanti, ma anche alcuni modelli decisamente unici come nel caso che avevamo visto del Super Guppy. I prezzi sul sito ufficiale variano tra i 19,95 € di un Airbus A321 e di un Piper, fino ai 31,95 € di un DC-10.
Tra le mie mani ho un portachiavi derivato da un Airbus 321, uno di quelli in servizio con Alitalia. La confezione in cui è racchiuso l’oggetto è in livrea Alitalia e reca nella parte superiore tutti i dati del velivolo da cui è stato estratto il pezzo. Numero di serie e marche, data del primo volo e data dell’ultimo volo, oltre al numero di pezzi prodotti.
Sul portachiavi un bellissimo disegno dell’ Airbus visto dall’alto, uno scudetto di foggia italica e la scritta Airbus 321 occupano il corpo centrale. In basso a sinistra le marche del velivolo e il numero progressivo di produzione. Io sono il felice possessore del numero 271, su 4.000 prodotti dallo stesso aereo.
Guardando sul sito di Aviationtag ci chiedevamo le dimensioni dell’oggetto. Non tanto per la lunghezza e larghezza, quanto per lo spessore che avrebbe potuto cambiarne il peso e quindi l’usabilità. Ebbene, un Aviontag misura 8 cm di lunghezza e 3 di larghezza, con uno spessore di meno di 2 millimetri. È pesante? Niente affatto. Essendo ovviamente in alluminio aeronautico, è leggerissimo. E’ adatto ad essere utilizzato come tag per le nostre valigie nei viaggi, come normale portachiavi delle auto o di casa. Molto ben fatto il sistema di aggancio per poterlo utilizzare su zaini o valigie. Si tratta di un cavetto in acciaio tenuto serrato da un sistema a vite davvero robusto, semplice da utilizzare ed efficace al tempo stesso.
Nella parte posteriore della placca metallica vi è invece una nota importante. Vi è l’indirizzo del sito web a cui potete rivolgervi se trovate l’oggetto smarrito da altre persone, magari insieme al bagaglio. Inserendo i dati del portachiavi, se vi siete registrati sul sito al momento del ricevimento dell’Aviationtag, chi lo dovesse trovare può fare avere una mail al possessore, e quindi fare ritrovare agevolmente il bagaglio perso in precedenza. È una procedura che consiglio di fare a tutti, è semplice, la si esegue attraverso il QR Code nel retro della confezione e potrebbe tornare utile in futuro. C’è però da dire che dal vivo la scritta del sito a cui accedere in caso di ritrovamento è davvero poco visibile. Converrebbe forse un contrasto di colore più forte e una scritta più grande.
All’interno del pacchetto inviatomi da Aviationtag vi era anche una protezione in gomma trasparente morbidissima, venduta come extra a 3,95 €, che serve èer proteggere sia la placca metallica sia eventuali parti che potrebbero venire a contatto con essa.
Il mio Aviationtag è una parte dell’aereo Alitalia con sigla I-BIXN, uscito dal servizio nel 2019. Ovviamente se andate in rete potete trovare foto e storia del velivolo da cui proviene il vostro portachiavi. Ad esempio su Planespotter ci sono le immagini dell’I-BIXN in decollo e atterraggio in vari aeroporti europei. Su Azfleet c’è invece la storia completa di questo velivolo, con il finale che conferma “Smantellato e parzialmente riciclato in 4000 pezzi numerati messi in vendita come souvenir/portachiavi“.
Concludendo, Aviationtag è sicuramente un bell’oggetto, fatto bene e presentato bene, che può essere collezionato oppure regalato insieme alla storia dell’aereo che ha portato in volo migliaia di viaggiatori. Se volete dare un occhio alle tante proposte di Aviationtag, qui il link al sito.
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