Kia EV6

500 km con la Kia EV6 Air: ecco quanto ho speso!

Il nostro viaggio di 500 km tra autostrada e salite con la Kia EV6 Air, un'elettrica che alle alte velocità è comoda ed efficiente

Che la Kia EV6 sia un’auto che ci è piaciuta molto è evidente dalle diverse volte che l’abbiamo guidata, ma finalmente abbiamo avuto modo di farci un vero viaggio medio-lungo: 500 km da Monza a Champoluc (e ritorno), con l’ “aggravante” della salita che, insieme all’autostrada, è nemica delle auto elettriche. Ecco com’è andata.

Kia EV6 Air: me la consigli?

parere robin

L’estetica della Kia EV6 Air è meno sportiva della GT Line dell’altra prova, anche se comunque rimane un’auto dal design futuristico e dinamico, che certo si fa apprezzare proprio in autostrada. Personalmente infatti, per la prima volta ho guidato un’elettrica non solo a 130 km/h, ma anche partendo senza il pieno, e arrivando senza problemi e senza soste fino in Valle d’Aosta.

Un’auto che si riconferma molto comoda e piacevole da guidare e veloce da ricaricare, e che unita a Kia Charge e all’app da remoto, comincia ad essere interessante come unica auto per tutti gli usi.

Quanto ho speso con la Kia EV6 Air

Questi 500 km con l’elettrica vincitrice del Car Of The Year 2022 mi sono costati 65 €, divisi in due ricariche. Come anticipavo, infatti, non sono partito con il 100%, ma con il 55%, percentuale che sulla configurazione due motori elettrici da 325 CV e 77,4 kWh di batteria significa avere 255 km di autonomia.

Queste le ricariche:

  • Enel X di Vèrres (AO), potenza 50 kW dal 5 al 40% per una spesa di 15 €.
  • Ionity dell’area di servizio autostradale di Brissogne (A5 Torino-Aosta, direzione Aosta) dal 30 al 96% per una spesa di 50 €.

Dimensioni e spazio da viaggiatrice

La batteria, la potenza e soprattutto le dimensioni fanno della Kia EV6 Air un’auto molto adatta ai lunghi viaggi, complice il fatto che ora la rete autostradale italiana si sta dotando di colonnine adeguate nelle stazioni di servizio.

Non mi soffermerò tanto sul design, ormai ne ho parlato ampiamente ed è sempre bello, sia in nero che in bianco come la nostra in prova. Rispetto alla GT Line, la Air perde il paraurti e i minigonne più sportivi, e ha un diverso disegni dei cerchi, sempre bicromatici ma con un’estetica che a me ricorda dei petali.

Kia EV6

Dentro è un’auto estremamente confortevole, complice anche il fatto che è silenziosa, più silenziosa delle altre elettriche. Per non parlare dello spazio al posteriore, dove anche persone come me alte più di 1,90 m riescono a distendere le gambe.

Buona la dotazione di porte USB, sia A che C, che si trovano anche a lato dei sedili anteriori, ma in generale i vani porta oggetti e la disposizione dello spazio interno mi ha lasciato qualche dubbio.

kia ev6

Prima di tutto, davanti le due prese USB sono troppo in basso, quasi a livello del pavimento nella parte inferiore della plancia. Sul tunnel non ce ne sono altre, ma c’è un comodo stand per lo smartphone che funge anche da base di ricarica wireless.

Tuttavia, al momento il software di infotainment di Kia EV6 Air non supporta la compatibilità wireless con CarPlay e Android Auto, e ciò significa che o si lascia lo smartphone nel pozzetto inferiore, adatto più a borse e piccoli zaini, o ci si affida all’infotainment di Kia.

Anche la multimode touch system, che di per sé non è male, richiede sempre di passare dalla gestione del clima a quella multimediale, quindi può essere un po’ dispersiva. Comunque, sempre meglio che avere la gestione del clima disperso tra i numerosi menu dell’infotainment, come in altri casi.

Bene invece la presa shucko da circa 3 kW, che funziona esattamente come una presa domestica, e che si trova tra i sedili posteriori. L’auto, infatti, dispone di tecnologia Vehicle-To-Grid, per fungere da centrale elettrica e alimentare altri dispositivi.

Da guidare è bellissima

Certo è che guidare la Kia EV6 Air è un piacere. Di questi 500 km, 300 sono stati fatti in autostrada con andata e ritorno da Monza, e gli altri 200 tra le strade della Valle d’Aosta.

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Grazie alla batteria in basso, e al peso, alle alte velocità rimane inchiodata a terra, ma la forma affusolata, schiacciata della vettura, le dà quel quid in più che non ho trovato su altre elettriche. Il fruscio aerodinamico è ridotto al minimo, lo sterzo molto preciso e cambia di intensità in base alle velocità, cosicché è molto leggero nelle manovre di parcheggio (seppur non semplicissime, viste le dimensioni), e stabile e duro al punto giusto a 130 orari.

Ottima anche la performance a 130 orari: come detto sono partito con 255 km di autonomia da Monza, e con clima acceso e velocità “normale”, senza sacrifici, sono arrivato senza problemi a Verres con il 5% e 15 km di autonomia, e questo nonostante la velocità elevata e la pendenza dell’A5 verso Aosta.

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Certo, alla colonnina di Verres da 50 kW in corrente continua i tempi di ricarica sono lunghi per una 77,4 kWh: là dove la mia 500 impiegherebbe una 40ina di minuti per recuperare l’80%, per la Kia EV6 Air la tempistica indicata era poco più di un’ora.

Ma dal momento che ero quasi arrivato (da Verres a Champoluc sono poco più di 20 km), sono arrivato alla percentuale che mi serviva per percorrere la strada in una salita molto ripida e ricca di tornanti, aspettando circa 15 minuti e nel frattempo concedendomi un caffè.

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Al ritorno, invece, tutto in discesa, letteralmente: a scendere da Champoluc non solo non ho consumato, ma ho guadagnato quasi 50 km grazie alla frenata rigenerativa.

Soprattutto, il valore aggiunto della Kia EV6 Air è il sistema di tensione a 800 Volt, compatibile con le colonnine ad alta potenza Free To X e Ionity: in questi casi, impiega 18 minuti a recuperare l’80%, e io in quasi 30 ho recuperato il 100%.

Così, al ritorno sempre a 130 km/h non mi sono più preoccupato di nulla, arrivando a casa con poco meno di 200 km di autonomia.

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