Tommaso Spadolini 48 metri: la richiesta dell’armatore all’architetto è stata uno studio di fattibilità per uno yacht di circa 50 metri, quindi più spazioso del suo attuale 35 metri, che gli consentisse di godere al meglio la sua numerosa famiglia durante le vacanze estive.
Tommaso Spadolini 48 metri: le caratteristiche
L’armatore ha espresso alcune richieste precise anche riguardo gli spazi comuni degli interni, con una grande galley a poppavia della cabina armatoriale, seguita verso poppa da un salone di 11 metri, mentre un altro salone di sette metri di lunghezza è previsto sul ponte superiore.
L’architetto ha quindi studiato un concept con grandi vetrate, la suite armatoriale posizionata sul ponte principale verso prua, mentre le quattro cabine ospiti e le quattro equipaggio su quello inferiore, con l’alloggio del comandante sul ponte superiore. Poi il tender, i seabob e un Optimist vanno ad occupare la zona prodiera, così da lasciare a poppa lo spazio per una palestra e per una grande spiaggia che prevedesse anche le murate abbattibili per ampliarne le dimensioni. Una soluzione che aumenta ulteriormente il contatto con il mare e l’ambiente circostante. Infine, un flying bridge che fosse un perfetto esempio di spazio dedicato al relax in compagnia.
Tra le particolarità del nuovo yacht spicca il balcone della cabina armatoriale, che esce lateralmente dalla fiancata garantendo la massima privacy.
Lo scafo, rigorosamente dislocante, misura 48,5 metri di lunghezza fuori tutto, che diventano 46 al galleggiamento per un baglio massimo di 8,8 metri e un pescaggio di 2,5 metri. La costruzione sarà in acciaio per lo scafo e alluminio per le sovrastrutture con un ‘gross tonnage’ di circa 490 tonnellate.
La motorizzazione è affidata a una coppia di Caterpillar CAT C32, motori della serie professionale da lavoro, in grado di far raggiungere allo yacht una velocità di punta di 16,5 nodi, con una di crociera di 13,5 nodi. Su richiesta dell’armatore è stata prevista un’autonomia di 4.500 nm alla velocità economica di 10,5 nodi, così tutte le navigazioni, anche quelle oceaniche, non sono precluse.
Tra le altre scelte particolari di questo nuovo yacht: il fly prevede ampi spazi liberi con un grandissimo solarium con mobili combinabili secondo le occasioni. Il rapporto con l’acqua è quindi principalmente affidato alla grande spiaggia poppiera e al suo comodo e invitante accesso al mare.
Ed infine saranno numerosi i pannelli solari, capaci di garantire una buona autonomia energetica, non solo per godersi le serate al chiaro di luna in baia senza il ronzio dei generatori, ma anche per mostrare un’attenzione all’ambiente alla quale le nuove generazioni sono sempre più sensibili.
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