Il refitting del Magnum 63 “Fury” sotto la direzione di Tommaso Spadolini rappresenta un esempio eccezionale di come la passione per il mare, l’amore per la storia nautica e l’innovazione tecnologica possano confluire in un progetto unico.
Sotto la guida esperta di Tommaso Spadolini, il Magnum 63 “Fury” ha intrapreso un viaggio di rinascita. Questo yacht, che un tempo solcava i mari come simbolo di potenza e prestigio, è stato scoperto dopo anni, ed ha subito un processo di refitting che lo ha trasformato in un gioiello della modernità senza tradire la sua anima storica.
Il progetto di refitting ha rispettato l’inconfondibile design esterno creato da Pininfarina, mantenendo inalterato il fascino immortale che caratterizza il Magnum 63, uno dei più iconici modelli del cantiere statunitense Magnum Marine. Lo yacht ha una lunghezza fuori tutto di 19,20 metri e un baglio massimo di 5,20. La sua carena a V profonda e la trasmissione a eliche di superficie Arneson erano i tratti salienti di questo modello, che non nasconde le sue origini da vero offshore: nonostante le dimensioni non proprio da racer vanta nel suo palmares anche una vittoria con record alla Miami-Nassau del 1976.
L’intervento ha introdotto una nuova motorizzazione con due motori MTU 12V2000 da 2.000 hp ciascuno, che spingono lo yacht a una velocità di punta di 55 nodi, garantendo prestazioni eccellenti.
Sottocoperta, il layout è stato completamente rinnovato per ospitare due ampie cabine che offrono comfort e spazio ineguagliabili. L’armatore, appassionato di auto storiche, ha voluto rendere omaggio alla mitica Ford GT40 che negli anni Sessanta lanciò (e vinse) la sfida alla Ferrari nella mitica 24 Ore di Le Mans, scegliendo per lo yacht i colori iconici che hanno segnato la storia delle corse automobilistiche. Questa scelta di design non solo arricchisce esteticamente il “Fury” ma ne fa anche un ponte tra diverse passioni.
I lavori, eseguiti con maestria dal cantiere C.A.R.M. di Lavagna, hanno incluso interventi sostanziali sia esternamente sia internamente, dimostrando come sia possibile preservare l’anima di un’icona nautica integrando al contempo tecnologie e soluzioni moderne. L’interno del “Fury” è stato concepito per rispondere alle esigenze di un armatore moderno, privilegiando spazi generosi e funzionalità avanzate, come una grande cucina in luogo della tradizionale dinette.
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