Luna Rossa Coppa America 2021 – Varato a Cagliari, base del team Luna Rossa Prada Pirelli, il rivoluzionario monoscafo full-foiling AC75 Luna Rossa, che parteciperà alla 36^ America’s Cup, che si terrà ad Auckland (Nuova Zelanda) da Gennaio a Marzo 2021.
Dopo la benedizione dell’imbarcazione, Miuccia Prada insieme a Patrizio Bertelli, Agostino Randazzo (Presidente del Circolo della Vela Sicilia) e Marco Tronchetti Provera (CEO di Pirelli, co-title sponsor del team Luna Rossa) ha battezzato l’imbarcazione rompendo sulla prua del motoscafo la bottiglia di Ferrari Maximum Blanc de Blancs (fornitore ufficiale del team).
La rotta di Luna Rossa Prada Pirelli Team verso la 36^ America’s Cup non è né la più breve né la più facile. È molto più delle 10.800 miglia di mare che separano Cagliari da Auckland e dei giorni che mancano all’inizio della sfida.
La rotta che porta il Luna Rossa Prada Pirelli Team alla 36^ America’s Cup è quella di un gruppo di uomini che vuole compiere un’impresa. A rendere possibile tutto questo c’è l’energia di due grandi realtà industriali, due eccellenze italiane: il gruppo Prada e il gruppo Pirelli.
Ogni partecipazione all’America’s Cup inizia con la sfida di uno yacht club allo yacht club detentore della Coppa. Nel 2017, il primo a lanciare la sfida al Royal New Zealand Yacht Squadron è stato il Circolo della Vela Sicilia insieme a Luna Rossa Prada Pirelli Team, diventando Challenger of Record della 36^ America’s Cup. Fondato nel 1933, con sede nell’incantevole baia di Mondello, sotto la presidenza di Agostino Randazzo era già stato America’s Cup Challenger con Luna Rossa nel 2011 e nel 2014.
Regole nuove, ritorno ai monoscafi con barche volanti mai viste prima, la base di Cagliari dove la sfida prende corpo e ogni giorno cresce, e poi il grande salto verso Auckland, verso la 36^ America’Cup. Quella di Luna Rossa Prada Pirelli Team è una sfida sportiva e una sfida tecnologica. Il meglio di cui si dispone, lo stato dell’arte della vela, è solo il punto di partenza per andare oltre. Challenger, for now.
Il protocollo della 36^ America’s Cup ha voluto ripristinare uno degli aspetti più caratterizzanti della tradizione della Coppa America, ovvero che il Challenger e il Defender siano espressione della nazione da cui provengono. Le regole della prossima edizione, infatti, prevedono che ogni team vari barche costruite nel paese di origine e che in regata almeno il 20 per cento dell’equipaggio sia della nazionalità dello Yacht Club sfidante.
Da questo punto di vista, Luna Rossa Prada Pirelli Team è andata oltre. Per il team, l’italianità non è solo una regola da rispettare. L’italianità è scritta nel codice genetico di questa sfida. Non solo le barche vengono costruite interamente in Italia, ma anche l’equipaggio, ad eccezione dell’australiano James Spithill, è costituito da velisti italiani e la lingua parlata a bordo di Luna Rossa è l’italiano.
Le barche della 36^ America’s Cup sono gli AC75, monoscafi di 75 piedi ad alte prestazioni, con foil laterali a T lunghi oltre cinque metri e bompresso. Pensate per spettacolari regate di match racing (uno contro uno) e per la competizione ravvicinata, rappresenteranno lo stato dell’arte di una tecnologia destinata a lasciare un segno nella nautica da diporto del prossimo futuro.
Punti salienti della classe AC75: massimo due scafi per ciascun team partecipante, uno solo dei quali può essere modificato non oltre il 25%. Introduzione di alcuni componenti one-design e/o elementi standard come foil arm e cant system – ciascuno prodotto da un unico fornitore – e altri elementi da realizzare secondo specifiche (es. forma dell’albero).
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