Centounonavi Eterea

Centounonavi Eterea: il 40 metri dedicato a chi vuole vivere a stretto contatto col mare

Centounonavi Eterea monta quattro MTU 16V2000 M96L da 2.600 hp l’uno, che sono in grado di farla volare a 58 nodi.

Centounonavi Eterea: il brand di superyacht Made in Italy fondato dalla designer e imprenditrice Manuela Lucchesi, con la collaborazione dell’ingegnere navale Marco Arnaboldi, con questo 40 metri porta avanti il concetto ideato nel 2014, di creare  progetti dalle prestazioni senza compromessi garantite da una raffinata costruzione “custom made” in composito abbinata alla propulsione a idrogetto; il tutto filtrato attraverso il concetto di “bellezza della natura” che si ispira alla grazia e all’efficienza degli animali marini.

Centounonavi Eterea: caratteristiche

Centounonavi Eterea

Eterea ha una linea molto pulita e garantisce agli ospiti una vita a bordo a stretto contatto col mare. Ha quindi un grande spazio poppiero quasi a livello dell’acqua con le murate abbattibili. Qui possono trovare posto numerosi toys, un tender fino a 9 m di lunghezza ma, come da precisa richiesta di un armatore americano, c’è lo spazio anche per allestire un campo da pickleball.

Una cura particolare è stata poi dedicata a rendere fly e antenne armonizzate con il profilo della barca. La volontà di avere un rapporto continuo con il mare è anche evidenziata dalla cabina armatoriale, che si apre direttamente sullo spazio poppiero. L’armatore potrà scegliere il layout di bordo in base alle proprie esigenze, con soluzioni fino a cinque cabine ospiti e quattro per l’equipaggio, ma rispettando alcuni capisaldi: in particolare la posizione della cabina armatoriale e i ponti disposti su diversi livelli, con la zona notte un po’ ribassata rispetto alla spiaggia poppiera, il living su un piano intermedio e poi il fly totalmente inserito nel profilo laterale di Eterea.

Centounonavi Eterea

Tutte soluzioni che puntano alla massimizzazione della privacy. Una cura particolare è stata dedicata anche allo studio degli arredi, originali ed esclusivi, grazie anche alla collaborazione con lo studio milanese Grandi Architetture & Partners dell’architetto Massimo Marzorati.

La costruzione in sandwich prevede l’impiego di fibre unidirezionali ibride di carbonio e fibra di vetro con resina vinilestere e anima in pvc ad alta densità. Una soluzione che garantisce una serie di vantaggi: nessuna vibrazione ,grazie agli idrogetti, minor peso e al contempo uno scafo più robusto, che non ha necessità di nessuna paratia strutturale.

La motorizzazione è affidata a quattro MTU 16V2000 M96L da 2.600 hp l’uno, che, abbinati agli idrogetti MJP 550 DRB ,sono in grado di far volare Eterea a 58 nodi con una velocità di crociera di 48 nodi e un’autonomia di oltre 500 nm, esaltando così il basso rapporto resistenza/velocità. È stata poi prevista anche una versione trimotore più “tranquilla” da 48 nodi di punta massima. L’elevata efficienza della propulsione idrogetto, oltre a consumi più contenuti e a un minor rumore trasmesso dall’acqua, è anche indice di attenzione alla sicurezza dell’ambiente marino, perché non c’è nessuna parte rotante pericolosa sotto lo scafo.

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