E’ stata presentata questa mattina al Sepang International Circuit la nuovissima Suzuki MotoGP 2020. Cambia quindi il colore delle livrea, esce il giallo, ad eccezione per il numero sul cupolino delle moto di Mir, ed entra il nuovo argento. Sotto il cupolino della Suzuki GSX-RR spiccano due avvolgenti baffi neri, le oramai consuete alette aerodinamiche che rovinano il profilo delle MotoGP dell’era moderna.
A togliere il velo dalla nuova GSX-RR sono stati i piloti ufficiali Alex Rins e Joan Mir. Dello stesso colore anche le tute dei piloti. Tuttavia è una colorazione del Team Suzuki Ecstar è ispirata alla Suzuki del 1962. Infatt, quella che sta per iniziare è una stagione speciale per la squadra e per il costruttore giapponese che quest’anno celebra 60 anni nel mondo delle competizioni, un traguardo che non può che offrire una carica e un’ulteriore motivazione alla squadra e ai piloti.
LE DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI
Davide Brivio, Team Manager: “Nel 2019 abbiamo dimostrato grande consistenza durante tutto l’anno e credo che siamo sulla strada giusta per il successo. Alex ha vinto due gare ed era il nostro obiettivo ad inizio stagione ottenendo anche un altro podio. Abbiamo imparato molto l’anno scorso facendo un importante passo avanti sia con Alex che con la squadra. Siamo molto contenti con Joan perché ha dimostrato di fare grandi progressi e dopo l’importante infortunio di Brno, è riuscito a concludere la stagione in modo consistente. Non solo risultati, ma siamo riusciti a migliorare il metodo di lavoro nei fine settimana di gara. Il 2019 è stata una grande lezione in vista del 2020. Quest’anno Suzuki compie 60 anni nelle competizioni quindi siamo ancora più motivati ad ottenere buoni risultati per la casa e per i nostri tifosi. Gli ingegneri in Giappone hanno lavorato sodo in molti aspetti e in moltissimi dettagli durante la pausa invernale e potenziando il pacchetto. I piloti sono pronti ed emozionati, credo che abbiamo un’ottima base di partenza e credo che riusciremo a migliorare ancora come squadra e con entrambi i piloti”.
Alex Rins: “La scorsa stagione mi ha regalato una delle più grandi emozioni che si possano provare, quella di vincere la mia prima gara in MotoGP. È un sogno che si è realizzato e la seconda vittoria è stata altrettanto grandiosa. Porterò con me queste sensazioni nel 2020, così come la consapevolezza della crescita che ho compiuto. Una delle lezioni più importanti che ho imparato riguarda come gestire meglio una gara, specialmente quando mi trovo in testa o sono impegnato in un duello. Porterò in gara la livrea speciale per i 60 anni di Suzuki nelle corse e sono molto orgoglioso di ciò. Una delle cose più belle che si provano a correre per Suzuki è che ti senti immerso in un’autentica atmosfera familiare; io non so se fosse già così anche in passato ma a me sembra che faccia parte del DNA di Suzuki, così come la voglia di lottare continuamente per la vittoria, un atteggiamento che può fare davvero la differenza. Ora nel 2020 dobbiamo restare concentrati e ottenere buoni risultati, sicuramente un maggior numero di podi e magari anche più vittorie. Questo è il metodo per raggiungere il successo: piano piano, un passo dopo l’altro, lavorando duro tutti assieme.”
Joan Mir: “Le mie aspettative sono sicuramente più alte rispetto allo scorso anno, perché non sono più un debuttante. Abbiamo chiuso la scorsa stagione sulla buona strada, con miglioramenti costanti che mi hanno aiutato a superare i problemi dopo l’incidente di Brno e mi hanno portato a fare gare molto positive alla fine della stagione. Il primo è stato un anno di apprendimento, una MotoGp è una belva che devi imparare bene a controllare e in questo ho avuto un grande aiuto da tutta la mia squadra. Ora voglio sviluppare la mia esperienza e cominciare a veder comparire il mio nome tra quelli dei top rider. Mi sono allenato molto bene durante l’inverno, mi sono focalizzato sulla preparazione fisica e anche sulla fluidità nella guida, che è una delle cose che io credo richieda la mia GSX-RR. A parte questo, sono molto impaziente di saltare di nuovo in sella alla mia moto a Sepang e di migliorarmi ancora. Sarò un anno importante per Suzuki e la colorazione blu-argento dona tanto alla mia GSX-RR: sono fiero di vivere quest’annata storica e di portare il simbolo di una simile tradizione nelle corse sulla mia carenatura.”
GALLERY Suzuki GSX-RR MotoGP 2020
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