Francesco “Pecco” Bagnaia parla delle strepitosa vittoria di Assen ed analizza la gara del Sachsenring e quelle successive.
Pecco Bagnaia lascia l’Olanda ed il circuito di Assen da dominatore assoluto e con la consapevolezza di essere il pilota da battere. Le ultime tre vittorie consecutive testimoniano, se mai ce ne fosse ancora bisogno, la crescita esponenziale del 27enne pilota torinese della “scuderia” di Valentino Rossi.
Tuttavia, Bagnaia si trova a soli 10 lunghezze di ritardo in classifica iridata dal leader Jorge Martin. Sono infatti 200 i punti dello spagnolo contro 190 quelli del pilota ufficiale della Ducati. Per sua stessa ammissione Pecco non è certo un pilota che si monta la testa. Naturale che a fine gara fosse felice ma sempre umile e con un solo obiettivo fisso nella mente. Queste le parole di Pecco nell’intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport.
“Pensieri? C’è poco spazio per i pensieri. Più che altro non cercare di controllare al massimo tutte le varie situazioni. C’era molto vento, bisognava controllare molto la gomma davanti perché comunque non era abbastanza caldo per andare con la dura ma non era neanche troppo freddo per andare con la media. E poi Jorge comunque ha provato due volte a venirmi a prendere e in quei momenti era fondamentale riuscire a riaprire il gap. Quindi onestamente ho solo cercato di fare il massimo come sempre.”
Oggi e per tutto il weekend è stata un’altra modalità di vincere. Quella di mettersi davanti dal primo minuto il venerdì mattina e tornare a casa vincitore di tutto quello che c’era da vincere. Pensi di avere ancora qualche limite in qualcosa e in cosa?
“Mi conoscete bene, sapete perfettamente che sono molto critico con me stesso. Onestamente c’è tantissimo lavoro da fare. Su di me. Ci sono stati degli errori come quello di Barcellona che erano evitabili. Ci sarà sempre da imparare. Non si diventa campioni secondo me dal nulla. Al momento stiamo sulla strada giusta ma ancora c’è moltissima strada.”
Sei partito super forte già da venerdì, a volte ci sono delle piste dove non sei subito competitivo. E’ la moto che in questa pista si adatta un po’ di più o è proprio perché ti piace così tanto che non devi lavorare così duramente per arrivare a vincere una gara così.
“Il venerdì mattina siamo andati talmente forti con la media che chi ha messo la soft per fare il tempo alla fine non ci ha superati. Vado sempre forte il venerdì mattina ma gli altri mi superano perché alla fine mettono le gomme nuove.
Però in generale questa pista si adatta molto al mio stile di guida più che alla moto. La moto tende ad essere sempre molto nervosa, si muove proprio tanto. Devo dire che il lavoro che abbiamo fatto per metterla a posto e per cercare di essere competitivi nel veloce è stato fondamentale.”
Per il Sachsenring resteremo tranquilli o stiamo un po’ sulle spine?
“Il Sachsenring è una pista in cui Jorge Martin e Marc Marquez secondo me sono più forti. L’anno scorso, la domenica noi eravamo più forti di Martin ma a fine gara ma lui era stato più bravo ed ha vinto. Quindi vedremo quest’anno. Secondo me i passi avanti che stiamo facendo ultimamente ci porteranno a essere da subito competitivi e sarà una bella gara anche lì.”
Ci puoi dare una panoramica su quali tracciati secondo te? potremo rivederti come oggi e dove invece Martin si fa sotto.
“Io spero di essere così tutti i weekend. Ho la consapevolezza che se lavoriamo bene riusciamo a ottenere questi risultati sempre. Sicuramente sono piste pro e piste contro ma alla fine le prossime sono tutte piste abbastanza buone.
Sono tutte piste in cui sono sempre andato molto forte e poi quando parti per fare le gare in Asia o comunque in Australia, dove ho sempre ottenuto grandi risultati, non ci sono in realtà grossi “contro” in futuro.”