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Ezpeleta vuole lo stop allo sviluppo dei motori in MotoGP fino al 2027

Dorna propone il congelamento dello sviluppo dei motori MotoGP dal 2025 al 2026, con eccezioni per Honda e Yamaha. L'obiettivo è concentrarsi sui nuovi motori per il 2027.

Durante il Gran Premio di Mandalika, Carlos Ezpeleta, Chief Sporting Officer di Dorna Sports, ha confermato che la proposta per il congelamento dello sviluppo dei motori in MotoGP dal 2025 al 2026 è stata avanzata.

La proposta prevede che solo i costruttori che non godono di concessioni siano soggetti a questa regolamentazione, lasciando liberi marchi come Honda e Yamaha, che si trovano in concessione classe D, di continuare a sviluppare i loro motori durante la stagione.

Ezpeleta, come riportato da TMC, ha sottolineato che la proposta è vista come un modo per preparare il terreno ai nuovi regolamenti tecnici del 2027, consentendo ai team di lavorare su moto completamente nuove, senza essere distratti dallo sviluppo delle attuali specifiche dei motori.

Il “congelamento” dei motori richiede quindi che le specifiche dei motori vengano bloccate a partire dal primo Gran Premio della stagione e che rimangano invariate fino alla fine dell’anno. Questo principio sarà esteso a due stagioni consecutive, 2025 e 2026.

La proposta di Dorna è senza dubbio mirata alla riduzione i costi, consentendo loro di focalizzarsi sull’introduzione di nuove tecnologie per il 2027. Si tratta di un piano condivisibile nel merito, favorire la competitività a lungo termine della MotoGP, mantenendo un livello di equilibrio tra i team.

L’approvazione definitiva del regolamento è attesa nei prossimi mesi, ma la direzione presa sembra già chiara: una pausa nello sviluppo dei motori per favorire la preparazione a una nuova era tecnologica per il Motomondiale.

 

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