Marc Marquez, il pilota più titolato dell’attuale di MotoGP, ha affrontato con serietà il tema durante il suo intervento con i media presenti a Sepang, esprimendo il suo punto di vista sui drammatici eventi causati dalla DANA a Valencia e sulle ripercussioni che ciò potrebbe avere sull’ultima tappa stagionale prevista al circuito Ricardo Tormo di Cheste, la cui area principale e i parcheggi sono stati distrutti dall’alluvione. L’otto volte ha chiarito il suo pensiero in merito al quotidiano spagnolo AS.
Cosa può dirci riguardo alla devastazione a Valencia a causa della DANA?
Le immagini sono scioccanti. Anche se siamo lontani, abbiamo seguito la situazione da vicino e vedere il popolo spagnolo in tali condizioni è doloroso, soprattutto dopo l’intensità con cui la DANA ha colpito Valencia. Pensare ora al Gran Premio non ha alcun senso: sarebbe un errore parlarne quando tante persone hanno perso la casa e sono state persino registrate vittime. Per me, tutti i mezzi disponibili nel Paese andrebbero dedicati a queste persone. Gli eventi sportivi e non, per ora, passano in secondo piano: le risorse devono essere destinate alle vittime.
Ritiene giusto annullare la gara? Cosa ne pensa?
Personalmente, da pilota spagnolo, mi piacerebbe avere un Gran Premio in Spagna, soprattutto su un circuito che amo, con un’atmosfera fantastica. Ma la realtà è che, ora, la priorità deve essere aiutare chi ha perso la propria abitazione e i beni di prima necessità. Che il Gran Premio si disputi o meno non è il punto. Anzi, penso sarebbe un errore correre, eticamente parlando.
Potrebbe essere un’opportunità per aiutare?
Sicuramente ci sono varie idee sul tavolo. Ma come possiamo aiutare concretamente? L’unico modo sensato per realizzare il GP di Valencia sarebbe destinare ogni risorsa e tutto il ricavato alle famiglie colpite. Parlo di tutto, ogni guadagno derivato dall’evento. Però, è secondario, poiché ci sono persone senza casa e con famigliari perduti. Ho visto immagini del circuito: come potrebbero passare i camion su strade completamente danneggiate… Vedendo quelle immagini, senza conoscere ogni dettaglio, posso dire che, se si riuscisse a raccogliere fondi per queste famiglie, avrebbe un senso. In caso contrario, rimarrebbe del tutto secondario, perché non si parla solo di denaro ma di risorse e tempo, che dovrebbero essere destinati alle famiglie colpite.
Quali informazioni avete?
È ancora presto. L’evento si è verificato due giorni fa, e ora devono riunirsi e prendere una decisione, valutando attentamente tutto. Io l’avrei già presa, ma è necessario considerare ogni fattore e comprendere cosa sia più importante dal punto di vista umano, non solo per l’evento o per il campionato.
Consiglierebbe l’annullamento?
Non sto dicendo che annullerei io stesso, ma dico che vorrei conoscere tutti i dettagli. Guardando solo le immagini, da essere umano, dico che tutte le risorse – umane, temporali e materiali – dovrebbero essere impiegate lì, dove serve.
È necessaria una gara finale?
Non sto dicendo che Valencia debba essere cancellata; affermo che bisognerebbe considerare attentamente tutti i fattori e i danni subiti, con pro e contro. Ma ci deve essere un’ultima gara, sì. Quest’anno ne sono già state annullate due, quindi non avrebbe senso concludere il campionato ora, semplicemente dichiarando giovedì: ‘Il campionato finisce qui’. Una gara finale andrebbe disputata altrove, anche se capisco le difficoltà economiche per i team a fine stagione.