Marc Marquez nella gara del Red Bull Ring, ha fatto vedere comunque progressi, soprattutto sul passo gara. Tuttavia, su una pista, quella di Spielberg, che non è la più favorevole al suo stile di guida, solo un errore poco prima della partenza gli ha impedito di lottare per il successo.
Dall’essere “a tre passi” dai suoi avversari nelle gare precedenti, Marquez si è avvicinato “a un passo” e con ampio margine di miglioramento in gara. Il pilota di Cervera è riuscito a sfruttare la Ducati a un livello molto vicino a quello imposto da Martín (poleman) e Bagnaia (doppio vincitore) al Red Bull Ring fin dal venerdì. Il ritmo dello spagnolo era competitivo e lui stesso ha parlato dei podi come un obiettivo molto “fattibile”.
Sembra infatti che i tecnici del team Gresini abbiano trovato la giusta chiave per sfruttare al massimo la Desmosedici GP 23. A conferma di ciò, Frankie Carchedi, capo tecnico di Marquez, come riportato da AS, ha fatto riferimento al GP di Gran Bretagna: “Credo che a Silverstone abbiamo imparato qualcosa di nuovo, e siamo riusciti a implementarlo rapidamente per la FP2”.
All’inizio dell’anno, quando veniva chiesto a Marquez cosa mancasse per poter lottare per la vittoria con Bagnaia e Martin, l’otto volte campione è sempre stato chiaro: “essere competitivi già dal venerdì”. E sembra che quel momento sia arrivato. Lo stesso Marc ha confessato dopo la gara in Austria di aver fatto un passo avanti, indicando ancora il GP di Gran Bretagna come punto di svolta: “Abbiamo sempre avuto lo stesso problema, ma a Silverstone e un po’ qui abbiamo iniziato a capire come risolverlo rapidamente. Ma lo dico con cautela”.
Nonostante l’ottimismo suscitato dagli ultimi risultati, il pilota del team Gresini preferisce mantenere un profilo basso. Marquez non ha voluto rivelare l’origine dei problemi, ma almeno dal ritorno dalle vacanze sono riusciti a risolverli rapidamente e ora il calendario prevede due prove decisive per capire se hanno trovato la soluzione: “Vedremo se ad Aragón e Misano manterremo la stessa dinamica. In Austria c’era una gomma con carcassa diversa (adattata alle alte temperature) e dobbiamo verificarlo con la carcassa standard, quella con cui si corre abitualmente, perché la moto cambia leggermente”.
Chi scommette con noi un centesimo sulla vittoria di MM93 ad Aragon?
