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Honda e Repsol: perchè la fine della partnership è la fine di un’era

Repsol annuncia la fine della storica partnership con il team ufficiale Honda in MotoGP al termine del 2024.

Il Gran Premio di San Marino si è rivelato uno dei peggiori per Honda. Sappiamo che nessuno dei piloti del team ufficiale ha partecipato alla gara domenicale a causa di problemi di salute, mentre Johann Zarco, con il team LCR, ha chiuso al 12° posto, lamentandosi delle scarse prestazioni della moto 2024. E c’è da credergli, visti i risultati di tutti i piloti Honda negli ultimi tempi.

Un weekend che non poteva chiudersi peggio, tanto che è arrivata la notizia della fine della collaborazione tra Repsol e il team Honda ufficiale. La partnership, nata nel lontano 1995 in piena era di sponsor “tabaccai”, era in quel momento ben vista, come segno di differenziazione. Ebbene, l’addio del marchio Repsol arriverà al termine della stagione MotoGP 2024, segnando la fine di un’era costellata di successi, tra cui numerosi titoli mondiali con leggende del calibro di Mick Doohan, Valentino Rossi e Marc Marquez.

Una separazione già nell’aria da tempo, i più ne avevano già parlato come fatto assodato se pur non ancora ufficialmente. D’altra parte lo stesso team HRC aveva presentato una livrea 2024 con il marchio Repsol meno visibile del solito lasciava pochi margini di interpretazione sulle volontà del marchio petrolifero spagnolo.

La tempistica dell’annuncio di Repsol non pare proprio casuale, ed arriva appena un anno dopo l’addio di Marc Marquez alla Honda. La decisione appare sotto un’altra luce se si considera che la MotoGP si avvicina a un futuro con carburanti al 100% di origine non fossile entro il 2027. Da una parte Repsol potrebbe trovarsi in una posizione strategica per contribuire a questa transizione, ma il suo ritiro dalla scena MotoGP non lascia sensazioni positive in questo senso.

Ma andiamo oltre, perchè se la fine della collaborazione tra Honda e Repsol segna un momento storico per la MotoGP, è ancora tutto da vedere il futuro del team giapponese nel Motomondiale. La scelta altrettanto storica di aprire una sede a Milano sarà portata fino in fondo, oppure l’orgoglio giapponese rovinerà tutto? Una domanda alla quale i dirigenti della casa nipponica dovranno dare una risposta prima possibile, pena l’oblio definitivo.

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