Un’altra dimostrazione di signorilità da parte di Francesco Bagnaia, nell’intervista dopo la gara di Barcellona. All’intervistatore, che gli diceva di essere fiero nonostante non fosse più campione del mondo, Pecco ha risposto:
Non voglio togliere la scena a Jorge, credo che meriti quello che ha raggiunto e questa giornata è la sua. Voglio soltanto quindi ringraziare il mio team che ha fatto un lavoro incredibile. Tutto il resto è un’altra storia, però congratulazioni a Jorge, una grande classe come sempre.
Anche ai microfoni di Sky, Pecco ha parlato di Martin:
Io mi immedesimo sempre nelle situazioni e so quanto è importante che quando uno ottiene quello che deve ottenere, massimo risultato, non è sbagliato, è sbagliato togliergli la scena. Alla fine, la mia vittoria è importante, ma Jorge è quello che ha fatto veramente la differenza, dove magari noi abbiamo avuto più sfortune, comunque più zeri. Quindi, non vedevo il motivo di dover stare in mezzo. Comunque, credo sia più giusto così, se lo merita. È un gran pilota e quindi va bene. Le mie vittorie, alla fine, sono solo una conseguenza di avere la consapevolezza, comunque, di essere in grado di vincere, di essere stati i più forti questa stagione. Questo è qualcosa che non ci toglie nessuno. Poi, gli zeri ci sono, ci saranno sempre. Proverò il prossimo anno a star più attento in certe situazioni, magari a evitare di stare vicino ad altri piloti, e basta.
Ma qual è l’errore del quale Bagnaia ha maggiore rimpianto?
La cosa che a me ha dato più fastidio quest’anno, che se ci penso, mi dispiace, è che, ogni sono sempre stato molto non sensibile, però attento, e ho sempre avuto bisogno del mio feeling sulla moto. E diciamo che la prima parte di stagione l’ho sottovalutata, questa cosa qui.
Ci ho messo più gare per togliere qualcosa che stavano usando gli altri, che a me non stava dando lo stesso vantaggio, che erano le forcelle e il forcellone, e quello purtroppo ci ha rallentati molto. Ma da lì in avanti, poi, alla fine, è vero che Orge è stato più costante, si è accontentato di più, ma è anche vero che noi siamo stati stesi tre volte, e soprattutto una volta ci siamo anche ritirati per un problema tecnico. E poi è vero anche che io ho fatto altri tre errori, quindi siamo lì.
Il mio rimpianto più grande, secondo me, è stato più questo, non essermi impuntato un po’ di più, come nella prima parte di stagione, su cosa fare sulla moto. E poi, l’errore più grande è difficile da dire. Allora, come errore in sé, è stato quello di Silverstone, perché è stato l’unico vero errore, dove stavo spingendo di più e ho esagerato. Per il resto, sono stati tutti errori di dove.. non è che ho fatto qualcosa di sbagliato, anzi, lasciamo andare.
In un mondo competitivo come quello della MotoGP, gesti come quello di Bagnaia sono un esempio di sportività e fair play. Le sue parole post-gara hanno messo in luce non solo la sua maturità come pilota, ma anche la sua umanità, confermando il rispetto reciproco che lega i migliori protagonisti della classe regiona.
Mentre Jorge Martín festeggia il suo primo titolo mondiale, Bagnaia si conferma una figura centrale del motomondiale, non solo per il talento ma anche per l’eleganza con cui affronta ogni momento della sua carriera.