La casa di Noale svela la livrea ufficiale della nuova Aprilia RS-GP 2019, la MotoGP della Casa di Noale che nel 2019 sarà portata in pista da Andrea Iannone e dallo spagnolo Aleix Espargarò. L’evoluzione dell’Aprila MotoGP (nata nel 2016 e quindi la moto più giovane in griglia) si presenta oggi con una linea e con una livrea aggressiva su base nera, un richiamo esplicito alla tradizione Aprilia pluri-campione del mondo nel Motomondiale.
Vale la pena sottolineare che il Gruppo Piaggio, a cui appartiene anche il marchio Aprilia, ha vinto 104 Campionati del Mondo (54 con Aprilia, 15 Moto Guzzi, 21 Derbi, 14 Gilera) ed è il gruppo motociclistico europeo più vincente di tutti i tempi. Con 294 Gran Premi conquistati nel Motomondiale, Aprilia detiene il record di vittorie tra i costruttori europei nella storia.
Confermati i capisaldi tecnici e progettuali che rendono unica la Aprilia MotoGP, a partire dal motore quattro cilindri con la esclusiva architettura a V stretta, coadiuvato dal cambio seamless sviluppato internamente nel reparto Racing di Noale. Entrambe le componenti sono state ulteriormente evolute, mentre la ciclistica, da sempre fiore all’occhiello del marchio, presenta soluzioni del tutto nuove.
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La Aprilia RS-GP 2019 nasce sulla base delle idee maturate durante la scorsa stagione e promette di continuare la sua evoluzione per tutta la stagione grazie anche all’apporto del nuovo arrivo Andrea Iannone, che affianca il confermato Aleix Espargaró, e del test rider Bradley Smith che sarà anche in pista con alcune wild card nel corso del Campionato del Mondo MotoGP 2019. Un attacco a tre punte di livello e un grande passo in avanti per il marchio che mai nella sua storia si è presentato nella classe regina con tre moto.
Le due squadre saranno guidate da una nuova coppia di capotecnici, Antonio Jimenez per lo spagnolo Espagarò e Fabrizio Cecchini per Iannone. La squasra sarà guidata da Romano Albesiano, affiancato dal nuovo AD Massimo Rivola. Il rinnovato Test Team conta sul contributo di un pilota veloce ed esperto come Bradley, sotto il coordinamento tecnico di Pietro Caprara.