Vespa Primavera

L’UE difende la Vespa che vince contro i clonatori cinesi

Dichiarato nullo un design registrato da un soggetto cinese

Una bella notizia la vittoria di Vespa nei confronti di chi fa business copiando e clonando idee altrui.

Per dare l’idea del fenomeno basti pensare che solo negli ultimi due anni il Gruppo Piaggio cha vinto oltre 50 procedimenti di opposizione a tutela della Vespa. Si tratta di una media superiore ai due al mese.

L’invalidity division dell’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO) ha dichiarato nullo il design registrato da un soggetto di nazionalità cinese, usato per giustificare la produzione di scooter simili alla Vespa. Questi modelli erano stati esposti a Milano durante l’EICMA 2019, ed erano stati fatti rimuovere dalle autorità competenti dell’ente Fiera su iniziativa di Piaggio.

Vespa Primavera è protetta dal design registrato dal Gruppo Piaggio nel 2013, dal marchio tridimensionale relativo allo scooter Vespa e dal diritto d’autore che tutela il valore artistico della forma di Vespa, icona di stile dal 1946.

L’invalidity division dell’EUIPO ha annullato tale registrazione poiché incapace di suscitare un’impressione generale differente rispetto al design registrato in particolare della Vespa Primavera, evidenziando che ne rappresentava un illecito tentativo di riproduzione dei suoi fregi estetici.

Tale azione di nullità si inserisce all’interno di una più ampia attività di lotta alla contraffazione che il Gruppo Piaggio intraprende da anni e che prevede il costante monitoraggio delle banche dati di design e marchi registrati a livello internazionale, che, a seguito di procedimenti di opposizione instaurati da Piaggio, ha portato tra l’altro ad ottenere la cancellazione di oltre 50 marchi registrati da terzi negli ultimi due anni.

 

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