Interessante segno positivo registrato dal mercato moto a Giugno 2020, che chiude con un + 37,3% sullo stesso mese del 2019. Cosa sta succedendo? E’ possibile che l’emergenza coronavirus abbia fatto propendere per le due ruote rispetto all’uso dei mezzi pubblici?
Rispetto al mercato auto, che continua ad annaspare anche a Giugno, si continuano a scegliere le due ruote per passione e anche come soluzione fruibile di spostamento veloce, sostenibile ed efficiente: leggere finalmente un dato positivo conferma ancora il valore nella mobilità della ripresa dopo un periodo così complicato e doloroso, ma rappresenta anche un riconoscimento concreto alle Case costruttrici per il loro impegno nella proposta di politiche commerciali efficaci.
Malgrado il dinamismo della domanda, che ridà ossigeno anche a una rete di vendita molto provata dal periodo di lockdown, secondo Ancma nel primo semestre c’è stato un calo del 22,6%. Permane quindi un contesto economico di grave crisi, in assenza di misure incentivanti da parte del Governo. Per la natura stagionale del mercato delle due ruote, però, i volumi persi non saranno recuperati.
Mercato Moto Giugno 2020: i dati
Entrando nel vivo dei dati, nel mese di giugno il totale immatricolato (veicoli > 50cc) raggiunge quota 39.085, corrispondenti ad un incremento del 37,3%. Significativa la performance degli scooter che, con 22.229 veicoli venduti, crescono del 26,5%, mentre è sorprendente l’exploit delle moto, che fanno segnare un incremento del 55%, corrispondente a 16.820 unità. Anche i ciclomotori registrano valori più che lusinghieri, con una crescita che sfiora il 10% (+9,6%) e 2.568 veicoli venduti.
Nel mese di Giugno risulta più contenuta la crescita degli elettrici, che fanno registrare comunque un incremento del 17%, pari a 657 veicoli venduti, mentre nei primi sei mesi dell’anno l’aumento è del 73,9%, corrispondente a 3.914 veicoli.
Nel totale anno (gennaio – giugno 2020), le immatricolazioni raggiungono le 106.874 unità (-23% rispetto allo stesso periodo del 2019), con le moto che immatricolano 47.959 veicoli corrispondenti a una flessione del 23,7% e gli scooter che fanno registrare 58.816 unità e un calo del 22,3%. I ciclomotori perdono il 17,1% rispetto al primo semestre 2019, per un totale di 7.984 veicoli venduti. Nel complesso il mercato (immatricolazioni + ciclomotori) si attesta sulle 114.858 unità, con un calo del 22,6%.
Negli scooter guadagnano la prima posizione le cilindrate comprese tra 300 cc e 500c c con 21.205 mezzi venduti, pari a -27,4%, mentre è in linea con il calo del mercato complessivo la flessione dei 125 cc (-23,9% e 21.191 veicoli). Seguono le cilindrate 150-250 cc, con 9.723 unità e un calo del 20,3%, mentre i maxi scooter oltre 500 cc, con 6.714 unità, hanno già recuperato le perdite del lockdown con una performance del +3%.
Nelle moto, le cilindrate oltre 1000 cc salgono al vertice con 12.205 veicoli immatricolati e un calo del 23,2%, seguite dalle cilindrate 800-1000 con 11.793 unità, ma un andamento decisamente peggiore, che si attesta al -35,5%. Al terzo posto le 650-750cc, che fanno registrare 9.005 veicoli per una flessione del 10,9%. Le 300-600 cc segnano un calo del 18,5% con 8.862 mezzi venduti, mentre il segmento delle 125cc, con 4.866 pezzi, evidenzia una flessione del 25,6%. Chiudono le cilindrate comprese tra 150 cc e 250 cc che, a fronte di sole 1335 immatricolazioni, fanno segnare il calo più contenuto (-1,4%).
Nell’analisi per segmento moto, guadagnano la prima posizione le naked, con 18.045 veicoli venduti e un calo del 23,8%, seguite a breve distanza dalle enduro, che fanno segnare una flessione del 21,7% pari a 17.390 unità. Terzo segmento per rilevanza numerica le moto da turismo, che fanno registrare 6.202 mezzi, corrispondenti a una flessione del 25,1%.
Seguono le custom con 2.384 pezzi e un calo del 28,7% e le sportive, che fanno registrare un calo del 22,2% e 2.338 veicoli venduti. Chiudono supermotard e trial, rispettivamente con 1.147 unità (-37,1%) e 491 unità (-19,1%).