Kawasaki Ninja H2 HySE

Kawasaki Ninja H2 ad idrogeno: il debutto a Suzuka

Il prototipo della Kawasaki Ninja H2 HySE alimentato a idrogeno ha fatto il suo debutto pubblico in Giappone

La Kawasaki Ninja H2 HySE alimentata a idrogeno, dopo essere stata presentata come concept lo scorso anno, ha finalmente fatto il suo debutto pubblico in Giappone. Se abbiamo visto come le moto elettriche sia diventate una realtà, i lunghi viaggi e le alte velocità possono trovare nelle batterie una limitazione, soprattutto per i tempi di ricarica.

L’idrogeno verde potrebbe essere la soluzione, permettendo rifornimenti rapidi e riducendo a zero le emissioni nocive. Nel marzo dello scorso anno, Kawasaki ha avviato un progetto per una moto a idrogeno, basato su un motore a combustione modificato alimentato da serbatoi di H2 posizionati dietro al motociclista. A dicembre, il concept è diventato realtà con un prototipo funzionante, presentato poco prima dei test in pista.

La Kawasaki Ninja H2 HySE ad idrogeno ha fatto la sua prima apparizione pubblica sul circuito di Suzuka. Il motore modificato a 4 cilindri in linea e 998 cc del modello originale include ora l’iniezione diretta di idrogeno nel cilindro attraverso un sistema di alimentazione sviluppato appositamente e serbatoi di carburante ad alta pressione. Questi serbatoi si riempiono di idrogeno in pochi minuti, riducendo drasticamente i tempi rispetto alla ricarica elettrica.

Il bello di questa soluzione è che permette a tutti gli appassionati di godere ancora del suono e delle vibrazioni di un motore tradizionale, senza emissioni, a eccezione di una piccola quantità di olio bruciato e acqua pura. Per i più curiosi, è meglio non bere l’acqua delle moto e delle auto ad idrogeno.

Kawasaki Ninja H2 HySE
Image: Kawasaki

La Kawasaki Ninja H2 HySE è ancora un prototipo, seppur perfettamente funzionante, che fa parte dell’iniziativa di ricerca Hydrogen Small mobility & Engine technology (HySE), avviata nel maggio 2023 da Kawasaki, Suzuki, Toyota, Honda e Yamaha. Considerando le forme e gli ingombri, è difficile che possa andare in produzione, ma si tratta pur sempre di un esperimento interessante come alternativa all’elettrico puro.

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