Harley-Davidson Pan America Eicma

Harley-Davidson Pan America 2020: enduro stradale con 145 CV

Arriverà a fine 2020 la prima Adventure Touring di Milwaukee con nuovo motore da 145 CV

Harley-Davidson Pan America 2020: per la prima volta all’EICMA di Milano, Harley-Davidson presenta modelli di media cilindrata inediti, a cominciare dal motore Revolution Max.

Il potente e nuovo V-Twin a 60 gradi è stato progettato per una nuova gamma di motociclette Harley-Davidson in due diverse cilindrate: il 76 pollici cubi (1250 cc) è destinato alla tuttoterreno Harley-Davidson Pan America 2020, la nuovissima Adventure Touring della Casa di Milwaukee, una moto multifunzione pronta ad affrontare qualsiasi tipo di viaggio.

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Harley-Davidson Pan America 2020: la reazione degli Harleysti

Tutto questo con buona pace dei puristi, quelli veri e quelli finti. Gli ultimi si riconoscono perché sono quelli che sui social scrivono “le vere Harley sono solo quelle a carburatori” (peccato che quelle pre-2007 ne abbiano uno solo di carburatore). I puristi veri sono invece quelli che nel 1984 inorridirono all’arrivo del motore Evolution, salvo poi consacrarlo nell’olimpo dei big twin H-D.

Quando infatti nel 1984 entrò in produzione il Softail con motore Evolution la pioggia di critiche fu copiosa. Aveva cilindri e teste in alluminio, a differenza del precedente Shovel su cui erano in ghisa, che lo rendevano più leggero oltre che meno “caldo”, ma furono un affronto per gli harleysti dell’epoca, che bollarono il nuovo Softail Evo come una “moto giapponese”.

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Molti affermarono che sarebbe stata la fine di Harley-Davidson. Invece l’Evolution risollevò le sorti della Motor Company, dopo il fallimento della AMF.

Alcuni arrivarono a vendere i propri Pan e Shovel, salvo poi qualche anno dopo comprarsi un modello Evolution. Stesso trattamento subì il Twin Cam nel 1999 con la sua distribuzione sempre ad aste e bilancieri ma, sacrilegio, con doppio albero a camme, e il Milwaukee-Eight nel 2016, tornato alla distribuzione monoalbero ma, altro sacrilegio, con 8 valvole e camme a quattro lobi, per non parlare del nuovo telaio Softail del 2017, commercializzato come Model Year 2018 che ha decretato la fine della piattaforma “biammortizzata” Dyna.

Anche Harley-Davidson si evolve e si è evoluta parecchio soprattutto negli ultimi 20 anni, proprio dalla nascita del Twin Cam.

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Una nuova sfida con la Harley-Davidson Pan America 2020

Harley-Davidson Pan America è forse il modello più di rottura col passato dopo il V-Rod del 2001, e forse anche di più. Il VRSC infatti manteneva una sua connotazione custom, pur se attorno a un motore totalmente diverso, guarda caso anch’esso a V di 60 gradi e raffreddato a liquido.

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Pan America invece si rivolge a una clientela totalmente nuova, quella che oggi spazia da BMW GS a Triumph Scrambler, da Ducati Multistrada all’Africa Twin, dal Benelli TRK 502 al KTM Super Adventure. Riuscire a raggiungere questa clientela è una scommessa che la Motor Company riassume con il motto “More roads to Harley-Davidson”, il piano di accelerazione per la crescita avviato a luglio 2018.

Harley-Davidson Pan America 2020: primi dati tecnici ufficiali

Come accennato, ad alimentare la nuova Pan America, il sui lancio è previsto per la fine del 2020, dunque come Model Year 2021, è il nuovo motore Revolution Max da 1250 cc raffreddato a liquido, progettato per offrire prestazioni flessibili con un ampio range di potenza ad elevate prestazioni. Riducendo al minimo il peso e massimizzando le prestazioni, Revolution Max offre un design accattivante nel suo ruolo di motore portante al quale è fissato il telaio in corrispondenza delle testate e della parte posteriore del basamento.

Harley-Davidson_Pan_America Revolution Max

Questa configurazione con il telaio aperto nella parte inferiore contribuisce a contenere il peso, abbassando il baricentro e aumentando la luce a terra. Il propulsore ha un contralbero di bilanciamento che smorza le vibrazioni a favore di un miglior comfort di guida, la trasmissione finale è a catena.

L’angolo a V di 60 gradi dei cilindri offre più spazio tra le teste per un doppio corpo farfallato verticale che massimizza il flusso d’aria con condotti di aspirazione rettilinei e aumenta le prestazioni. La distribuzione è bialbero in testa a quattro valvole per cilindro e in questa versione sviluppa la ragguardevole potenza di 145 cavalli e una coppia di 122 Nm, poco meno di quella di un Twin Cam 103 da 1.690 cc.

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Nuove collaborazioni con i partner tecnici

Appositamente sviluppati per questo modello sono i freni Brembo, i pneumatici Michelin tuttoterreno e le sospensioni. La destinazione d’uso polivalente di Pan America ha creato i presupposti per nuove progettazioni. Con Brembo è stata realizzata una nuova pinza radiale monoblocco a quattro pistoncini che si adatta a ogni tipo di percorso e che si integri con lo stile di questa moto, offrendo prestazioni superiori su strada e fuori.

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Per i pneumatici, Michelin e Harley-Davidson hanno lavorato a stretto contatto per sviluppare pneumatici specifici che ottimizzino prestazioni, sensibilità e aderenza in tutte le condizioni.

La polivalenza di Pan America è sottolineata anche da una linea di accessori specifica, in linea con la tradizione H-D, che comprenderà anche borse rigide e portapacchi dedicati. I prezzi non sono ancora stati comunicati, mentre la commercializzazione di Pan America è prevista per la fine del 2020, dunque come Model Year 2021.

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Se piacerà o no, non saranno gli Harleysti di lungo corso a decretarlo ma piuttosto i potenziali nuovi clienti, un bacino d’utenza piuttosto ampio. Con ogni probabilità poi, diventerà oggetto di attenzione anche di quei biker che oggi hanno in garage più di una moto, tra cui un’Harley tradizionale, affiancata magari da un KTM Adventure o perfino da uno scooterone. Il mondo cambia…

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