Nata in un’epoca moto fortunata per le piccole stradali e per tutte le 125 in generale, la Gilera RV 125 ha saputo ritagliarsi una grossa fetta di appassionati, superando spesso la concorrenza, nonostante le prestazioni divennero ben presto quasi modeste rispetto ai modelli nati uno o due anni dopo, come la Honda NS 125F del 1984, tanto per citarne una.
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È stata presentata per la prima volta al Salone di Milano nel 1983, mentre le vendite iniziarono solo a maggio del 1984, al prezzo franco concessionario di. Il suo prezzo era di 2.833.115 lire, meno di 3 milioni su strada, più 177.000 lire per l’avviamento elettrico. La stragrande maggioranza delle Gilera RV 125 aveva comunque questo utile optional, tanto che già dalla seconda metà del 1984 non vennero più prodotti modelli privi del pulsante di avviamento.
Il contesto
All’inizio degli anni Ottanta non era ancora scoppiato il boom delle 125 sportive che di lì a poco infiammarono l’animo dei sedicenni dell’epoca, con una rincorsa, a volte eccessiva, di prestazioni, che in breve portò i piccoli motori da ottavo di litro a sprigionare dapprima una ventina di cavalli, salendo poi fino a oltre 30 verso la fine di quella decade dorata.
In quell’anno quindi il mercato era composto da moto tutto sommato non ancora all’avanguardia, come Laverda LZ e Zundapp KS, che prenderemo in esame a breve, accomunate dallo stesso propulsore della casa tedesca, Cagiva SST, Benelli 2C, Malanca E2C e la tranquilla Honda CBX, oltre alla TG-1 della stessa Gilera, tutte moto nate tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta.
Un gradino più in alto, per prestazioni, e più recenti erano invece il Fantic Strada del 1981 e la neonata Aprilia ST, presentata anch’essa due anni prima a EICMA ’81, con il suo propulsore raffreddato a liquido da 21 CV, mentre le più sportive, rare e costose HRD White Horse e Malanca Ob One dovevano ancora vedere la luce. Contestualmente quindi la casa di Arcore presentò un modello dotato di soluzioni all’avanguardia per l’epoca, che fece sembrare tutte le altre moto più vecchie di almeno 10 anni.
Il progetto
La nascita della Gilera RV 125 vide protagonisti due personaggi del marchio: Lucio Masut per il motore e Paolo Martin per il design. Il primo progettò un propulsore monocilindrico a due tempi di 124,3 cc, frutto anche dell’esperienza di Gilera nel motocross e derivato da quello di 122,7 cc utilizzato sulla HX 125 LC da cross e sulla HE 125 LC da enduro professionale, che erogavano 33 CV a 10.500 giri.
Il designer Paolo Martin invece si occupò della linea della carrozzeria. Dopo alcuni bozzetti, visibili anche sul sito gilerarv200.it, iniziò a costruire un prototipo di legno, ispirandosi alla linea della Honda VF400.
Questo prototipo presentava il lato destro differente da quello sinistro, in modo da offrire due scelte stilistiche differenti ai dirigenti della Casa. Le prime foto ufficiali del 1981 avevano ancora alcuni dettagli finti.
Una curiosità: i due “modelli” in tuta che posarono insieme alla prima Gilera RV 125 in versione definitiva, per i depliant e le brochure, altro non erano che due operai di Arcore.
GILERA RV 125: dati tecnici
Alimentato da un carburatore Dell’Orto PHBH da 26 mm, il motore della RV 125 sviluppava una potenza di 20 CV a 8.000 giri, una coppia massima di 1,8 kgm (17,65 Nm) a 6.500 giri ed era dotato, oltre che di raffreddamento a liquido con termostato e pompa di circolazione forzata, anche di ammissione lamellare, contralbero antivibrazioni, accensione elettronica, miscelatore separato e avviamento elettrico (come detto, opzionale), mentre il cambio era a sei rapporti.
A livello ciclistico la nuova Gilera utilizzava un telaio a doppia culla chiusa in tubi di acciaio, una forcella Marzocchi antidive da 32 mm, forcellone Monodrive con monoammortizzatore Marzocchi derivato dalle moto da cross, cerchi Grimeca da 16 e 18 pollici con disegno a tre razze sdoppiate con pneumatici Pirelli MT15 3.00×16 e 3.50×18, freno a disco anteriore da 260 mm e posteriore a tamburo da 160 mm marchiati Grimeca.
Infine, il serbatoio aveva una capienza di 19 litri, il peso dichiarato sui depliant, in ordine di marcia, era di 116 kg, in realtà quello scritto sul libretto di uso e manutenzione era di 138 kg, mentre la velocità massima dichiarata era di 125 km/h (sul libretto di uso e manutenzione era scritto 117 km/h).
La prima colorazione disponibile era bianca con gli adesivi rossi e la sella nera, subito dopo affiancata da quella con sella rossa. Successivamente, dal 1985, arrivarono anche le livree rossa con adesivi argento e sella nera, e nera con adesivi argento e sella rossa.
Nel 1986 ci fu un leggero restyling che introdusse una sella più sagomata a due piani, mentre la forcella Marzocchi venne sostituita con una Paioli; contestualmente arrivò anche una colorazione nera/rossa con sella rossa. Tra i dettagli di pregio di questo modello, oltre alla completa strumentazione con scale arancioni su fondo nero, i comandi al manubrio CEV illuminati.
GILERA RV 200
In concomitanza con la presentazione della 125 a Eicma 1983 venne anche esposta una preserie della versione 200. Sempre grazie al sito gilerarv200.it scopriamo che era abbastanza diversa da quella che sarà messa in vendita nel 1985, a livello di colorazioni e dotazioni.
La RV 200 esposta al Salone infatti aveva ancora il freno a tamburo posteriore, poi sostituito dal disco. La colorazione invece era di un rosso pastello, per distinguerla dalla 125, all’epoca solo bianca.
La versione definitiva della RV 200 vide la luce nel 1985, venduta al prezzo di 3.805.000 lire. Nel frattempo, il successo della ottavo di litro ne fece ben presto lievitare, nel giro di un anno, il suo, che al momento dell’entrata in commercio della 200 era di 3.394.270 lire. Riservata alla RV 200 era la colorazione antracite con adesivi rosso/grigi e sella rossa.
Il motore aveva la cilindrata di 183,4 cc, ottenuta aumentando l’alesaggio da 56 a 68 mm e mantenendo la corsa di 50,5 mm, e sviluppava la potenza di 25 CV a 7.750 giri. La velocità massima dichiarata era di 138 km/h. Il pneumatico anteriore era leggermente più largo, 3.25×16” invece di 3.00, mentre al posteriore compariva un freno a disco da 240 mm. Il peso in ordine di marcia era di 139 kg.
GILERA RV 250 NGR
Nel 1985 venne presentata la RV NGR 250, la cui sigla significava New Generation Rotary valve, che venne prodotta fino al 1989. Il motore da 248,9 cc a valvola rotante direttamente nel carter, accoppiato a un cambio a 5 marce, sviluppava molti più cavalli della RV 200: 38 CV a 7.800 giri. Era derivato da quello utilizzato sul modello da cross HX 250 LC, che di cavalli ne aveva 44 a 7.250 giri.
Rispetto a quest’ultimo era alimentato con carburatore Dell’Orto da 32 mm (anziché da 36) e dotato di contralbero antivibrazioni, valvola parzializzatrice allo scarico, collegata al comando del gas con un cavo, miscelatore separato e avviamento elettrico. La velocità massima dichiarata era di 160 km/h.
La ciclistica era molto simile a quella della RV 125, con un telaio a tubi quadri, forcellone Monodrive con monoammortizzatore, forcella Marzocchi antidive da 38 mm, pneumatici Pirelli Phantom leggermente più larghi, che misuravano 100/90 H16 davanti e 110/90 H18 dietro e freni Brembo da 240 mm, due all’avantreno. Il peso era di 140 kg.
L’estetica della RV 250 NGR non era certo la cosa più personale. Ispirata alla Kawasaki KR 250 del 1982, in realtà con quei colori della carena aveva una non troppo vaga somiglianza con un’altra moto di Akashi, la GPZ 900R del 1984.
La strumentazione, dal look automobilistico, differiva da quella della RV ed era retroilluminata in verde su fondo bianco, mentre i blocchetti al manubrio erano anch’essi illuminati.
La Gilera RV in rete
Ancora oggi la RV vanta un buon numero di estimatori, tanto che esiste in rete il sopraccitato sito gilerarv200.it tutto dedicato a questa moto, da cui abbiamo prelevato alcune immagini e informazioni, che annualmente dal 2011 organizza a Ciano Di Zocca (MO) il raduno RV Day dedicato a questa ottavo di litro, che nel 2019 è arrivato alla nona edizione e che coinvolge anche possessori della enduro RX, accomunata dallo stesso propulsore e presentata contestualmente, nonché qualche fan delle KZ e KK.
La loro passione per l’indimenticata Gilera è tale che nel 2013, in occasione del trentesimo anniversario di questo modello, hanno realizzato una versione RV 30 Anniversary, basata su una RV 125 prima serie e caratterizzata dalla livrea tricolore e da alcuni dettagli prelevati dalla RV 200, segno che questa moto è tutt’altro che dimenticata.
Durante la sua produzione fu una delle moto più ambite e una delle preferite tra i giovani “paninari”. Nonostante l’arrivo di una concorrenza sempre più agguerrita, la RV 125 rimase in vendita fino al 1987, quando venne sostituita dalle KZ e KK.