VR46 E-MTB Limited e Pro sono le e-mtb di Valentino Rossi, concepite tra Tavullia e Bologna. Sono delle e-bike da enduro bi-ammortizzate in grado di offrire una pedalata fluida ed un elevato controllo in discesa e in curva, attraverso l’attento studio nella progettazione e la scelta di soluzioni tecniche all’avanguardia.
VR46 E-MTB viene lanciata sul mercato in due versioni: la Limited, solo 46 pezzi numerati e con firma di Valentino Rossi e la Pro. Ogni versione sarà disponibile in due taglie, M e L.
VR46 E-MTB Limited e Pro: caratteristiche
Il cuore del progetto è il telaio in alluminio idroformato 6061 – T6 interamente studiato e progettato in Italia, seguendo una attenta fase di prototipazione, articolata su tre momenti: stampa 3D in materiale plastico; CNC alluminio, con primo test su campo e tubazioni idroformato di produzione.
Il telaio così sviluppato è stato quindi sottoposto a prove strutturali, per verificare la resistenza agli stress meccanici. Prima di arrivare alla fase di produzione, due campioni delle bici sono stati testati sul campo. Il telaio VR46 E-MTB unisce un design unico e scelte tecnologiche innovative.
Particolare attenzione è stata data alle quote geometriche e in particolare alla sella, progettata in posizione avanzata per garantire un’ottima posizione di guida anche con pendenze proibitive. Questa soluzione offre piena stabilità anche nelle discese più tecniche.
Performance ottimali in discesa oltre a grande stabilità e sostegno del rider sulle salite più ripide sono assicurate dallo studio, a livello cinematico, della curva di compressione. Inoltre, grazie al sistema flipchip posizionato sul fulcro inferiore dell’ammortizzatore, è possibile trasformare la geometria della bici, passando da una performante All-Mountain ad una competitiva E-Enduro. È infatti possibile variare l’angolo di sterzo da 65.5° a 64.5°, oltre ad abbassare il movimento centrale di ben 12mm a tutto vantaggio delle performance in discesa.
Alcuni elementi del telaio, come la piastra attacco motore scatolata, sono stati studiati riprendendo soluzioni tipiche del mondo delle moto. È stato inoltre scelto di utilizzare cuscinetti di grandi dimensioni insieme a perni passanti sovradimensionati a tutto vantaggio della rigidità torsionale di tutto il telaio.
Il passaggio cavi è integrato nel telaio per garantire protezione da possibili urti e non influire sul design della bici. Le forme del telaio e degli elementi sono protratte in avanti senza tuttavia risultare sfuggenti.
La sezione del triangolo si contrae con forza in prossimità del tubo forcella, quasi a suggerire la sagoma minacciosa di un centauro pronto a
scattare in avanti. L’allineamento del profilo del triangolo con il carro è percepibile nella sua interezza dal manubrio al mozzo ruota posteriore, grazie anche a un tubo sella eccezionalmente corto e attillato che contribuisce alla tensione generale delle linee.
L’allargamento del triangolo nella porzione a ridosso del canotto di sterzo è apprezzabile soprattutto se osservata dall’alto e quindi dal posto di guida, la posizione dove si provano le emozioni più grandi. La forma, ottenuta mediante un gioco spigoli e superfici, è una citazione della tipica forma del serbatoio motociclistico. La biella è stata oggetto di particolare attenzione stilistica, il gioco di nervi tesi viene enfatizzato anche su questo elemento strutturale.
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